data stellare 12.07.2007

Anche io me le cerco: ieri sera POLLO!
Voi direte: vabbè dai, un polletto, carne bianca, robetta leggera. Certo. Peccato per le 11 (UNDICI) olive ascolane che lo tenevano in ostaggio
Abbiamo il pollo. Poggiate la forchetta e mangiateci tutti o lo facciamo fuori!
State calme olive, non fate sciocchezze! Non posso farvi questa promessa, non ho il potere per decidere di mangiarvi tutti
Lo ammazziamo! Lo ammazziamo!
Ok ok… mantenete la calma! Venite pure avanti
Diger-seltz alle 7.00 del mattino e rutto devastante… sta iniziando a diventare un’abitudine! Più che altro sono curioso di capire i vicini cosa penseranno… son già due mattine, secondo me, che si svegliano, si tirano su di botto, controllano l’orologio, si guardano un po attorno e poi tornano a dormire ripromettendosi di portare a riparare la sveglia… o il cannone del gianicolo, certo!
Per la mia babi: il canarino lo conosciamo anche qui a Roma anche se ignoravo la variante col cucchiaino di bicarbonato… sono certo che aiuta a invertire zona giorno e zona notte con una certa celerità! Ma uso direttamente il diger-seltz più che altro per la semplicità di preparazione: ti ricordo che lo prendo RIGOROSAMENTE alle 7.00 del mattino… e che scherziamo? Se me lo prendo la sera, il giorno dopo arriva in ritardo, in ufficio, tutto il condominio!
Ok, ora che abbiamo fatto crollare il livello del blog, parlando di rutti, abbiamo due possibilità:
a. Diamo una svolta! Iniziamo con i venti intestinali e finiamo col fare un film a Natale (ma non è un’idea originalissima, ho notato)
b. Torniamo alle nostre sane e polemiche discussioni
So che vi fate eccitare dal soldo facile, ma dobbiamo darci un tono!



Sì, mi rendo effettivamente conto che parlare di “peti” e poi cercare di cambiare discorso con “darsi un tono” non è proprio un accostamento… ehm… felice, ma non è carino nemmeno farmelo notare!
Ora, innanzitutto, totale solidarietà e appoggio incondizionato a VI, dopo la sua scelta. E’ stata una decisione dura, ne sono certo, magari facilitata dall’istinto, ma secondo me hai fatto BENISSIMO.
Questo è un punto importante ragazzuoli! Chi di noi non ha intenzione di intraprendere la carriera da libero professionista, ha diritto a un contratto. E non vuol dire una squallida elemosina! Quindi auguriamo a quei cialtroni in particolare una botta di miseria, così come ogni giorno lo facciamo verso tutti questi squallidi schiavisti che con un rimborsino spese da 400 euro al mese, sostengono anche di essere “buoni” perchè danno un sacco di opportunità ai giovani… sì, signori cialtroni, ci date un sacco di opportunità pe’ mannavve aff… eh? Non si può dire? Ah no? Ma non ho capito, quell’altro parla di scoregge e io non poss… ah perchè è parolaccia… E “a fassela da n’der cu“… nemmeno eh? E a quel paese? Sì? Ok, allora, signori cialtroni, dicevo, ci date un sacco di occasione per mandarvi a quel paese a FAVVELA DA N’ DER C… Ma avevi detto di sì! E vabbè… andiamo avanti!
Il nostro mini-vocabolario si arricchisce di nuove parole!
Daisy suggerisce la più ovvia, e mi meraviglio che non sia venuta in mente a nessuno di noi (sottoscritto incluso): BLEFFARE. Io ci metto sopra CACIARA.
Vediamole un po…
BLEFFARE
E’ basilare. Il cialtrone doc, all’università, ci segue direttamente i corsi: bleffare 1 e bleffare 2 (o fondamenti di bleffare e laboratorio di bleffare, dipende dalle facoltà). Modifiche a quote (che da 4,61 diventano magicamente 5… e poi ci si domanda se questo edificio non sia tropo vicino al fronte stradale… ma no, sarà un’impressione dai!), metri quadri arrotondati fino alla terza potenza (10×15 fa 150… ok, scrivi 250, tanto a questa scala non se ne accorge nessuno!) fino alle competenze professionali…
Redigere un piano di lottizzazione? (risata deliziosa da cardinale innamorato) Ma che domande, ovvio! Ne facciamo a bizzeffe! Quindi può darmi tranquillamente l’anticipo!
e poi, rientrato a studio, con vocetta stridula, occhi fuori dalle orbite, afferra per il bavero ogni collaborare urlandogli in faccia
DIMMELO! DIMMI CHE LO SAI FARE! DIMMEEEEELOOOOOOOOOOOOO
Ovviamente, a fine lavori, usa sempre il sistema dei due assegni… lo ricordate, no?
Ma non finisce mica qui! Perchè il cialtrone bleffa a 360°! Anche quando lo piantate sul più bello… eh già, perchè non possiamo ribellarci mettendo i loro nomi in una lista di proscrizione, ma possiamo colpirli nell’affetto più caro: i SOLDI. E’ sufficiente studiare quello straccio di pezzetto di cartina da sedere che ci hanno dato (contratto a progetto, di collaborazione) prendere le dovute “misure” e dire semplicemente, al momento decisivo “io me ne vado” o nella variante con preavviso “tra quindici giorni me ne vado“. A quel punto inizieranno minacce, piagnistei, forme di ritorsioni tra le più indegne. Ma visto che è un vostro diritto (se avete lo straccio di cui sopra) o più semplicemente il coltello dalla parte del manico (Mi denunci per i danni? Benissimo, e io ti faccio una vertenza sindacale che ti mette in mutande!), arrivano a bleffare con le promesse più indegne: ti faccio il contratto, ti aumento lo stipendio (solo per questa commissione, ovvio), ti metto in regola etc etc… ignorateli bellamente e procedete con la fuga. Non vi succederà MAI NULLA. GARANTITO
CACIARA, buttarla in-
Buttarla in caciara, fare caciara, ammazza che caciara. Dal romano, da intendersi per “confusione”, “caos”. E’ FONDAMENTALE e va a braccetto col bleffare (vedi). Dopo aver portato a casa la commissione (in modo più o meno regolare), il cialtrone inzierà una danza atta a sollevare la polvere. Tutto questo semplicemente per evitare domande imbarazzanti quali:
a. ma non dovevi consegnare ieri quel progetto per cui ti ho già pagato?
b. ma quel piano di lottizzazione?
c. ma non dovevi stampare entro oggi?

E nel cas
o in cui dovessero sopraggiungere, la risposta è UNA, SOLA e INEQUIVOCABILE:
ci sto lavorando, ma guarda… ‘na caciara che nun poi capì (un casino che non puoi capire)
Poi ci si chiede come mai, per un progetto, si finisca SEMPRE a fare le notti…
Via ragazzuoli, tutti a lavoro! La giornata è ancora lunga!

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