data stellare 06.07.2007

Ce l’abbiamo fatta anche oggi ragazzuoli. Siamo all’inizio dell’ultimo giorno di lavoro della settimana. Pare abbia rinfrescato (ma lo diciamo a bassa voce per ovvi motivi di sfiga), il cielo è sereno, e…
E questo cosa è!?
UUUUUUUHHHHH! Un articolo su repubblica! E dico, di cosa parla piccini miei? Eh?! Di cosa parla? Parla dei colloqui di LAVORO! Ma non è il nostro tema preferito? A quel paese la puntata revival! Potevamo non commentare? A lavoro!
Breve ma illuminante premessa: la settimana su questo quotidiano inizia male. Mi linkano un video scrivendo che ne è impazzata la mania. Se lo spediscono tutti, se lo vedono tutti, gira come un’epidemia. Che video sarà mai? Chi spera nell’ultimo di Paris, casca male (solo deluso anche io… lo aspetto col pop-corn e gli occhialini 3D): un vecchina colpisce con la sua borsa per la spesa una macchina stronbazzante sulle strisce pedonali, attivando l’air-bag e dando una lezione al suo giovane, capelluto e arrogante conducente.
Nei forum dei patiti, esiste una parola per questo genere di cose: OLD.
Questo video girava da matti quando mi ero appena iscritto ad architettura (la bellezza di 8 anni fa, ormai). Quindi gli amici giornalisti, ancora una volta, ci confermano come le notizie le vadano a cercare nei forum di non meno di un lustro fa. Con questa bella premessa, poi, vi regalano l’articolo di oggi.
Articolo de La Repubblica
Il titolo è meraviglioso:
Vuoi un posto? Fai almeno 3 colloqui
Ora, buonicaaaaaaalmise poteste iniettarvi la morfina che si trova nelle cassettine montate sotto le vostre sedie, potremmo proseguire.
…zic…zic…zic…zic…
Meglio? Calmati? Anche io ho avuto la stessa reazione. Il numero dei colloqui è riferito alle chiacchierate presso la stessa azienda, non a una bislacca teoria per la quale DOPO il terzo colloquio si trova lavoro, altrimenti voi non leggereste questo blog e io continuerei a raccontare le mie cazzate a quei poveri disgraziati della tribù, la sera dopo cena… L’articolo non fa altro che raccontarci come il futuro neo-datore di lavoro, richiami fino a 3 volte l’aspirante schiavo prima di selezionarlo.
E noi ragazzi? Ci lamentiamo: “ci convocano troppo tardi e poi non ci fanno sapere niente“.
Ora… Solo un minuto… ci metterò un solo istante… Ok, fuori lo spiritoso che ha detto “Come in camera da letto…
Dicevo… Posso spendere due parole per la scelta del termine “lamentarsi“? Ma per quale motivo i giornali devono dipingere gli essere umani con un’età compresa tra ZERO e TRENTACINQUE anni come dei piagnoni grandi e grossi sempre pronti a correre da mamma con la sacca della roba sporca a tracolla, buoni solo a frignare, spaccare le balle e non prendere in considerazione nemmeno un sacrificio? Sarà mica che i giornalisti che si occupano di queste “scelte” solo della generazione antecedente la nostra? Siamo al solito: lasciamo a nostro padre il compito di descriverci… Al nostro vecchio, arrogante, ottuso, magheggione, invadente, odiato padre l’arduo compito di descrivere la nostra vita… Un padre che sostiene che SOLO LUI ha fatto sacrifici, SOLO LUI ha capito la vita, SOLO LUI ha lavorato come un matto, SOLO LUI ha le capacità…
Vi prego solo di non ascoltare il mio quando è il suo turno… potrebbe risultare un filino volgare… vabbè, diciamo proprio truce!
Avanti… l’82% dei selezionatori…
‘spe
che c’è?
che ha detto?
Che l’82% dei selezionatori…
Che?
Che, cosa?
Che sono?
Che?
I selezionacosi, là
Ma sì ragazzuoli, i SELEZIONATORI
Oh mio dio, OH MIO DIO! E’ SENSAZIONALE! E’ LA SCOPERTA DI UNA NUOVA SPECIE! I SELEZIONATORI! I SELEZIONATORI! E CHE CACCHIO SONO I SELEZIONATORI?!?!?
