ciclotimia e ciliegie

ciclotimia e ciliegie

sveglia ore 3.45

in tempi recenti ho letto che la ciclotimia è tipica di chi produce testi scritti….fa riflettere.

la ciclotimia consiste nell’oscillazione fra due polarità. In questo caso ad oscillare è il tono dell’umore, che passa da una polarità depressiva ad una euforica, con una certa ciclicità. A questo tipo di disturbo, nel mio caso personale, aggiungiamo il fatto che vivo in una città ciome Barcellona, in cui il tutto, inteso come tutto, ti cambia in un secondo.

se ti trovi un sabato sera ad andare ad una festa a gracia, sappi che la festa al 90% è di un certo tipo. Come dire ….alternativa, con filosofia rivoluzionaria e a volte anarchica.

La casa in cui c’era la festa, già la conoscevo, c’ero ststa 3 anni fa, ad una festa grande hermana, uguale. Stesso stile. con tutt’altra gente. Adesso i nuovi coinquilini, data l’articolazione della casa, potevano permettersi di fare continui fiestukis, esattamente come i loro precedessori.

In un grande ingresso, (odore di mariuana, candele, luci soffuse e colorate, tappeti, arazzi, e manifesti sull’ecologia) che con una porta di 70 dà accesso alla strada, era montata la festa. Pero dall’ingresso-salone, si arrivava ad una scaletta che dava alla terraza chill out, dove con le candele, le amache, le piante, una ragazza la cavalletto che disegnava, pensi che il mondo là fuori è frenetico e spersonalizzante, e sotto le stelle ascolti meglio tutti.

in questo tipo di feste, normalmente conosci sempre qualche personaggio interessante, artisti, musicisti, architetti, acrobati, nullafacenti molto savi.

le barbe, i capelli lunghi, i piercing e i tatuaggi, abbondano. la libertà di espressione, chiamamta anche trasandatezza, la fa da padrona. Io col mio tacco, ero fuoti luogo pensieroso, ma mi sono ambientata benissimo, anche perchè nonostante siamo a gennaio, ho fatto asciugare i capelli al naturale, per una botta di apatia totale, avuta nel pomeriggio, per cui si sono formati dei boccoli leggeri, degni di qualsisi figlia dei fiori anni 60. Quindi ho recuperato lo stile in pieno…

La festeggiata, italiana, aveva dei fiori gialli nei capelli e indossava due ali da angelo sulla schiena.

la prima persona che ho conosciuto durante la serata, fa la marionettista, o meglio sta studiando l’arte delle marionette in una scuola a tema.

e poi ho conosciuto Paulo, un artista dai capelli lunghi quasi come miei, ma molto piu scuri. Sono stata a chiacchierare con lui, di stili di pittura, di esposizioni, di plasticismo, della differenza del linguaggio artistico accademico del suo paese, il Chile e quello avanguardista di Barcellona. Mi ascoltava con attenzione mentre gli parlavo delle antiche maschere della Nuova Guinea, fatte con legno, conchiglie e tessuti, che avevo visto al MET. MI chiedeva incuriosito, come gestivo i miei cantieri di restauro, e non potendo resistere, gli ho raccontato d quella volta in cui organizzai una festa, in cantiere, con tutti gli operai (vedi pagine del blog a fine nov) . Mi sembrava di essere in un altro mondo, fatto di gente che ti ascolta con interesse e trasporto e ti arricchisce. Mi sa che devo riprendere ad uscire un pò più spesso. condicio sine qua non, disinstallare skype.

alla fine della serata, mentre andavamo verso il metro, mi dice che aveva avuto una giornata fantastica ed io ero la guinda.

gli dico ” nessuno mai mi ha chiamato guinda” e mi sono messa a ridere, come le faccine dello skype, con la mano davanti alla bocca…

“esta noche puedes irte a dormir y sentirte una guinda”, mi ripete.

Come mi disse Francisca, una notte di 3 anni fa, sulla Rambla, con l’accento tedesco ma in un castigliano dolce:

abres las ventanas, deja que entre el sol….

vado a sentirmi guinda. bona nit.luna

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