Mamma mia ragazzi che periodo… non so più a chi dare i resti!
L’uscita universitaria non ha ottenuto il successo sperato, quindi la sospendo momentaneamente, nella speranza di qualche mail di supporto (quelle che ho ricevuto erano tutte di persone profondamente e affettivamente legate alla facoltà al punto che si sono detti “dispiaciuto“, “anche un po seccato“, “estraneo” e -udite udite- “alieno” alla mia descrizione). Vox populi ragazzuoli…
Ma oggi, più che cercare appoggio (cmq sempre molto gradito), voglio parlare di un forum in cui mi sono imbattuto. Sto preparando il computo metrico da passare alle ditte per le offerte, e nel voler realizzare un lavoro quanto più “corretto” e dettagliato possibile, ho cercato qualche modello ancora più chiaro e meglio organizzato di quello che uso da anni. E in cosa mi imbatto? In un forum autogestito di persone che si sono volute imbarcare da sole nei lavori di ristrutturazione della propria casa…
Che il mondo fosse pieno di imbecilli, era risaputo; ma quello che ho letto lì mi fa seriamente pensare che quel forum fosse in atto più che altro un raduno su scala nazionale. Voglio, come al solito, far presente come ognuno sia libero di fare quello che più gli aggrada dentro casa. Colori, cornicette, greche, mobili, disposizioni… per me non c’è alcun problema: potete impiccarvi come preferite. MA, perchè c’è un “ma“, se poi vi prendono in giro, incappate in leggi che non comprendete, vi presentano un conto che è il triplo del preventivo, siete sfibrati e distrutti dalle preoccupazioni che sorgono contestualmente ai lavori, fate i furbi nella speranza di non essere tanati e PUNTUALMENTE vi beccano,VI PREGO DI NON VENIRE A BUSSARE A QUESTA PORTA. Noi siamo stati addestrati per anni a far ‘sta roba… e siamo consci della maggior parte dei trucchi del mestiere. Ma veniamo a noi… ne vale VERAMENTE LA PENA:
Un primo imbecille scrive (con l’aria di uno che la sa lunga):
“ho dichiarato al comune che avrei solo cambiato il pavimento del bagno, ma in realtà ho cambiato anche i tubi e i sanitari” smile che ammicca.
Questo è tutt’ora imbattuto… Ma nella DIA, caro il mio principe degli inutili, che ti ci voleva a scrivere “rifacimento e messa a norma dell’impianto idraulico“? Che ti cambiava? Pensi che la DIA te la facciano pagare a peso? A fogli di carta? In Parsec? Sai, mi si è rotto il radiatore e ho bucato. Sono andato dal meccanico, ma a lui ho fatto riparare SOLO la gomma, così ho pagato di meno…
Questa bella abitudine tutta italiana di voler essere furbi fino al vomito, porta anche a queste chicche… ma non ci fermiamo… un altro furbissimo scrive:
“ho deciso col muratore di lavorare in nero per evitarmi gli onere dell’iva“. Non prendiamoci in giro: quante volte lo abbiamo sentito, ce lo hanno proposto? Io ho sempre risposto di no, per un paio di milioni di motivi. A partire dall’eticissimo “le tasse s’hanno da pagà“, passando per il più sensato: se il preventivo me lo passi su un foglio di giornale con cui hai incartato il pesce, che valore può avere? NESSUNO. Che significa? Che il giorno che il muratore vi spara un’altra cifra, andate a postare in quel forum… e infatti, puntuale come la morte:
“mi ha presentato un conto che è il triplo di quello preventivato! Come posso fare ora? Ma il preventivo non ha proprio il valore di prevenire queste cose?” Esatto! Il preventivo serve a prevenire… ma se non lo usi, o peggio, lo usi male… Ora ragioniamo insieme: uno spremi agrumi a cosa serve? A spremere gli agrumi ai fini di ottenere una sana e dissetante spremuta. Ma se ci metti su i tuoi più cari gioielli e poi premi e ruoti, cosa ottieni? Di sicuro non il succo di arancia… al massimo di noci… Dio che male… Che fai a quel punto? L’italiano medio maledice il produttore di spremiagrumi e gli fa pure causa…
Ma deve esser passato da quelle parti uno che scemo fingeva solo di esserlo:
“la prima cosa da fare è nominare un tecnico di tua fiducia. Lui ti aiuterà a barcamentarti tra i problemi del cantiere. Certo, poi lo dovrai pagare di tasca tua!!!” O Dio… forse non fingeva completamente! Io chiamo un tecnico a farmi la direzione dei lavori, questo mi viene tutti i giorni in cantiere, mi risolve i problemi, mi tiene aggiornato su eventuali extra (perchè non si sa mai come e quando possano levitare i costi), prende decisioni di natura tecnica, difende i miei interessi nei contenziosi verbali con la ditta che prova a marciarci e questo che vuole? Pretende la paga! Tzè, sanguisuga!!!
Ma lo zar di tutti i fessi colpisce ancora “Sì, ma il geometra che controllava non mi ha aiutato! E io mi sono trovato in questa situazione” indaga, indaga, indaga “La ditta mi aveva presentato il geometra” ET VOILA’! Il delitto è servito! E’ ovvio e geniale nella sua semplicità: faccio controllare che il lavoro sia fatto bene, alla persona che esegue il lavoro! Ma come ho fatto a non pensarci? Oste, come è il vino? Bono? Allora ne compro 3 botti!
