pensieri latini

PENSIERI LATINI

MTR (metropolitana di Hong Kong) 8:30 del mattino.

Ognuno ha qualcosa da fare: chi gioca con la sua PSP, chi manda messaggi, chi controlla gli appuntamenti sul suo palmare, chi… No, effettivamente tutti o giocano con la PSP, o mandano messaggi, o smanettano sul palmare. Roba che se ci fosse un’interferenza elettromagnetica scatenerebbe il panico generale.

Io non ho aggeggi elettronici con me, non mi resta altro che pensare.

Penso che è ormai da un po’ di tempo che ho rinunciato a volere sembrare uno di quei personaggi super-efficienti che affollano la city in una mattina come queste. Penso che in generale noi italiani che per scelta o per necessità veniamo inseriti in un altro contesto, anche se ci sentiamo (o vogliamo sentirci, fa lo stesso) cittadini del mondo, rimaniamo nel profondo latini.

Si è latini se:

– Si ha l’orgoglio di fare il più bel progetto di questi tre mesi proprio quando quegli altri fanno finta di nulla e fanno scadere il contratto.Beccati questo, poi prova a chiedermi se voglio rimanere…

– Si fa finta di nulla quando la nazionale perde “perchè figurati, i campionati europei non sono quelli mondiali, poi così lontani non si è coinvolti”, sino a svegliarsi una mattina e leggere che l’Italia ha vinto 2 a 0 e tornare con la memoria a quelle notti di due anni fa e…MA VIENEEENIIII. Beppe andiamo a BerlinoooooOOOoooOOoo

– E’ buono il dim sum, il sushi eccezionale, sono buoni anche i noodless in mezzo alla brodaglia. Mi sono adattato a mangiare con le bacchette, potrei adattarmi anche a mangiare con uno stuzzicadenti a testa all’ingiù, ma se mi togli l’espresso la mattina mi uccidi.

– Si pensa che le scarpe col tacco possano essere portate solo dalle italiane, dalle francesi e dalle spagnole, con qualche rara eccezione certificata da un’apposita commissione

– Ti chiedi come mai nessuno qui si gira quando passa una bella ragazza

– Ti chiedi perch…. ahi! no cara che hai capito? mi giravo a guardare quel servizio di porcellana, guarda quanto è fine…ahiaaaa!

Ahumi vanzai taumi vanzai. Next station Wan Chai

Va beh ora devo andare…


DESIDERI LATINI

Ore 12:30

Che è tempo di andare a mangiare te lo ricorda il primo din del forno a microonde. Io tra poco dovrò per forza fare un certo discorso con il capo e non sono per nulla tranquillo.

Un motivo in più per vagare un po’ con la mente.

Ho bisogno di una vacanza, e non è escluso che presto torni in Italia per una breve vacanza. Voglio prendere appunti sulle cose che assolutamente DEVO fare:

Voglio girare in macchina per le strade della mia piccola isola con il gomito fuori dal finestrino, senza andare da nessuna parte

Voglio alzarmi presto la mattina e andare a fare colazione nel bar della piazza, dove sicuramente incontrerò qualcuno che conosco

Voglio chiedergli tutto, voglio sapere quanti turisti ci sono quest’estate, qual è il locale che va di più, voglio avere notizie sulla politica, sulle nuove buche delle strade, sulle vene varicose di sua zia, su quello che si è sposato con quella ma non stanno mica tanto bene assieme, voglio sentire le sue lamentele

Voglio prendere l’aperitivo nel baretto vicino alla chiesa, quello che ti dà il formaggio buono

Voglio prendere una pizza tecchauèi dal pizzaiolo napoletano laggiù, quello che non ha il senso delle proporzioni

Voglio leggermi Repubblica in piazza

Voglio farmi un giro sulle strade sterrate con la mia Mountain Bike ammortizzata che non sente ancora il peso degli anni

Voglio mangiare tutto quello che vive a mare cotto in tutti i modi possibili: spaghetti allo scoglio, frittura di pesce, branzino al forno, gamberi, cozze arag.. (va beh per quella aspettiamo tempi migliori)

Voglio mettermi le mie pinne in fibra di carbonio e scendere giù, là dove nessun uomo è mai arrivato prima, sino a sentire il mio cuore rallentare

Voglio tornare in superficie sano

Voglio coccolare il mio cane e il mio gatto

Poi voglio andare a Firenze e…

Voglio incontrare i miei amici (compresa M. che è l’unica ad essere a conoscenza di questo blog) e stordirli con i miei racconti

Voglio andare alla libreria Edison e sfogliare in pace libri di fotografia e architettura

Voglio passare davanti alla mia vecchia casa e vedere l’effetto che fa

Visto che ci sono, voglio prendermi un panino con lampredotto e salsa verde oltrarno e berci sopra una birra Morena

Voglio andare al kikuya e bere almeno due Harp

Voglio mangiarmi una fiorentina da un chilo da i’ Cambi con contorno di fagioli all’uccelletto

Voglio andare all’Everest di San Casciano e mangiare un piatto enorme di pappardelle col sugo di lepre e un secondo ancora da decidere, comunque molto pesante

Voglio bere vino, quello vero.

Per adesso può bastare, mi è venuta una gran fame…

Questa voce è stata pubblicata in Senza categoria. Contrassegna il permalink.

2 risposte a pensieri latini

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *