AH! VENERDI’! Quale delizioso giorno! Quale meraviglioso apostrofo rosa tra le parole VOGLIO ANNA’ ‘N FERIE! Sono le 9.30, è in vacanza anche la clamidia, e noi siamo qui belli belli ad attendere che i capi si faccian vivi… ieri si son presentati uno alle 11.00, l’altro alle 11.30…
bello essere re…
Nel frattempo faccio finta di lavorare e scrivo il nostro ricco blog.
Spesso e volentieri sono aiutato da voi, con le vostre mail, con il vostri suggerimenti, i vostri spunti.
Prima di tutto un abbraccio in particolare a Gionni per la sua mail. L’ho letta col cuore in mano e me la sono goduta dall’alfa all’omega. Se me lo permetti, oltre a ricambiarti la stima e l’affetto, voglio rielaborarla, eliminare i riferimenti a te e riproporla sul blog, per ridare la speranza a tutti quelli che, come te, hanno trovato la forza di chiudere in “bellezza”, quello che non è altro che un rapporto di sudditanza, di schiavismo moderno.
Un altro grande abbraccio va a M: il tema delle “notti”, verrà affrontato prossimamente e in modo più approfondito! Promesso!
Sì, poi ci sarebbe Elisa, che è riuscita a eludere il mio blocco all’apertura dei cookies sul suo pc… ma quella nana malefica la ringrazierò personalmente a casa con un nuovo anti-puntura attualmente in commercio: emette piccole scintille che dovrebbero attenuare il prurito. Ne è letteralmente terrorizzata! BWUAHAHAHAHAH
Quindi un luuuuungo minuto di applausi per una persona che stimo moltissimo: Daniele Luttazzi. Il dott. Daniele Luttazzi, per dover di precisione, visto che è laureato in immunologia con lode, la secchia…
Articolo de La Stampa
In autunno ci impegneremo per dargli la massima presenza, vero? Attendevo questo ritorno in televisione da tanto, troppo tempo!
Chiudiamo col tema del giorno. Il tema suggerito dalla mia Lu, che mi “alza” una palla difficile da gestire: la maternità.
Come primo passo, posso subito fare una dichiarazione molto importante:
No, non ne parlo perchè ho nausee o voglie strane.
Detto questo…
Da sempre la neomamme sono viste con la sabbia negli occhi dai datori di lavoro cialtroni. Alcune leggende metropolitane (nemmeno troppo leggende) raccontano di domande piuttosto imbarazzanti durante i colloqui:
a. lei ha bambini?
b. vuole avere bambini?
c. sta cercando di avere bambini?
O arrivano anche a versioni più subdole dei test attitudinali
Se dico –bambino– cosa ti viene in mente per prima? Il candidato barri la risposta che ritiene esatta
1. maternità
2. famiglia
3. mannaia
Immaginate, miei piccoli mostri, cosa dovete rispondere per essere assunti?
Spesso i cialtroni vi mettono alle strette con l’annosa questione della riproduzione, ma non pensate che riescano a uscirne tanto facilmente… provate, in sede di colloquio, a domandare. Dovrebbe andare più o meno così
Benissimo signorina. Perchè posso chiamarla signorina, vero?
Con quello che mi vorresti pagare, potrei risponderti col vecchio adagio “sarò chi tu vuoi” di certe professioniste del marciapiede… tanto mi paghi 50 euro a settimana e “a prestazione”… fai un po tu…
Voglio dire: non è “signora”? Non è che è sposata, magari con dei figli… (fronte imperlinata di sudore freddo, pupilla dilatata, manie di persecuzione)
No, non sono sposata
(lungo sospiro, il torace si abbassa visibilmente, il nervetto sul collo smette di tendersi) Bene! Ottimo! Allora può iniziare…
Scusi, ma la maternità?
Tranquilla miciona, useremo le precauzioni
Non, non ci siamo capiti, principe degli idioti, se volessi fare un figlio con mio ragazzo?