Senza contare il “razzista”: dopo una premessa fatta di lavori abusivi, ampliamenti non autorizzati, nessun permesso o autorizzazione chiesti, contatta una ditta dalla dubbia fama e accetta di fare tutto in nero. E cosa fa questa ditta? “Mi riempie casa di ragazzi dell’est!” (Ho cambiato l’epiteto originale decisamente poco gradevole, con “ragazzi dell’est”, ma avete capito il senso). Scusa, maledetto schiavista dei miei preziosi, ma chi cacchio ci volevi? L’assessore ai lavori pubblici con la cifra che offrivi e il “background” che hai creato? Hai trovato un’impresa portata avanti da cialtroni come te! Ma lo sai che rischi il carcere se quei poveri disgraziati non hanno il permesso di soggiorno? Bossi-Fini, caro il mio signor “razza-superiore”!
E per concludere, il top: “io faccio il progetto e poi il tecnico mi mette le misure!” Cristo… ragazzi, 30 e rotti esami, 5 anni senza soluzione di continuità, 1 esame di abilitazione, anni di esperienza, cantiere… e a cosa serviamo? A METTERE LE QUOTE!!! E’ come chiamare Brunelleschi perchè perde il water… No, meglio… è come chiamare Brunelleschi perchè s’è intasato il cesso! Meglio, sì…
E poi i progetti… dio ragazzi che progetti… dai, bel sondaggione: quanti sono stati cazziati almeno una volta in facoltà per una grafica trascurata, illeggibile, con gli spessori dei pennini completamente sballata? Un po tutti, dai! Almeno una volta abbiamo sbagliato a campire un pilastro, a disegnare un tramezzo sezionato, a tracciare un balcone che era al piano di sopra! Ma perchè? Perchè il disegno tecnico ha delle convenzioni fondamentali che ne determinano la leggibilità, così come la disposizione: perchè il bagno non apre mai direttamente sul soggiorno? Perchè esiste una divisione
tra zona notte e zona giorno? Ci sono dei motivi, dettati da criteri di igiene, buon senso, anni di esperienza. Ma questi no… Dio ragazzi che progetti che ho visto: fatti sulla carta lucida, fotografati col cellulare e upgradati su internet.
Disegnati con muri spessi UNA LINEA. Tipo case giapponesi… TUTTO DI CARTA! Fantastico quando cerchi l’intimità del bagno (diventate ciechi…)
Mobili e sanitari che diminuiscono di dimensioni mano a mano che ci si avvicina al muro, per “farceli entrare”. Ok, adesso ti lavi in 8 cm di BIDET! FALLO! ORA!
Camere da letto che aprono DIRETTAMENTE SUL SOGGIORNO. No, non siete in anticipo… mia moglie è quasi pronta… MA PERCHE’ NON VEDETE QUESTO QUADRO? BELLO VERO? (facendo cenno alla consorte di attraverare rapidamente il soggiorno seminuda per entrare nel bagno DALL’ALTRA PARTE dell’appartamento) Ero convinto ci fosse un quadro lì, ma guarda che buffo, AH ECCOLO LI’, VI PREGO GUARDATELO ADESSO (consorte che torna in camera da letto perchè si è scordata la gonna)
Bagni con le pareti CURVE. “Ma nun vorrà davero che je lo piastrello, vero dottò?”
INVERSIONE DI ZONA NOTTE E ZONA GIORNO SENZA ALCUN CRITERIO APPARENTE. Ovviamente a cantiere finito ci si rende conto che l’ingresso non può essere spostato da lì, quindi abbiamo 7 METRI PER 1 DI INGRESSO… fa molto reggia di caserta!
Camere e spazi SENZA PORTA! Insignificante dimenticanza, vero? Bene, da oggi ci sono i metri quadri utili, i calpestabili e gli OCCULTATI!
Insomma… non sapevo se ridere o piangere!
Brutti tempi per i tecnici ragazzuoli! Chiudo con un’indagine recentemente condotta presso amici e conoscenti. Ho deciso di regalarvi le risposte più assurde: è risultato che quelli che non chiamerebbero MAI un architetto, non lo farebbero perchè
1. Non mi fido a fargli progettare la struttura. Meglio l’ingegnere (Ma se casa è già costruita? “Se è costruita, prima di comprarla faccio controllare la struttura dall’ingegnere!”…poi dicono che le amicizie finiscono)
2. Ho il mio gusto (Ok, ma per la parte tecnica? “Quale parte tecnica?” Non sto scherzando… mi sono sentito dare questa risposta)
3. Ma gli architetti non fanno solo aeroporti? (Ma che gente frequento anche io?)
4. Nooo! Costa troppo! (ammiccamento) Meglio il geometra! (Con tutto il rispetto per i cuginetti… MA CHE C’HAI NEL CERVELLO? I CRICETI?!?!?)
5. Ma io devo restaurare, mica ristrutturare! (Circa 25 minuti di esasperante conversazione, per poi arrivare al nodo: per l’imbecille in questione, “ristrutturare” voleva dire “rifare le strutture”)
6. (rullo di tamburi) A casa mia, ci pensa mia mamma!
Buon proseguimento ragazzuoli! A presto!
2 risposte a data stellare 14.02.2007