nella preparazione della cena,

30 anni fa Mina cantava ( testo non completo..la versione intera è censurabile)


Me ne sto lì seduta assente
con un cappello sulla fronte
e cose strane che mi passan per la mente.
Avrei una voglia di gridare
ma non capisco a quale scopo
poi d’improvviso piango un poco
e rido quasi fosse un gioco.
Se sento voci non rispondo
e vivo in uno strano mondo
dove ci son pochi problemi
dove la gente non ha schemi.
Non ho futuro né presente
e vivo adesso eternamente
il mio passato è ormai per me distante.
Ma ho tutto quello che mi serve
nemmeno il mare nel suo scrigno
a quelle cose che io sogno
e non capisco perché piango.
Non so che cosa sia l’amore
e non capisco il batticuore
per me un uomo rappresenta
chi mi accudisce e mi sostenta.
Ma ogni tanto sento che
gli artigli neri della notte
mi fanno fare azioni non esatte.
D’un tratto sento quella voce
e qui comincia la mia croce
vorrei scordare e ricordare
la mente mia sta per scoppiare
e per un attimo ricordo
che un tempo forse non lontano
qualcuno mi diceva t’amo.
In un addio svanì la voce
scese nell’animo la pace
ed è così che da quel dì
io son seduta e ferma qui

musica


A volte mi chiedo se gli manco… se gli mancano le mie gonne colorate con i voilà, i miei foulard plissettati, le mie calze variopinte, le mie collane di perle, di feltro, di resina, i miei sorrisi, le mie lacrime, le mie carezze, il mio profumo…

Se gli manca quella dolce attesa a Sondika, prima che il mio aereo atterrasse, o la stanchezza di arrivare a Barcellona da Bilbao, 2 autobus, un aereo e 7 fermate di metro, fino a Maragall, e se gli mancano le castagne che compravamo per strada e mangiavamo sulla panchina del viale di casa, sempre la stessa, se gli mancano i miei occhi attenti mentre lo ascolto che mi racconta la sua vita,

se gli mancano le mie letture sull’Egitto, proprio lì sul sofà che ci visti tante domeniche d’inverno, se gli manca il peluche che mi regalò una volta e con il quale scambiava autentiche ciarle filosofiche, affinché io da un’altra stanza sentissi, se gli mancano le mie paste di tutti i colori e la guajada sempre presente nel frigo per lui, se gli manca lo scorrere delle nostre dita sulla mappa del mondo e sognare viaggiando con la fantasia da una parte all’altra dell’oceano, se gli manca la mia voce tremante durante i temporali notturni bilbaini, se comincia a mancargli quella tortilla delle 6 del mattino mai mangiata insieme, se gli mancano i pinchos a plaza mayor, e uno vino dopo l’altro, se gli manca l’Athletic che segna mentre stiamo in macchina e ci abbracciamo, se gli manca la smorfia che gli ricambiavo uguale, arricciando il naso, ma no non ti manca niente di tutto ciò e io…che sono io? l’ennesimo pianto per te..tutto dimenticato? Di già?…ma pensa te………… e piango stasera, e maledico il mondo, quel mondo che non ha una lingua uguale, perché magari se per puro sbaglio tu passassi di qua , ti renderesti conto di quello che poi siamo stati, di quello spessore che tu hai sottovalutato e che io stasera cerco e non riesco a seppellire…

avevo pochi mesi e mamma mi cantava una canzone di Drupi:

così piccola e fragile mi sembri tu

e sto sbagliando di più

così piccola accanto a me

mi ci son voluti 32 anni per sapere che poi la strofa dopo di ce:

e fragile

o no…ma in fondo sei molto piu forte di me ..


ps: provate a digitare buffone nel google.it….

