progetto, vediamo se va..

Cari lettori frequenti e occasionali, caro lettore che hai appena varcato le soglie del Recibos Verdes per la tua prima volta…

Ecco a tutti una prima bozza del LU(vs)It (Lusofonia (vs) Italia), un mio umile e quasi probabilmente infruttuoso tentativo di organizzare una mostra “architettonica” qui a Porto, Portogallo.

Quando si svolgerebbe questo LU(vs)It?

Penso a Giugno. Fine Giugno o inizio Luglio. Poi ci sono le ferie e non se ne parla. Meglio farlo prima delle vacanze, no? Anche se gli ultimi impegni stagionali sconsigliano sempre questo periodo. Sarebbe un’idea anche a Settembre, comunque Giugno è la mia prima opzione. “Fine Giugno” è la mia prima opzione specificata.

Dove si svolgerebbe questo LU(vs)It?

Dove? A Porto, l’ho già detto. Aaaah!…Volevate sapere il posto specifico? Cominciamo con le domande difficili, eh? Beh, da qui fino a Giugno (fine Giugno, come già detto) mi dedicherò alla ricerca di un locale. Un locale che non richieda un lucro, ossia il pagamento di un affitto o cose affini. E sto pensando a bar e baretti “di un certo stile”, circoli e circolini di sinistra dediti spontaneamente e gratuitamente alla cultura (soprattutto se clandestini, che è più integrante), qualche parrocchia, qualche sala di quartiere usata dal Club dei Nonni per le serate di poesia…insomma avete capito l’idea? Addirittura un giorno mi farò forza e sfrutterò le mie importanti conoscenze nel coro per chiedere se magari in FAUP…

Non è stato detto prima ma è implicito che sono ben accette suggestioni e suggerimenti. Anzi, diciamo che sono fondamentali.

Si, vabbè, ma cos’è sto LU(vs)It?

Ma non l’ho ancora detto? Va bene, allora: LU(vs)It è letteralmente: Lusofonia (vs) Italia. È un’esposizione “architettonica”. “Architettonica” nel senso che il tema è e dovrà essere sempre l’architettura, ma la mia idea è quella di far partecipare anche coloro che, pur non facendo parte di questo campo, hanno a che vedere tutti i giorni con l’architettura, come se le vicende della propria vita e le proprie esperienze ne fossero sempre inevitabilmente influenzate. Quindi se conoscete artisti in generale, pittori, scultori, poeti, musicisti e quanto altro nello specifico, chiamatene pure. Oh! Un’altra cosa non detta ma sempre implicita è che il passaparola sarà fondamentale come tattica di arruolamento degli eventuali espositori interessati.

Si, ma cos’è?!!

Un attimo! A questa esposizione sono invitati a partecipare tutti coloro che:

1) hanno o hanno avuto a che fare con l’architettura;

2) hanno o hanno avuto a che fare “qualcosa” con i paesi di lingua lusofona (cioè paesi dove la lingua ufficiale è il Portoghese) o con persone di lingua lusofona;

3) hanno o hanno avuto a che fare contemporaneamente sia con l’architettura sia con i paesi di lingua lusofona o con le persone di lingua lusofona. Cioè gli espositori dovranno raccontare delle esperienze della propria vita in cui i protagonisti (o il tema di fondo) siano l’architettura e la “lusofonia” ossia l’insieme delle cose che hanno a che vedere con la Cultura di lingua Portoghese (persone, uomini, cose…). Notate l’“e”: ho scritto “e” e non “o”. Capito?

Vanno bene anche persone del tipo: <>.

Italiani e stranieri sono invitati.

Gli architetti, secondo me, dovranno rigorosamente presentare progetti di architettura. Dico “architetti” ma ovviamente non sono esclusi studenti o neo-laureati non ancora iscritti all’Albo. Era ovvio, no?

Coloro che appartengono ad altri campi, hanno invece più libertà. Basta che si tratti di una cosa che si possa esporre, poi ogni caso specifico verrà trattato opportunamente. Una premessa però è opportuno farla. Per coloro che hanno un testo da presentare e che non conoscono il Portoghese, è meglio che mi mandino il materiale con una certa antecedenza: se nessun altro si offrirà volontario ci penserò io alle traduzioni e se dovrò farle io personalmente ci metterò un po’ di tempo perché a me, per adesso, mi riesce ancora molto più facile tradurre dal Portoghese all’Italiano che viceversa. Quindi occhio a questo fattore quando andrete a controllare la lunghezza del testo.

Sta storia degli stranieri

Sono bulgaro e ho avuto o ho a che fare con la lusofonia (cioè mi attengo perfettamente ai punti 1, 2 e 3)? Ben venga, sei dei nostri. Ma in una sezione a parte. Scusami caro bulgaro, non è xenofobia, è che il tema è il raffronto tra l’Italia e la lusofonia, per cui a te, ai tuoi connazionali e al resto degli altri stranieri del mondo, sarà dedicata un’apposita sezione. La LU(vs)Wr (Lusofonia (vs) World). Invece per i veri lusofoni (Brasiliani, Portoghesi etc…), che quindi dovranno parlarci del loro rapporto con l’architettura e l’italianità, non ci saranno sezioni a parte. Sono dei nostri e basta.

