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ciao cittini belli! finalmento posso scrivere un paio di righe e riposare gli arti inferiori seduta in un internet cafe’ gestito da un pakistano.Negli ultimi sono stata letteralmente travolta dal mercato immobiliare londinese, in particolare per quanto attiene agli affitti…diciamo che nello scorso post ero stata un po’ troppo ottimista – ma del resto al momento avevo ragione di esserlo: peccato che il giorno successivo (quando ero andata a confermare l’appartamento) l’amabile marc mi ha comunicato candidamente che il prezzo era piu’ alto di 20 sterline a settimana e che si era scordato di dire che non comprendeva la concil tax, che ammonta a circa 60 sterline. Tutta colpa del proprietario ovviamente, che aveva alzato il prezzo proprio il giorno prima, e lui povero non lo sapeva. Be’ da allora e’ stato un patimento continuo, un infinito giro delle sette chiese a vedere case o in culo al mondo, o sudicie, o troppo care, o con landlords inquietanti/laconici/indecisi/maniaci della pulizia (una sciura ha preteso che mi togliessi gli stivali appena varcata la soglia di ingresso…a suo rischio e pericolo, ovviamente). anyway…mi si dice che sono le forche caudine da cui e’ necessario passare, quindi cerchiamo di prenderla per il verso giusto. uno degli alloggi che dovevo vedere (un bedsit in questo caso: ovvero stanza con letto, cucina in camera, doccia anche ma con shared toilet…una via di mezzo tra uno studio, cioe’ un monolocale e una room) era in Baker Street, vicinissimo a Regent’s Park! e chi come me e’ stato cresciuto con i romanzi di conan doyle potra’ capire l’emozione…non so come sia dentro (e la nota dolente difatti e’ sempre questa), ma l’idea di abitare vicino a sherlock holmes e watson mi ha fatto quasi sentire a casa, come idea intendo, un filo che mi collega a casa, a me, alle mie cose…mi sono rivista ragazzina a leggere Uno studio in rosso, Il segno dei Quattro, La valle della paura…sembra passata una vita da allora. E’ passata una vita da allora. Tra l’altro sono i pochi libri che mi sono portata dietro, questi di Conan Doyle, assieme al mio antidepressivo per eccellenza: Il pendolo di Foucault. Comunque, questo bedsit lo fanno vedere solo a ora di pranzo, quindi temo che avro’ delle serie difficolta’ a vederlo, purtroppo…per ora mi sono acccontentata di vederlo da fuori.

ma cosa ha fatto l’architettessa in quesi giorni? dopo essere arrivata con 5 ore di ritardo all’aeroporto di stansted, ha preso possesso della cuccia in ostello (bed n. 13, speriamo porti bene, in condivisione con altre 15 persone…no non il letto ma la camera…pensavate a un orgione galattico eh?). cena con sorella e ragazzo della sorella e collasso sul letto. all’istante. i giorni successivi come detto alla ricerca dell’appartamento, salvo in alcuni momenti topici (i pasti generalmente) in cui il mio percorso si incrociava con quello della mia sorellina e del suo ragazzo, che mi hanno accompagnato e sono ripartiti ieri notte lacrime.

ieri sera cena con i dirimpettai di blog e gli altri ragazzi che scrivono sul blog…ci sono arrivata strisciando sui gomiti, in condizioni poco dignitose per un’architettessa (pantaloni bagnati fino al ginocchio, capelli moscissimi, rimmel colato….insomma, generalmente non sono cosi’ repellente eh!), ma e’ stata una serata carina.

la mattina di oggi e’ iniziata con un tentativo di rimorchio da parte di un 21enne, a colazione, un ragazzetto rumeno implume ma che tra una ventina d’anni non dovrebbe essere male…mi ha detto che mi ha approcciato perche’ sembravo sua cotanea, che dio l’abbia in gloria.

domani trasloco in un altro ostello, piu’ vicino allo studio e spero meno caotico….perche’ cittini, l’architettessa inizia a lavorare lunedi’!!! certe volte tendo quasi a dimenticarmelo, presa come sono da ste case.

comunque…domani si raccolgono le idee e le forze e lunedi’ si comincia…mentre nella serata e’ previsto il sopralluogo in un altro studio, che tutto sommato non promette malaccio; e poi forse martedi’ un altro. mi spaventa pernsare che se non ho concluso nulla in questi tre giorni in cui non lavoravo, cosa potro’ combinare lavorando fino alle sei? comunque, mi consola sapere che questa croce l’hanno portata tutti e tutti sono sopravvissuti.

vi saluto per adesso cittini, spero che abbiate gradito il nuovo logo e il nuovo nome, anche se credo che nei prossimi giorni lo perfezionero’.

vi saluto e mi riimmergo nella ricerca. un caldo abbraccio a tutti!!!!

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