Domani iniziano i lavori nel cantiere di Oviedo, dovrò andarci una volta a settimana, i lavori nel mio cantiere, quello di restauro, fino ad oggi procedevano abbastanza bene, senza intoppi e senza pause, poi c’è sempre l’imprevisto che gioca al rallentì, il restauro degli stucchi el fuoco alle pareti è complicatissimo, piccole fessure aperte e macchie d’antichità giallognole abbondano, e i miei clienti non accettano che la grazia e la bellezza sta proprio lì, nei segni del tempo. quindi facciamo runioni e controriunioni, andandocene senza aver pianificato nulla di concreto..hmmm. dieta-piscina-scultura-massaggi….faccio troppe cose, però in qualche modo devo riempire il tempo, riempirlo tutto. le mattine mi sto svegliando sempre alle 6, o per andare a nuotare o per mettere in ordine documenti e cose varie.

l’altro giorno ero alle 7:45 nell’idromassaggio e pensavo ridendo tra me e me, e guardando il cielo che cominciava a schiarirsi:

adesso milioni di persone si stanno svegliano e io ho gia fatto 30 vasche e adesso mi sto godendo anche l’acqua che accarezza il corpo…haaa pivellini…

hmmm oggi mi dedico un’ora d’arte vado all’inaugurazione della mostra di un vecchio compagno di piso.

e vedrò un sacco di gente interessante…

Domani viene il pittore a casa, sempre prima delle mie feste, a casa ci sono grandi cambi e in più stavolta, per l’imminente arrivo di Amanda, Michelle y Jose da New York, arrivano lo stesso giorno della festa.

In realtà dovevo fare el fiestuki il 7, ma si sono ribellati oltreoceano, dicendo che no hanno bisogno di dormire il sabato, che mi aiutano a preparare il tutto, irrigato da abbondante piña colada..

e nella mail, segue subito l’elenco delle cose da comprare per una buona piña colata…il rum è portoriqueño original e lo portano loro..

  • ananas fresca
  • latte di cocco
  • ghiaccio tritato
  • ciliegine


mangiare o non mangiare questo è il problema

nella preparazione della cena, sto in piedi in cucina, con il vassoio di bambù sul quale dovrei riporre le pietanze appena prese dal frigo o in procinto di cuocersi, dipende dalla suerte del mio stomaco, bene accade che mentre con lo sguardo avido, preparo, ingurgito anche. Si preparo e ingurgito, con istinti animaleschi, pienamente soddisfatti senza pensare.

La sensazione che sorge come conseguenza del vuoto e del indebolimento del mio organismo, provoca veri e propri impulsi animali in me, e non posso evitare l’impellere verso sostanze commestibili, per cui un pezzo di formaggio, un torso di pane sono conquiste importanti..ingurgito ingurgito, ingoio, per riempire senza neanche gustare…

Eppure mangiare come una belva famelica e arrivare nel salotto col vassoio quasi vuoto, perchè ho già mangiato tutto nella cucina in piedi, dovrebbe risultare secondo una logica medico-psicologica da fattori tipo: ansia, incertezza, preoccupazione. Insomma mangia così chi sta effettuando una reazione emotiva o mi sbaglio?

Boooo. Io sto bene, non mi manca nulla, non mi preocupa nulla, non mi affatica psicologicamente nulla. I circuiti del mio aparato celebrale seguono un progetto ben preciso, sono un tantino disordinati certo, come sempre del resto, ma nel loro disordine hanno trovato un buon equilibrio. È quello che dico spesso,a furia di non avere punti fermi nella mia vita, me li sono inventati, sono non-tangibili, però esistono. Contraddittori nella loro definizione, i miei punti fissi, sono mobili, aeriformi però esistono, a furia di cadere, ho imparato non a camminare, bensì a correre sui fili. Ee si oggi mi sento molto forte. Forse lo sono davvero.

Questa premessa del mio rapporto últimamente col cibo, derivato anche dall’assenza di nicotina senza dubbio, mi ha fatto aumentare vertiginosamente di peso, per cui dopo aver passato l’inverno con i pantalóni sbottonati e i maglioni lunghi a camuffare la magagna, mi sono detta basta. E così nell’intento di mettermi per il terzo anno consecutivo gli stessi jeans, alla festa del mio compleanno, mi sono messa a dieta. Ragazzi per perdere quasi 4 kili, in 5 giorni, vi rendete conto dello sforzo sovrumano che sto facendo?fruttine, verdurine, minestrine, carnine (poche)

Voglio un caffè con lo zucchero!!!

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8 risposte a nella preparazione della cena,

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