BUON NATALE!

buondì cittini!!! allora ci siamo proprio, alla vigilia del mio natale londinese. sono le sette e mezza, più o meno, sono seduta al mio minuscolo tavolino sorseggiando caffè (italiano) sto aspettando che faccia giorno.

a proposito di albe…

l’alba di una mattina a monteaperti, pochi giorni prima di partire

l’alba di ieri mattina qui a londra


poi lentamente mi preparerò per uscire, mi infilerò in un internet point dove posterò questo post natalizio, e poi via a piedi, forse in centro o chissà dove. mi ricorderò di questi giorni, del mio primo mese a londra, come una lunga bellissima camminata…da quando sono qui mi sveglio la mattina e mi sento quasi come un cagnolino che freme per uscire. il percorso è sempre il solito, quello che mi fa incrociare abbey road, attraversare regent’s park,
percorrere tutta baker street per ritrovarmi in oxford street.

chi mi conosce sa che per me camminare è la vita, e si rallegrerà apprendendo che qui ho trovato pane per i miei denti…certo le mie colline, le crete che ricoprono come una coperta di velluto cangiante i campi che riposano, sono un’altra cosa…mi dicono che sta nascendo il grano, timido e tenero come i capelli sulla testina di un neonato. “una peluria verde” come l’ha definita luzi.

londra questi ultimi giorni è stata esattamente come me la immaginavo, come se la immagina forse chiunque, specie se cresciuto coi romanzi di conan doyle. a proposito: patrick, il boss, ha regalato a tutti una gift card (che non è altro che l‘implementazione edulcorata di quello che i miei parenti teorizzano e fanno da quando ho il ben dell’intelletto: ti regalo i soldi così compri quello che ti va), dicevo una gift card da spendere a waterstones, la catena di librerie; logico che i primi a farmi compagnia, in lingua originale, dovessero essere sherlock holmes e watson: The Sign of Four. sono nel mezzo dell’ inseguimento sul tamigi. dicevo, londra negli ultimi giorni è stata esattamente come la si legge nei romanzi di conan doyle, o meglio nei pensieri e nei racconti di watson, mentre la contempla dall’appartamento in baker street o da dietro i vetri di una carrozza…una nebbia spessa, gocciolosa, che rende vicine le cose lontane e lontane le cose vicine, confondendole e affogandole in un alone lattiginoso; la luce dei lampioni diventa densa e pastosa, mentre si spande proiettandosi su ogni singola goccia di nebbia. sono tornata a casa con i capelli umidicci, camminando sbattevo le palpebre e sentivo le ciglia bagnate…a casa mi sono guardata allo specchio e avevo il rimmel colato come pierrot, come “tanto” tempo fa quando ero una homeless…solo che stavolta non erano lacrime.

ieri ero stata invitata a prendere il tè da una mia collega tedesca, che abita con il ragazzo in una zona molto carina, residenziale, a nord. ho trovato un’atmosfera molto calda e friendly; mentre si faceva merenda con dolci inglesi, tedeschi e italiani (un pacchetto di cuor di mela comprato pare a peso d’oro), natalizi e non, è venuto fuori che anche lei e il suo boy amano camminare; e che attorno a londra come in tutto il regno unito ci sono migliaia di sentieri, in campagna, spesso a delimitare un campo e l’altro, mantenuti benissimo. questo per rassicurare uno dei miei lettori che si ricorderà senz’altro di essersi ritrovato nel luglio scorso in un campo di fave alte un metro e ottanta, dalle parti di asciano proprio perchè il sentiero era scomparso…mi hanno indicato un sacco di posti carini da andare a vedere, entro due ore di treno da londra, tanti giardini da visitare (altra passione comune), ho visto le foto delle loro escursioni…insomma è stato un pomeriggio molto piacevole.

tornata a casa mi sono sciroppata un paio d’ore di televisione, dove sul 60% dei canali matrone truccate, poppute e ingioellate (fra tutte la famosissima Nigella) insegnavano a fare il tacchino ripieno, ciascuna con la propria ricetta, ripienandolo appunto di: castagne, ginger bread spappolato, bacon, mele, cipolle, radicchio rosso, miele, solo per citare alcuni degli ingredienti. vi dirò, sarà che sono di bocca buona ma mi faceva una gola, soprattutto dopo che le vedevo spennellarlo all’esterno con una pappina di burro fuso e miele.

sta facendo giorno….sembra che oggi sia una bellissima giornata. inizio a prepararmi per uscire. e vorrei rassicurare amici e parenti che davvero, sto bene, non mi sento affatto sola e sono felice …se mi cercate sono qui….

domani probabilmente mi regalerò un pranzo in un ristorante indiano, una lunga passeggiata e la messa alle tre a westmnister, non perchè sia particolarmente religiosa ma perchè dev’essere una vera figata!

…e da questa minuscola cuccia londinese per ora è tutto…invio nell’etere l’augurio di un meraviglioso natale a chi come me è in giro per il mondo, a chi non c’è ma vorrebbe esserci, a chi c’è ma non vorrebbe, e a chi sta bene dove sta!

vi abbraccio forte!!!!!!!!

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