E se le città fossero persone?
Non so perché pensando a questo paragone mi vengono in mente solo tipi di donne.
Prendiamo Venezia, città dove ho vissuto per molti anni. Ci penso e mi immagino a una signora anziana, di quelle con l’occhio stanco, ma ancora sveglio, di quelle che si ostinano a non prendere il bastone per camminare, si impunta per continuare ad uscire anche se ormai fa molta fatica a muoversi. Una signora che ha passato moltissime vicissitudini, ma nonostante i mille dissidi interni è sempre rimasta fedele ai sé. Venezia è una anziana che si adatta.
E poi? Vicenza. Vicenza ha 35-40 anni. Quando va in giro si mette il pelo al collo d’inverno e gli occhiali da sole in estate. Una donna che si tratta bene, forse poco flessibile ma con le idee ben chiare. Quell’interesse per l’arte che ti fa stare tranquilla e voglia di fare cose interessanti.
Saltiamo fuori dall’Italia per ripercorrere i miei peregrinaggi per l’Europa.
Ci sarebbe La Coruna, quella città nell’oceano lontano lontano ;)beh penso in lei e vedo la ragazza cresciuta fuori dai grossi centri di movimento, quella ragazza da 28 anni che ancora si stupisce, tremendamente semplice e che reagisce con curiosità alle novità che incontra nel cammino. Un po’ timida e che ti fa ridere.
E poi Barcelona. Barcelona ha 50 anni, di corporatura media e castana. E’ la signora moglie di un impresario, le piace criticare le amiche e anche no…anche lei ha un interesse per l’arte, e anche per alcuna novità più moderna, ma mai niente che la possa mettere in crisi. E’ una signora che vive in centro e va a cenare in macchina, ma guida il marito.
E Madrid…cara capitale orgogliosa. Madrid è una signora da 60-70 anni. Un po’ burbera, di quelle col carattere così forte che all’inizio ti farfugliano qualcosa incazzoso e se ne vanno. Una signora che quando si muove lo fa a piedi. Se la conosci poco a poco può perfino raccontarti delle storie per andare a dormire. Ma prima di conoscerla, devi comportarti bene. E’ la nonna-centro della famiglia, orgogliosa dei suoi pregi e dei suoi errori, che difficilmente ammetterà. Una sorta di “sora Lella”. Non ha bisogno di muoversi perché saranno gli altri ad andare a casa sua a cercare conforto.
Dopo Madrid il salto è forte e dopo una parentesi a Trieste mi trasferii a Torino…altra capitale. Torino è nobile e proletaria. E’ una signora di una sessantina d’anni, molto ben vestita ma che ama bersi i liquorini di nascosto, una signora che ti osserva ma non ti giudica, se non la sera con il marito dopo cena.
Ne mancano alcune.
Eeeeh la Spagna... le coincidenze che portano a raggiungere un luogo o un altro sono svariate; le mie non le ho ancora capite, ma qui mi trovo. Sono luca, e sono quasi 3 anni che mi muovo fra varie città spagnole…attualmente vivo a Madrid. Vediamo se tanto tempo in questo paese mi permette di esprimere un giudizio, marcare differenze, criticare ed elogiare...
Pingback: …e quella che guarda e si nasconde | i blog di professione Architetto