eccomi eccomi!

ma buonaseeera cittini!!!!! buon inizio d’autunno a voi e alle vs famiglie…confesso candidamente che sono stata convinta per una vita che oggi fosse anche l’equinozio autunnale, ma la mia preparatissima agenda mi bacchetta: è il 23, sciabordita.
ohhh…pensavate di esservi liberati della mia persona e di tutto il corredo di seghe mentali eh? ebbene, no. il motivo della mia latitanza è da attribuire come al solito ai soci…per la verità ai soci sarebbero da attribuire il 90% dei problemi della galassia, ma magari ho un po’ perso di vista la prospettiva reale delle cose e soprattutto ne ho oltremodo le palle piene. giusto per dilungarmi: in questa settimana avremmo dovuto finirli, almeno per quanto riguardava la parte impiantistica, tutti tutti tutti, di entrambi gli interventi. ci si preparava ai festeggiamenti. poi che c’entra, si principiava a breve con le mattonelle, gli infissi eccetera…da cavarsene la voglia da qui a natale. comunque: cosa è successo? che della maggior parte degli alloggi di costoro non erano state concluse le tramezzature, quindi non si poteva ragionare di dove mettere interruttori, prese schuco, scaldasalviette, cazzabubbolini elettrici, interpolatori favalitici differenziali eccetera. quindi, costoro sono comunque venuti, ci hanno intrattenuto in ameno conversare per un par d’ore buone ciascuno, dopodichè hanno dato la manina a tutti dicendo ovvìa, ci si rivede tra una settimana per fare le cose sul serio…questo vale per la metà di costoro :-)…alla domanda architetto ma lei dove lo metterebbe il citofono avrei in mente un paio di posti…pessimismo e fastidio. naturalmente poveri, non era colpa loro, ma dell’impresa che non aveva calcolato bene (anzi non aveva calcolato proprio) i tempi…e il carrozzone riparte tra una settimana.
dicevamo della mia settimana busy…l’architettessa (di cui vedete un contributo fotografico sulla barra in alto), si è minuziosamente triturata gli zebedei negli ultimi giorni in queste virtuose attività:
1) soci
2) lavoro in ufficio: lavoretto per l’abusivista, consistente in una specie di gioco di società. scopo del gioco: vince chi riesce a zeppare 6 posti auto in un sotterraneo dove ne entrano 4. rispettando naturalmente oltre alla quantità minima di superficie permeabile, anche la volontà più volte espressa dal committente di lasciare dei vani tecnici (mq equivalenti, grosso modo, a quelli del salone degli specchi di versailles)…perchè architetto, ci siamo capiti no? aummm aummm. e gnamme gnamme.
3) preparazione e pianificazione dell’espatrio!! eh eh eh pensavate che avessi abbandonato l’idea eh?sia mai!! è stato il mio lumicino per tirare avanti e mandare mentalmente affanculo soci e dintorni. datosi che qui in studio ancora nessuno è stato edotto della lieta novella, ho dovuto (e devo tuttora) fare le cosine di nascosto da bambina cattiva, sia qui nei cosiddetti ritagli di tempo, sia a casina nottetempo…momento in cui navighicchio con la mia barchetta di giornale nel mare magnum delle architectural practices, delle vacancies, delle job offers e via discorrendo. mi permetto di aprire una parentesi seriosa e intimistica. l’espatrio è sempre stato una mia fissa, e lo leggete, da quando mi seguite, nella presentazione del mio blog…la vocina che mi chiama lontano è proprio questa. ultimamente avevo accarezzato l’ipotesi con più diciamo enfasi, incoraggiata (anzi scoraggiata) da una serie di situazioni che definirei incresciose,che albergano nel belpaese. un esempio su tutti: lo scatafascio della curia di siena (che lavorando nel settore del restauro può toccarmi abbastanza da vicino), finita in bella pagina con tutto il suo maialaio nei maggiori quotidiani a diffusione nazionale. ma mi sembrava una soluzione come dire, a cui ero “costretta”, la guardavo quasi con paura. mi sono vista incrociare le dita per avere una cattedra di educazione tecnica…poi mi sono detta: ele, sveglia! ohohhhh! svegliaaaaaa!! e la prospettiva si è ribaltata. londra non è più l’estrema ratio, la soluzione che spaventa, a cui sono “costretta”. è la scelta consapevole, maturata e partorita in notti insonni; è la mia decisione; è il salto di qualità. e da quando ho capito questo… ho ricominciato a dormire, e questo sole di settembre mi scalda di nuovo e illumina i mesi che verranno. tutto è finalmente chiaro, e ho ritrovato una serenità e un’energia che avevo perse da tanto. troppo tempo.
4) la gastrite, che fortunatamente sta passando ma che stava diventanto il mio hobby.
ovvìa cari, chiudo l’aggiornamento e riscappo in cantiere.
sciao bambini!!!! vi abbraccio forte

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3 risposte a eccomi eccomi!

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