(Primo sguardo delusissimo) AH… ha un ragazzo. Beh, insomma… se fosse così carina da firmarmi questo…
E spesso e volentieri vi viene messo sotto il naso un ricco pezzetto di carta prestampato in cui non dovete far altro che dichiarare che non appena sarete in odor di maternità, nell’istante in cui uno di quelle piccole carogne con la testa grossa e la coda (che c’entrano adesso i pastori maremmani, vi domanderete voi… ma continuate a leggere, no? A farvi domande a metà della lettura… tzè!) una di quelle piccole cargone, dicevo, dovesse violare i vostro più sacro tempo, IMMEDIATAMENTE, con lo scatto di una tagliola, sarete accompagnate alla porta! Non importa che siate ancora nude, a letto, con la sigaretta (voi che ancora potete fumare… sono 8 mesi che ho smesso e mi fumerei adesso questo plotter qui…). Sentirete suonare la porta e vi ritroverete un pugnale insaguinato con le vostre VOLONTARIE DIMISSIONI firmate…
E la vostra prima dichiarazione? “Ma porca miseria… avevo appena fatto risistemare la porta, dopo che quel vecchio bacucco aveva sbagliato piano e mi aveva lasciato la lettera di lamentele di quel laureando“
Scherzi a parte: vi fanno firmare, all’assunzione, un foglio in cui dichiarate che accettate volontariamente una riduzione del lavoro o un abbassamento di grado e di responsabilità, o addirittura il licenziamento se doveste rimanere incinta.
Non male, vero? E se per errore, il cialtrone, non avesse fatto ricorso a questo espediente, se per caso l’imbecille si fosse scordato di farvi mettere lo scarabocchio sul prestampato, cosa succede? Benvenute all’inferno!
No, l’inferno non è una cena con me, con successivo rituale del diger-seltz… questa storia deve finire…
L’inferno è l’agonia della professionalità. L’inferno è la morte del dinamismo. L’inferno è l’accidia della voglia.
Non vi fanno più fare una mazza. Semplicemente applicano il mobbing più orribile… sì, molto più orribile di quando vi vengono ad alitare sul collo perchè ci stanno provando… sì, molto più orribile di quando vi fanno fare le notti perchè si sono scordati di dirvi che c’era una consegna, e loro comunque tornano a casa… NO, NON PIU’ ORRIBILE DI UNA PIZZA CON LE COZZE E LE UOVA! INSOMMA! LA VOGLIAMO PIANTARE?!
Stavate lavorado a qualcosa di interessante e stimolante (che già questo, nello studio di un cialtrone, sarebbe un record da guinness dei primati. Nel senso che le scimmie rimarrebbero molto impressionate nel vedere un loro simile fare l’architetto e tanti esseri umani fargli da schiavi e festeggerebbero con una birra scura irlandese l’evento)? Stavate facendo COMU
NQUE qualcosa di utile alla vostra professione, come dell’esperienza? Bene, DIMENTICATELO.
Da oggi robette insulse, pratiche senza senso, degradate a terza shampista dell’apprendista segretaria della quinta donna delle pulizie. E poi? Vi dicono che chiacchierate troppo. Che siete sempre stanche o sempre in ritardo. Vi riprendono per errori inesistenti. Vi umiliano dal punto di vista umano. E poi? Poi lo stipendio si paralizza, o addirittura diminuisce; viene versato in ritardo. Cosa succede? State resistendo all’umiliazione professionale? State resistendo all’umiliazione personale? Bene, vi distruggono come persone, vi impedisco di vivere.
Perchè? Perchè vi vogliono fuori e di vostra sponte. Non possono cacciarvi loro… stiamo scherzando? Una donna incinta, una neomamma! Che mostri sarebbero? Ma soprattutto, sai che casino? Noooo… Meglio che se ne vadano loro… da sole… Vi vogliono lontane dallo studio, perchè elementi impuri e improduttivi. Non potete “cacciare”? Bene, fuori dal branco, perchè non servite più a nulla!
E questo è forse l’unica volta in cui vi consiglio di RIMANERE. Mandare giù e RIMANERE. Per il puro gusto di portare LORO al limite e vedere se hanno il coraggio di cacciarvi, di infilarsi nella vertenza più sanguinosa che esista: quella di discriminazione verso una donna, che ha partorito o sta per partorire. Una vertenza dove nemmeno ERODE avrebbe il coraggio da dargli ragione!
Ma capisco che non è più una sfida professionale, ma personale. E in quel momento, di sfida personale, ne state affrontando una immensa che richiede il vostro massimo impegno.
Certo, che con un po di buona volontà, gli si potrebbe far presente, a questi vecchi cialtroni, che le femmine gravide non vengono allontanate dal branco, ma protette. Sono i vecchi che DI LORO SPONTANEA VOLONTA’ si allontanano e vanno a morire in solitudine… Ecco… un bel cimitero dei cialtroni, regolarmente infestato dai cacciatori di avorio… no?
Questo è quanto ragazzuoli. Basta “far finta” di lavorare!
Vi abbraccio in blocco!
4 risposte a data stellare 13.07.2007