architect V interior designer

Scusate, questo era un post che volevo fare da tanto tempo, ma tra il trasloco, il lavoro e i lavori in casa non e’ facile
trovare molto tempo per altro. Mi sembra giusto pero’ dare una risposta alle
tante persone che mi hanno chiesto e mi chiedono dei corsi di
Interior design qui a Londra.
Allora provo un po a spiegarvi come stanno le cose.
Innazitutto va chiarita una cosa fondamentale. In UK archittetto e interior
designer sono figure distinte e separate. Mentre in Italia
siamo abituati a vedere l’architetto che si occupa di tutto qui i ruoli sono
completamente diversi. Anzi un architetto, tranne in pochi casi particolari,
non si sognerebbe mai di fare un design scheme ( le mie colleghe si indignano quasi se un cliente osa chiedere consiglio sulle tende o robe di questo tipo esottolinenano, noi siamo architetti, mica interior designers!), cosi’ come un interior designer non starebbe dietro a tutta una serie di probemi piu’ tecnici che di solito sono rogne dell’architetto. Ma questo deriva anche credo da una accezione leggermente diversa che nella mentalita’ comune viene data alle due figure professionali.
L’architetto progetta per lo piu’ gli spazi e li fa funzionare, con tutto
cio’ che questo comporta ( permessi in primis e varie problematiche
strutturali e impiantistiche ), gestendo anche le finiture, ma in linea
piuttosto generale.
L’interior designer subentra successivamente ( talvolta in cpntemporanea ) e
veste gli spazi, utilizzando dalle stoffe all’arredo, fino anche al
dettaglio degli oggetti e dei quadri alle pareti. Gli interior designers possono anche fare della progettazione ma limitata appunto a spazi interni, domestici o commerciali.
In questo paese sono delle figure molto richieste. Gli inglesi vanno letteralmente matti per la decorazione delle case e usano appunto decorare molto di piu’ di noi italiani, fedeli nei secoli al minimalismo.
Questo con risultati spesso pietosi, perche’ a mio parere si tende a concepire la casa come showroom piuttosto che come reale spazio da vivere, ma talvolta anche interessanti. Per chi volesse farsi un’idea basta mettere a confrono un numero di Elle Décor italiano e uno inglese. In mezzo c’e’ un abisso.
Chiarita questa differenza viene da se che anche i percorsi di studi che
formano queste due profesionalita’ sono in generale distinti e separati.
Come in Italia, qui si diventa architetti attraverso un corso di laurea
abbastanza lungo e una sorta di esame di stato ( detto Part 3 ), mentre per
diventare interior designer o si fa un corso di studi all’universita’ ( di solito triennale ) oppure si frequentano delle scuole private che
> solitamente sono carissime ma concentrano in un anno tutto il lavoro che in teoria si dovrebbe fare all’universita’ in 3 anni.
Sembra assurdo ma in un anno, se si hanno soldi da spendere ( siamo sui 20.000 pounds ) e con moltissima fatica ( ovviamente i corsi sono intensissimi ) si puo’ aquisire il titolo di interior designer e iscriversi al BIDA (British Interior Designer Association )
Le scuole piu’ accreditate a questo titolo qui a Londra sono due: KLC e
INCHBALD School of Design.
Ma fate attenzione! Questi corsi NON SONO ASSOLUTAMENTE DEI MASTER! E non
possono essere equiparati a delle specializzazioni per architetti in
interiors. Sono invece equivalenti a corsi di laurea
triennali che, senza alcuna esperienza precedente, danno il titolo di interior designer. Un architetto italiano che vieni quindi a fare questi
corsi qui si trovera’ a pagare uno sfacelo per aquisire delle conoscenze che per almeno il 50% possiede gia’ dalla laurea in architettura.
Le stesse scuole LKC e Inchbald pero’ hanno dei corsi brevi in interior
decoration ( io ho frequentato quello di KLC ). Sono anche questi molto cari ( circa 6000 sterline xdue mesi ) ma sono fondalmente concentrati sull’uso dell’arredo, delle finiture, dei materiali e degli oggetti decorativi negli spazi interni, senza toccare invece la progettazione degli spazi.
Personalmente ho sempre avuto la passione per gli interni e ho sempre ritenuto gli oggetti,l’arredo e le finiture come indispensabili complementi per valorizzare ed esaltare uno spazio architettonico ben progettato. Il corso di KLC mi ha dato moltissime conoscenze a riguardo, e molti contatti, e devo dire che ha anche abbastanza ampliato il mio raggio di possibilita’professionali, oltre ad avermi dato la possibilita’di iscrivermi all’ordine degli interior designers 9 ma questo in quanto ero gia’ architetto )..
In generale i clienti sembrano apprezzare molto il fatto che io sia architetto e interior designer insieme perche’possono usufruire di due professionalita’in una. Ovviamente questo e’dovuto molto alla mentalita’che c’e’ qui. Non so quanto abbia senso questo corso per chi intende pero’ tornare a lavorare in Italia. Anche perche’ e’ basato su molti elementi comuni alla cultura inglese e poco considerati in Italia ( l’uso delle stoffe ad esempio, una buona parte del corso verte sulle varie tpologie di tende infatti ) e perche’, come si e’detto sopra il costo e’abbastanza impegnativo.
Insomma spero di avervi dato un’idea di come stanno le cose e che queste spiegazioni possano esservi utili a chiarirvi le idee. Se poi ci sono altre domande specifiche fatevi avanti e ( tempo e casa permettendo ) provero’ a darvi piu’dettagli

Detto questo ribadisco ad Antonino e a tutte le tante persone che ci chiedono suggerimenti su come trovare lavoro a Londra che, per ovvie ragioni non possiamo scrivere a tutti in privato per ripetere le stesse cose. Ci piacerebbe ma il tempo e’ quello che e’. Ma se andate a trovare i post del 2006 e del 2007 in archivio trovate davvero tutto e in piu’ potete leggere tutti i messaggi dei ragazzi che hanno vissuto quest’esperienza con noi ( anche loro hanno cercato e trovato lavoro ) usando il link che trovate nell’elenco in alto a destra. Buona fortuna a tutti!
A presto!

Rosy

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