zabaione

LIFESTYLE

ULTIMO GIORNO A DUBAI: voglia di

uova allo zabaione

C’è chi ha detto che ho sbagliato l’impostazione: che non dovevo stare qui con l’intenzione di progreDIRLI e miglioRARLI, ma avrei solo dovuto approfittare della gallina dalle uova d’oro.. Non l’ho saputo fare. E non ho paura a dirlo, avere coraggio significa ammettere i propri limiti, girare pagina e ricominciare. A testa alta.

Cercando di non pensare quello che ti dice il cuore, senza ascoltare le note di tristezza che sprigiona. Fare tesoro delle lacrime che hanno rigato sera si sera no, il viso. E pensare a quel dolore che ancora una volta contribuisce alla nostra crescita interiore.

E non pensare per una volta di aver deluso gli altri, mica si può essere sempre vincenti?

Non ho saputo adattarmi ad una realtà fatta di cartone dorato, di ipocrisia e finzione, di una fasulla e sporca elite che basa la sua aristocrazia sullo sfruttamento spietato delle caste inferiori. Non ho saputo adattarmi dove il servilismo asiatico annienta anche te che non hai nulla a che fare con l’Asia, ma ci lavori insieme e la sottomissione altrui offusca la tua libertà al cospetto di chi ti dà l ovetto a fine mese.

I filippini, indiani, pakistani, egiziani, cinesi vivono realtà completamente diverse dalle nostre, vengono da climi affamati, per cui conservare il posto di lavoro significa, nascondersi, prostituire la propria libertà, disonorare la propria anima, degradare il livello della propria autonomia. In un ambiente tale non è facile per un professionista europeo muoversi con disinvoltura. E anziché fare le telefonate private nei cessi, come fanno loro, (i bagni sembravano centrali telefoniche) invece di sgranocchiare una mela di nascosto, come fanno i ladri, perché nella propria scrivania è vietato mangiare, invece di cominciare 30 minuti prima e andarmene 60 minuti dopo, invece di annuire sempre e odiare dal di dentro, invece di provare rabbia e rischiare di farmi venire un tumore, ho abbandonato la gallina.

Tanto alla fine ero quella che aveva rotto il cazzo col passaporto, quella che spaccava il minuto all’entrata e all’uscita, quella che prendeva il caffè con la tazza di Villeroy&boch, quella che veniva al lavoro col driver…

Un abisso ci separava.

Voglio un uovo fresco con lo zucchero, uno zabaione ad Hamburg e non un uovo d’oro a Dubai.

questo è quello che voglio!

E poi…hooo, ci ho provato. Vuoi mettere?

Questa voce è stata pubblicata in Senza categoria. Contrassegna il permalink.

17 risposte a zabaione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *