Anche oggi approfondiamo un tema piuttosto importante. “Da” ce lo fa notare nel suo post: gli studi cercano oramai persone che siano subito disponibili a cominciare il nuovo lavoro, ma non possono organizzarsi per tempo? Chi già lavora come fa a cambiare?
Questa è un’ottima domanda. E, mi dispiace dirlo, non è un punto a favore di chi cerca un lavoratore.
Quello che mi viene in mente SUBITO è che hai una fretta boia.
Comprensibile.
Può succedere.
Un grosso concorso vinto, un’importante commissione, un pezzo importante dello staff che se ne va… mi serve qualcuno. Ma…
Perchè il “ma” c’è… mi viene ANCHE da pensare è che:
a. se hai troppo lavoro è possibile che quando il lavoro finisca, tu mi dia il benservito. Con questo ragionamento mi offrirai la solita merdosa partita iva e 700 euro al mese di compenso. E io ti rispondo di cacciartela profondamente su per il… avete capito, no?
b. se hai tutta questa fretta, come fai a regolarizzarmi? La stesura di un contratto, il tempo che mi devo prendere per pensare alla tua offerta, presentare il contratto stesso agli organi competenti… mi vien quasi da pensare che non abbia la minima intenzione di regolarizzarmi. Magari mi offrirai una ritenuta d’acconto o, peggio, un rimborso spese.
Con situazioni anche imbarazzanti:
Stasera si lavora fino a tardi!
Ma veramente io sarei uno stagista a 250 euro al mese
Ah, sei uno stagista, eh?! E come pensi di diventare un professionista se alle 6 vuoi uscire come un impiegato del catasto eh?! A lavoro e senza storie!
Questo discorso, per quanto duro e spietato, può essere facilmente compreso e condiviso. Sotto consegna si suda e si fatica tutti insieme. Il problema è che spesso e volentieri il cialtrone lo fa al telefono, da casa sua. Armiamoci e partite, insomma… (visto, poi, che gli straordinari non li riconoscono MAI)
c. se hai vinto un grosso concorso o hai ricevuto un appalto importante, è piuttosto improbabile che tu abbia bisogno di un architetto… è più probabile che cerchi un caddista. Allora, bastardo maledetto, metti un annuncio per caddisti… Questo è un giochino che ho subito e visto fare diverse volte.
In sostanza, se un cialtrone assume un architetto, anzichè un caddista, ha dei pro e pochissimi contro. Vediamoli meglio
PRO
1. lo puoi far lavorare con la scusa dell’esperienza (anche se non ne sta facendo) o ne sta facendo pochissima
2. lo paghi come un caddista, ma ha le competenze di un architetto, quindi LUI (il cialtrone) viene disturbato molto meno da giovani disegnatori che non sanno finire una sezione o non sanno come impostare un esecutivo
3. è “minacciabile” con le buone o con le cattive. “Dammi una mano, sono disperato! Ti prego! Siamo tra colleghi!” (buone) – “Te ne vuoi andare? E vattene! Ne trovo altri 100 come te” (cattive). Il problema è che è verissimo… ci saranno sempre altri 100 gonzi disponibili a lavorare per quelle miserrime cifre. Ma arriviamo fino a vere e proprie “estorsioni di lavoro“: “Parlerò con i colleghi all’ordine e nessuno ti farà più lavorare in questa città!” (falso come una moneta da tre euro, ma impressiona molto i neolaureati alla prima esperienza).
CONTRO
1… bah, non me ne vengono in mente molti. A dire il vero, nessuno. Ah sì, forse che ogni tanto qualcuno degli schiavi si ribella e vi molla in mezzo ai casini, col lavoro a metà. Ma basta mettere un annuncio con su scritto “si richiede disponibilità immediata”…
A rafforzare quanto appena detto, c’è la cosiddetta “formazione”. Per quanto possa essere un tecnico abile e capace, mi stai cercando in una fascia di età tale, per cui potrei aver bisogno almeno di una settimana, due, magari un mese di “formazione”, in cui mi insegni le procedure dell’azienda, le pratiche più comuni, mi passi il lavoro, mi allestisci una postazione. Non vorrai certo dare un incarico di RESPONSABILITA’ a qualcuno che dalla sua ha SOLO la laurea e esperienze scritte su un curriculum che non puoi verificare… Voi, onestamente, lo fareste? Senza accertarvi della veridicità di ALMENO LA META’ di quello che il tipo che dovete assumere sostiene di saper fare?
Chi viene assunto stasera per lavorare domattina?
Uno che ha un’esperienza talmente conclamata da non necessitare nemmeno di un briciolo di formazione (manager di dimensioni galattiche, per capirsi) o qualcuno il cui lavoro è tutto sommato di bassa manovalanza. Che non richiede grosse basi… per cui sono sufficienti una buona conoscenza di CAD e la formazione fatta dall’università. Ovvero un architetto impiegato come caddista.
Questo è il nodo fondamentale ragazzuoli. Un’azienda SERIA, sa che si espanderà, ma (PIU’ IMPORTANTE), sa COME, PERCHE’ e QUANDO si espanderà. E si muove per tempo. La disponibilità immediata… che comporta? Comporta “fretta”. Qualche settimana fa, qui dove lavoro, ho avuto una riunione con un capo filiale di un’agenzia immobiliare. Sommo cialtrone… doveva essere come minimo un barone, un gran maresciallo o qualcosa del genere. Ma ha detto una cosa che mi ha fatto profondamente riflettere. Certo, era riferito al mercato immobiliare, ma nel discorso di oggi, si inserisce alla perfezione. Quando abbiamo obiettato che nel book di presentazione degli appartamenti, poteva essere più comodo mettere più tipologie nella stessa pagina, ci ha risposto
“No. Ce ne deve essere uno solo. Perchè lì devono essere concentrati. Non devono distrarsi. Non devono avere IL TEMPO PER PENSARE AD ALTRO. NON DEVONO PROPRIO AVERE IL TEMPO PER PENSARE. Così fanno quello che dico io, e comprano“
Ecco ragazzi… proposta di lavoro con disponibilità immediata.
C’è altra gente che vuole il posto. Devi decidere. Adesso. Forza. Non sei interessato? Non vuoi la tua indipendenza? Non vuoi emanciparti? Non vuoi diventare padrone del tuo futuro? Accetta! Forza! Tira fuori le palle!
…CLACK
Scattata
la trappola… non avete parlato di compenso. O magari lo avete fatto, ma non vi è stato specificato ne netto o lordo. E il contratto? Le tutele? Gli orari? Non ve l’hanno dette… avevano fretta… disponibilità “immediata”…
Fa impressione vederla così, vero? Certo, esiste chi la disponibilità immediata la chiede offrendo però un contratto con tutti i crismi del caso. Ma andarci col freno a mano tirato e dubitando di ogni loro singola parola, che male può farvi?
Vi fanno fretta? Son cialtroni.
Vi spingono chiudendovi ogni domanda con un “poi vediamo”? Son cialtroni.
“Tranquillo che è tutto ok” e non c’è un SOLO pezzo di carta che confermi? Son cialtroni.
Non vi fanno firmare nulla, ma domani puoi cominciare? Son cialtroni.
Non accettate. Per nessun motivo. Dinanzi a nessuna promessa che non sia su carta. E, se vi è possibile… diteglielo in faccia QUANTO son cialtroni! Giusto per poter uscire da quell’ufficio ESATTAMENTE COME SIETE ENTRATI; disoccupati, certo, ma con un gran senso di liberazione!
Vi stringo tutti ragazzuoli!
6 risposte a data stellare 22.05.2007