Buondì diletti figliuoli! Per parte mia ho iniziato la settimana con un buon proposito: mi è stato suggerito di curare di più l’ortografia. Ovverosia: maiuscole dopo i punti, siano essi semplici, di sospensione, esclamativi, interrogativi; spazio dopo la virgola ecc….Vi confesso che è per me uno sforzo sovrumano.
L’oroscopo di questa mattina, dopo avermi rovesciato addosso una serie di altisonanti presagi di sventura, mi invita ad essere ragionevole. La cosa dovrebbe riguardare tutti i nati sotto il segno dei Gemelli, per la cronaca.
Ma veniamo a noi. Raccolgo volentieri l’invito di Sputnik; effettivamente già avevo intenzione di raccontarvi cosa succede qui a Siena dall’inizio del blog. E lo avrei suddiviso in due puntate, con un’appendice finale per la parafrasi e il commento.
Buon appetito.
C’era una volta un re, che regnava su un paese bellissimo. Il regno era diviso in tante contee; di una di queste era a capo il conte protagonista della nostra storia. Una mattina il conte chiamò al proprio cospetto il gran cancelliere. “Gran cancelliere“, esordì “questa mattina ho preso lo specchio, e alla mia immagine ivi riflessa ho domandato: “specchio specchio delle mie brame, chi è il conte più illuminato del reame?” – “ma tu, conte” – “specchio specchio delle mie brame, quale è la contea più sostenibile del reame?” – “ma la tua, conte“.
Il cancelliere aspettò pazientemente che il conte proseguisse, domandanosi cosa significasse esattamente il termine “sostenibile“.”Allora ho pensato questo. La nostra contea è la più bella del reame, lo dicono tutti mica noi e basta, e voglio che si mantenga bella, e se possibile lo diventi ancor di più. Per questo, ho deciso che tutti gli edifici nuovi dovranno essere armonizzati tra loro” – “armonizzati conte?…come?” chiese il gran cancelliere – “eh, armonizzati, gran cancelliere. Che stiano bene l’uno accanto all’altro. E con quello che esisteva di costruito prima di loro“. Rispose compiaciuto il conte.
Il gran cancelliere iniziò a passeggiare su e giù per la grande sala illuminata dalla luce del mattino, lisciandosi la lunga barba. “Quindi li vuole tutti per esempio di pietra?” – “bah…non saprei” – “li vuole tutti di mattoni?” – “mah, potrebbe essere” – “tutti intonacati?” – “eh …anche” – “ma allora conte?” disse fermandosi e incrociando le mani dietro alla schiena “che facciamo?“. Il conte si spostò sulla sedia, appoggiandosi sull’altro bracciolo. “Che facciamo?” ripetè con calma insistenzail gran cancelliere. “O cancellierino bello, ma che ne so? ovvìa giù, senti che si fa: ora ci penso per un po’, poi si starà a vedere. Esigo però che non si costruisca nulla, nel mentre che ci penso, perchè se poi si costruisce disarmonicamente a come lo vorrò, che s’inventa?” – “considerazione pertinente, conte” disse il gran cancelliere riprendendo a deambulare “…ma con il dovuto rispetto signore…con tutto quello che avrà da fare…ci vorrà uno, due anni per decidere tutto perbenino, per scrivere gli editti, mandarli a giro per tutta la contea…” – “che mi venga un colpo cancelliere“, lo interruppe divertito il conte, sbattendo rumorosamente una mano sul bracciolo “sei di gran lunga più ottimista di quello che pensavo!“- “conte, ma nel frattempo i nostri maestri architetti che faranno? se non potranno più costruire nuovi edifici, come vivranno?” – “mah, agli architetti di corte il lavoro comunque non mancherà…i miei palazzi, le mie magioni sparse per la contea, così come le sontuose chiese, dovranno essere riparate, di tanto in tanto” – “ma conte, e tutti gli altri architetti?” – “famo a capissi, cosino: mi sono perso il passaggio dove si diceva che era un problema mio” – “e i giovani architetti, conte? andranno via, andranno in altre contee e in altri regni” – “ma guardiamoci nelle palle dell’occhi: ma a me e a te che ce frega? cazzi loro!“.
Le sapienti parole del conte riecheggiavano ancora nella sala quando un messo di palazzo annunciò l’arrivo di un ospite. (to be continued….)
Chi sarà l’ospite inatteso? E quali novelle recherà con sè?
Diletti figliuoli, per oggi abbozziamola qui. Saluto e riverisco. Sciao sciao!!!!
6 risposte a c’era una volta….