data stellare 30.10.2007

Diario dell’Arch…

Aggiornamento
Non potevo esimermi dal commentare, cara Daisy.
Mettiamo in chiaro una cosa:
architettura sostenibile NON vuol dire

1. spargere dentro casa dei vapori cantando in tibetano
2. mettersi una testa di capro e celebrare una messa su un altare sconsacrato durante una notte di tempesta
3. andare in giro con un bastone da rabdomante urlando “avverto il flusso” e facendosi sorreggere da un enorme lottatore filippino calvo e muto

Come l’architetto Renzo Piano (mica l’ultimo dei pirla…) fa notare, costruire con le dovute attenzioni di architettura sostenbile, può significare costruire un edificio che NON NECESSITA di aria condizionata. Ora… saranno cazzate, secondo voi? Significa inquinare MENO, significa spendere MENO, significa un sacco di belle cose che alcuni nostri colleghi “arrivati” non intuiscono. Vuoi perchè NON SI DOCUMENTANO, vuoi per PALESE IGNORANZA, vuoi perchè NON GLIENE FREGA NULLA
Allora daisy, il mio suggerimento è: lascia stare la vecchia balena (con tutto il rispetto per il cetaceo e il massimo insulto per l’architetto) che conta come il due di coppe quando si gioca a risiko. Pensa ad assicurarti che sia un corso affidabile e serio. Che i soldi spesi valgano la pena REALMENTE!
Se risponde ai requisiti, fallo di CORSA, perchè l’architettura sostenibile è INEQUIVOCABILMENTE il futuro.
Altro che vecchi cialtroni!

Ohhhh! Eccola qui!
Vedi che brave le mie seducenti, dominatrici e perverse lettrici? Dunque… vediamola un po:

Gentile Ministro Padoa Schioppa,
Sono un ragazzo di 30 anni, lavoro come operaio, vivo in periferia di una grande città e, ahimè, vivo ancora a casa dei miei.
L’altro giorno ho sentito le sue parole in tv, e mi sono immediatamente identificato in coloro che lei definisce ” bamboccioni”, quei trentenni che lei vorrebbe “mandar fuori da casa”.
Mi son detto: ” Grande Ministro, Lei ha ragione”.
Mi sono così rivolto alla mia Banca per ottenere un mutuo.
“Grande Ministro, avrò finalmente una casa tutta mia “, ho pensato!
Guadagno 1.000 Euro al mese + 13esima e 14esima, le quali spalmate in 12 mesi mi garantiscono un reddito mensile di 1.166 Euro.
Visto che la rata mutuo non può superare 1/3 dello stipendio, mi posso permettere una rata di 388 Euro al mese.
Con questa rata mi viene concesso un mutuo di € 65.770 Euro in 30 anni (se aspettavo un altro po’, vista l’età, non me lo concedevano un mutuo trentennale… Grande Ministro, grazie per avermi fatto fretta!)
Con il mio bel preventivo in tasca, ho deciso di rivolgermi immediatamente ad uno studio notarile, per farmi preventivare le spese che dovrò sostenere per acquistare una casa.
Dai 65.000erotti Euro, dovrò infatti togliere:
– Euro 3.000 circa di Tasse in fase d’acquisto (“solo” 3.000 euro visto che è la mia Prima Casa ! Grande Ministro, grazie)
– Euro 2.500 circa di Notaio per l’acquisto
– Euro 2.000 circa di Notaio per il mutuo
– Euro 2.500 circa di Allacciamenti alle utenze acqua, gas, enel.
Per un totale di Euro 10.000 circa
Beh… ho ancora a disposizione ben 55.770 Euro per la mia casetta!
La dovrò arredare, ovvio, mica posso dormire per terra…
Mi sono rivolto così ad un mobilificio, per ora posso accontentarmi di una cucina, un tavolo con 2 sedie, un divano a due posti , un mobile tv, un letto matrimoniale, un armadio e due comodini… il minimo, ma mi conosco, mi saprò adattare.
Euro 7.000 circa , se i mobili me li monto io! Beh… pensavo peggio!
Ho ancora a disposizione ben 48.770 Euro per la mia casettina, sono sempre 90erottimilioni di una volta! Grande Ministro, grazie!
Entro gasatissimo in un’agenzia immobiliare, è arrivato il momento…
Con 48.770 euro mi dicono che posso acquistare:
– un garage di 38 mq. al livello – 2 di un condominio di 16 piani;
– due cantine (non comunicanti tra loro) di mq. 18 ciascuna nel condominio adiacente.
Per l’abitazione più piccola ed economica – un bilocale trentennale di 45 mq. al piano seminterrato di uno stabile a 20 km dalla città – dovrei spendere 121.000 Euro!
Me ne torno a casa Ministro, a casa dei miei, ovviamente!
Ho fatto quattro conti: per potermi permettere quel bilocale, dovrei:
– o indebitarmi per altri 63 anni, quindi l’ultima rata la verserò finalmente a 93 anni!
– oppure dovrei guadagnare 3.000 euro al mese!