(vs) cos’è?!

Da qualsiasi punto prendiamo la cosa, cioè sia se fossimo brasiliani, portoghesi ecc. che guardano verso l’italianità (e l’architettura, mi raccomando) sia se fossimo il resto del mondo che fa l’inverso, il concetto di base è sempre quello del raffronto, la comparazione. È per questo il “vs”. Siccome però non si tratta di un duello, non si tratta di una partita di calcio, siccome lo scopo finale è sempre quello della fratellanza mondiale, della pace, del fare l’amore invece della guerra e cose del genere, ecco le parentesi.

Accetto e valuterò tutti i consigli ma non transigo sul (vs).

La DOLOROSA!

Cosa ce ne verrà, a noi, nel fare sta cosa? In termini economici nulla. Meno di zero. Non sto scherzando, sarà numericamente “meno di zero” perché la situazione è la seguente: dovrete essere disposti a spedire a spese vostre il materiale qui a Porto. Spese che non verranno restituite perché chi vi sta propendo questa cosa vive tuttora in uno stato di profonda disoccupazione. E questo significa anche che, una volta conclusa l’esposizione, mi metterebbe un po’ in difficoltà (economica, ovvio) rinviare tutto il materiale ai legittimi proprietari. Già è un problema il “dove metterlo” questo materiale, m
a alla fine potrei anche non avere sto dubbio perché se siamo solo 4 gatti o quasi nessuno a fare sta cosa…

Se non potrete venire qui il tal giorno x in cui sarò riuscito a trovare libero un posto per esporre le nostre cose, questo rimarrà un problema irrisolvibile. Per coloro che non potranno essere presenti l’unico testimone dell’evento potrò solo che essere io e gli eventuali altri fortunati che ci raggiungeranno. E se questa esposizione portasse al guadagno di qualche soldino, cosa dovreste fare per riceverne qualcuno?. Dovreste sempre fidarvi di me e degli altri fortunati sopra citati che vi spediranno gli importi. Eventuali. E se Ed e i fortunati si tenessero qualcosa in più per loro? Non avverrà, però è come prima: non rimarrà altro da fare che fidarsi della nostra deontologia. Si, ma se no fossimo molto deontologici? Non partecipate. Non so, anche su questo punto come su tutto il resto accetto, anzi bramo, suggerimenti. È chiarissimo, inoltre, il fatto che non posso ospitare nessuno. Vivo in casa di un’altra persona che mi ucciderebbe lentissimamente se solo gli accennassi il discorso.

Simpatia

In ultima cosa…no, anzi, consideriamolo come il nostro inizio: la cartellonistica. Cioè, sarebbe opportuno fare un depliant che io possa distribuire un po’ ovunque qui a Porto. O voi, in giro da qualche parte, se vorrete. È ovvio che rimarrà anche a disposizione qui nel blog. Non si tratta di quello che pubblicizza l’esposizione, ma di quello che serve per il “reclutamento”, per spargere la voce, insomma l’invito di partecipazione. Aspetto con ansia i vostri “elaborati grafici” nel quale dovrà comparire tutto quello che vi ho spiegato più altre eventuali specifiche tipo date ecc. che metterò in seguito (quello lassù è più un abbozzo di regolamento). Pubblicherò le proposte su questo blog e verrà eletto il miglior “elaborato” (quanto mi piace questa parola!) in base ai consensi ricevuti entro una certa data. I vincoli che pongo sono questi: un A4, intero o spiegazzato in più parti. Preferibilmente da stampare su un solo fronte nel caso fosse “intero”, cioè voglio dire considerate anche i costi per stampare a colori o in bianco e nero, fronte-retro o non. Lo so, lo so, è che sto cercando di contenere i costi, sarò io che mi occuperò di stampe e distribuzione! Consideratelo come una di quelle postille dei concorsi di architettura, del tipo: “Si raccomanda l’innovazione nel risparmio energetico…”. Bene, a questo punto penso che avete…che sappiamo quasi tutto il necessario per cominciare a far muovere i primi passi alla macchina. Aspetto suggerimenti, notizie, adesioni, richieste di ulteriori chiarimenti ed elaborati grafici per l’invito di partecipazione (per fare questi sono invitati anche poeti, jazzisti…perché limitarsi!). Gli elaborati grafici dovranno “raggiungermi” entro e non oltre le ore 00:00 di domenica 27 Aprile. Le votazioni per scegliere il migliore dovranno ugualmente “raggiungermi” o “raggiungerci” entro le ore 00:00 del 30 Aprile. Scusate se sono un po’ stretto con le date. Che volete, il ragazzo è alla sua prima organizzazione di una cosa del genere

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