ferie….fuochino fuochino…

ULTIM’ORA:

mi sono appena ripresa dall’orgasmo provocato dalla notizia che Valentino Rossi è stato pizzicato per evasione fiscale per 25.000.000 € (venticinque milioni di euro), e che rischia di doverne pagare 100.000.000€ compresa la multa. Oddio mentre lo scrivo me ne sta venendo un altro….

ma buongiorno!!!! no bellini un v’ho abbandonato, sono stata risucchiata dal progettino e ultimamente pure dal modulino per l’inserimento nell’elenchino dei professionisti da sottoporre a un comune. a questo proposito ci tengo a sottolineare che nel bando allegato è vergato a chiare lettere quanto segue: l’inserimento negli elenchi è di norma condizione necessaria per partecipare alle selezioni per l’affidamento di incarichi professionali, e che agli architetti pulcini piccini picciò, può essere riservato l’affidamento di incarichi di importo non superiore a 10.000,00 a tal fine verranno invitati a rotazione a rimettere offerta. un attimo che aspetto la traduzione in cuffia…: se dopo che abbiamo magnato tutti, digerito e fatto ruttino, e se dopo non ci scappa di avere ancora fame, può darsi che se siamo buoni e sorattutto se voi siete molto buoni un paio di bricioline ve le lasciamo anche a voi. mi permetto di richiamare la vostra attenzione anche sul fatto che mentre agli architetti grandi i lavori verranno aggiudicati sulla base dell’offerta economicamente più vantaggiosa, per noi cuccioletti batuffolosi il criterio sarà quello del prezzo più basso. sulla nostra proposta di notula naturalmente.
oh. poi vi vorrei raccontare anche del mio tour al giardino dei tarocchi, vicino a capalbio, ma essendo ancora sprovvista del contributo fotografico, toccherà rimandare. comunque volevo dire questo, che mi è rimasto nel gozzo: datosi che non c’erano dei pieghevoli a supporto della visita, mi sono vista costretta a comprare un libruccino, carino tra l’altro, scritto di proprio pugno dalla scultrice; e ho chiesto la fattura. per dare i miei dati ho lasciato il mio artistico, ragionato e prezioso biglietto da visita. e un coglione, la cui ragione di esistenza sembra essere riposta solo nell nobile scopo di prendere i biglietti di ingresso e infilarli nel cancelletto automatico di ingresso al parco, ha osato prendere per il culo, tra l’altro nemmeno a viso aperto l’ignavo, la sottoscritta.in tale frangente ho invidiato gli uomini di nehandertal che i loro attriti erano soliti risolverli serenamente a suon di clavate nelle gengive. non gli avrebbe fatto male, al bigliettaro. eh sisi…io non sono proprio tenera tenera, e come era solito dire pinocchio, farò i dispetti a chi sarà cattivo e sarò buono con chi mi dice bravo.
poi vi volevo raccontare anche un’altra cosina. diciamo che alcuni giorni fa avevo un appuntamento con un collega più anziano, che avrebbe dovuto darmi, tra le altre cose, dei consigli sulla professione. i consigli di questo collega anziano, che ricopre un po’ il ruolo del grande puffo della situazione, sono stati: vai a lavorare nell’ufficio tecnico perchè così avrai un fisso mensile; lecca il culo così tanto da necessitare un trapianto di lingua; iscriviti alle liste del tribunale anche se non sai una mazza, tanto che ti frega; e se poi hai del lavoro piccolo mostriciatt…ehm, piccola cara, condividilo amorevolmente con noi architetti grandi che ti vogliamo tanto bene. ma tanto bene eh: tanto che abbiamo insieme a bersani, che dio lo strabenedica, inventato l’abolizione dei minimi tariffari. così noi architettini implumi possiamo lavorare a gratis o quasi non solo per gli architettoni grandi, ma anche per i committenti. nel corso della mia carriera (chiamiamola così, va’), gli architetti che non si preoccupavano di soldi, che potevano permettersi di essere pagati dopo cinque anni con il mega sconto, erano quelli che sostanzialmente lavoravano per hobby; c’è chi fa le parole crociate, chi coltiva aloe vera, e chi fa l’architetto. e vi dico un’altra cosa. io, come quasi tutti qui dentro mi pare d capire, arranchiamo per sopravvivere. non per comprarsi la macchina nuova, non per andare in vacanza, ma per sopravvivere. se mi “costringi” anche a lavorare per farci pari mi seghi le gambe. dalll’inizio. l’architettino giovane che si può permettere di lavorare a rimessa è quello che ha ricevuto in dono da papà e mammà una cospicua dote, fatta di case di proprietà, conti in banca elevati e via discorrendo. questa signori non è libera concorrenza, è una darwiniana selezione naturale, basata non sulle capacità, ma sul conto in banca di mamma e babbo. dice, sì, ma è per inziare, per cominciare a farti conoscere, a farti clienti. ebbene, l’80% dei clienti continuerà ad esigere da noi le stesse tariffe da volontariato che gli abbiamo praticato all’inizio. il mare è pieno di pesci: se non lo soddisferemo, troverà presto un altro architettino giovine che gli farà il ribassone, e in culo. io sarei felice se, senza aprire qui una succursale del parlamento, mi faceste notare anche gli aspetti positivi e mi aiutaste a ricredermi. lo dico fuor di retorica, evidentemente c’è qualcosa che mi sfugge. un ragazzo che conosco, architetto, si lamentava perchè era costretto a farsi pagare il progetto di una cerchiatura, chiavi in mano, (con tutti annessi e connessi), la bellezza di 200 euro; come faceva a sopravvivere? il pomeriggio lavorava nellimpresa edile del babbo. e il cerchio si chiude.

mah…la buona novella è che forse con oggi pomeriggio l’architettessa con la cappellessa blu è ufficialmente in ferie…fino al 20. questo naturalmente se non avesse ufficiosamente da sbrigare una serie di pratiche burocratiche connesse alla brillante libera professione, che la terranno inchiodata alle sudate carte fino a fine settimana. questo per rassicurare il caro lorenzo, che mi dava per dispersa o meglio, per vacanziera. e che fa il cenerentolo, ma si è fatto una vacanzina nello yemen un mesetto fa…aspetto ancora le foto 😛

bene bellini. vi abbraccio forte. la parola d’ordine è una sola, come al solito: sopravvivere sopravvivere sopravvivere. sciaoooooooooooooooooo!!!!!

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