Nobilissima Roma, ho

Nobilissima Roma,

ho deciso vengo a trovarti.

I motivi per farlo si sono improvvisamente ampliati e quello che più mi sorprende è il modo in cui tutto ciò è accaduto. Dovrei fare tesoro di quello che qualcuno disse tempo fa “ la vita è quello che ti va succedendo, mentre tu ti impegni nel fare altri piani.”

Le tue memorie fatte luce nei tuoi caldi lampioni mi accarezzarano l’anima anche stavolta?

Il mio udito sentirà lontano il rullo di tamburi che scalda i cuori di mille soldati dai sandali di cuoio allacciati fino al ginocchio?

Le tue sacre pietre mi faranno ascoltare il fruscio del carboncino su carta di Pietro da Cortona?

Lo zigzagare tra una birra e l’altra a campo dei fiori, placherà le mie capacità volitive?

Tra un Ave Maria in chiesa, abiti bianchi e confetti, qualcuno pronuncerà il si, nella tua magia di città eterna.

Roma terra immensa e infinita.

Terra di guerra e pace

Terra di voci e di croci

Terra di morte.

Terra di sorte

Terra di vita

Mille arie glassate.

Mille cieli pigri.

Mille acque fresche.

Mille soli ardenti .

Mille lune rosse

.Mille e mille anni.

Mille storie.

Tra cui la mia.

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