Grande Ministro, grazie!

Per fortuna ci ha pensato Mister Draghi a dire la più grossa delle ovvietà del bel paese: i nostri salari sono troppo bassi. Meno male che me l’ha detto lui… avevo un vago sentore, eh! Ma ora che me l’ha detto lui…
Ora… in queste condizioni… come pensano di frenare la fuga dei cervelli?
Durante l’esame di abilitazione, una ragazza, mentre le spiegavo COSA CI ASPETTA fuori dall’università, ha domandato quale può essere la soluzione. Ho risposto ovviamente “emigrare
Perchè restare?” mi viene domandato subito dopo.
Beh… noi… restiamo… in… Italiaaaaaa… perchè… perchè… PERCHE’ SE MAGNA BBENE!
Che altro dovremmo rispondere?
1. esame di stato ideato, diretto e condotto in molti casi da colleghi più anziani, con l’elasticità mentale di un taglierino, con un decimo delle mie conoscenze tecniche ed informatiche. Ma che possono decidere se possiamo fare loro concorrenza o meno
2. posti di lavoro “concessi” in larghissima parte da cialtroni che NON pagano gli stipendi, che pagano stipendi da FAME, o che “concedono tante occasioni ai giovani”. a 400 euro al mese? Immagino che vista così, anche la schiavitù sia un grande occasione per rimanere VIVI. Che poi quando dico “sono un architetto” tutti fanno il sorrisetto del tipo “toh! Ecco l’evasore”…e conosciuti certi “colleghi” mi viene pure da dar loro ragione!
3. una clientela che sa dire solo “archité” e “sconticino” e “troppo”, impegnati su due fronti: LUI a non spendere e non farsi rompere i coglioni in una ristrutturazione che sostanzialmente NON voleva ma che ha concesso perchè quella sera aveva un pruritino. LEI convinta di essere un grande architetto, e che non serva una stupida laurea per confermare quanto già sa da una vita!
4. un regolamento edilizio atto a stroncare ogni tentativo di architettura
Ma uno, perchè dovrebbe restare?
E questo mi porta alla seconda grande domanda fattami in questi giorni:
Simone, anche tu emigri?

Ora… non nego che con Eleonora ci si è sentito spesso questi giorni… Eh, Ele? Fa molto divi del cinema così! Ci vediamo, ci sentiamo, aperitivino veloce, poi festa sulla spiaggia… Aggiornare il blog all’alba, fumando delle costosissime sigarette francesi… ahah… eh? …mi viene da piangere
Dicevo? Sì… dunque… ho seguito in dire
ttissima tutte le fasi dei colloqui, le chiacchiere, le riflessioni… la tentazione rimane forte. Fortissima. Una fuitina professionale con la vicina di blog in terra anglosassone, mescolandoci con rosy, filippo, lu… pensate che non mi piacerebbe?! Ma ho deciso di rimanere. Per un paio di milioni di motivi, di cui NESSUNO professionale (non mi viene in mente un SOLO LATO POSITIVO NELLO SVOLGERE LA PROFESSIONE IN QUESTO PAESE… l’ho scritto chiaro e tondo, giusto per non essere frainteso o malinterpretato in seguito).
Chiarito questo nuovo e appassionante punto… torno a lavoro, altrimenti finisce che rimango in questo paese, ma senza un lavoro!
Vi abbraccio tutti fortissimo ragazzuoli!

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