Semplicissimo! Sono figure professionali, generalmente laureate in psicologia o scienza dell’educazione, capaci di valutare l’offerta umana e professionale di un candidato e stabilirne l’idoneità o meno ai fini dell’assunzione.
Ottimo. In sostanza parliamo di chi ha il compito di accoglierti al tuo arrivo in azienda, capire CHI sei attraverso una chiacchierata ed un eventuale test tecnico e stabilire se hai qualcosa da dare all’azienda. Bene. Mi piace. Mi sembra una cosa professionale.
QUALCUNO SA DIRMI PERCHE’ IN 10 ANNI NON NE HO MAI INCONTRATO UNO?!
Normalmente e posso arrivare a capirlo, in uno studio non c’è “spazio” per un selezionatore, un “direttore del personale”… Certo, esisterebbero delle società che forniscono servizi del generema no! Vogliono essere pagati… pezzenti… e che siamo impazziti? E poi come faccio a fare il secondo colloquio con la zinnona dell’altro giorno in quel ristorantino? ‘spe va, fammi fare un telefonata a quest’altra che aveva un culetto… (voce da baritono francese) signorina? sì salve, sono l’ARRRRRRRRchietto (intostano le “r”, un po come il pavone apre la coda alla femmina…). Sì, il suo cv mi ha impressionanto tanto (guardandosi il pacco), sì sì, mi ha davvero impressionato (aggiustata di pacco e sguardo compiaciuto) Senta, vediamoci a studio da me -silenzio- (risata deliziosa da cardinale innamorato) Sì, ho uno studio… sa quel piccolo motel un po fuori mano? Ecco, ci vediamo lì. Come? A che ora? Beh, orario d’ufficio, verso la mezzanotte…
Ma non fermiamoci… dicevamo che l’82% dei selezionatori affermano di aver poi assunto il candidato per una mansione differente da quella per cui si era presentato.
Quello che mi fa incazzare come un boa è che lo dicono in accezione positiva. Il fatto che cerchino un geometra FEMMINA o un architetto FEMMINA e poi la prendano per fare la segretaria… rientra o no nel suddetto caso?
Sì lo so, lei è un architetto bravissima… adesso da brava però, finisca di lucidare il parquet che mi vengono ospiti…
Ma certo, si è diplomata geometra col massimo. Quindi è un ottimo tecnico. Adesso però mi finisca di sturare il cesso, eh?
Poi questo dato snocciolato così: il 41% dei candidati non riceve risposta dopo il colloquio… secondo me ci sono due errori: non è il 41, ma il 4,1 e non è il numero di risposte mancate, ma quello di risposte ricevute. Io, a tutt’oggi, in 10 anni (santo cielo, non continuativi, è vero, ma cmq 10 anni) di cv, telefonate, colloqui, avrò ricevuto sì e no circa 5 risposte… che volevamo fa?
Ogni volta la stessa storia
E questo è tutto. Arrivederci allora
Seeeee, seeeenta, ma più o meno, no? Circa… ecco… QUANDO…
Beh adesso noi valuteremo. Ma NON SI AZZARDI NEMMENO A CHIAMARE, NON OSI NEMMENO PRENDERE IL TELEFONO IN MANO! Chiameremo noi. Ora abbiamo il suo profilo e DIO NON VOGLIA MAI, CE NE LIBERI E SCAMPI, DOVESSERO RICOSTRUIRE UNA NAVE DA CROCIERA, CHIAMARLA TITANIC E QUESTA DOVESSE AFFONDARE DURANTE IL VIAGGIO INAUGURALE E CI DOVESSERO ESSERE MOLTISSIME VITTIME, allora potremmo anche decidere, di chiamarla per la nostra sede di Utopia. Ma solo se prima ci si libera un posto nella città del sole. Ok?
Ecco… io QUESTO normalmente mi sento dire… E rimango sempre un po così… come quando mio padre un giorno, entrò nella mia stanza e mi domandò
Quali sono i grandi successi che piacciono a me?
Proprio quel tipo di domande che ti dipingono sul viso quell’espressione che è una via di mezzo tra “e che cazzo ne so io?!” e “ma hai già l’alzheimer?!
E’ venerdì. E domani mattina se dorme…
Buonproseguimentoragazzuoliiiiiiiiiiii

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11 risposte a data stellare 06.07.2007

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