China to sustainability #1:

China to sustainability #1:

Vi allego in inglese (perdonatemi!!! ..pero’ e’ meglio che in cinese!) un estratto del discorso fatto da Qiu BaoXing il viceministro del Ministero delle costruzioni del 16 Febbraio 2006 durante il consiglio di stato:

…in the last year, the Energy-efficient Building and Green Architecture drew a lot of public attentions.

On one hand, the construction industry is the pillar industry in the national economy in China.

It’s crucial to establish sustainable development demonstration for the energy-efficiency buildings. On the other hand, the urbanization and industrialization of China is in the phase of fast development.

Approximately two billion square meters floor area is constructed annually, which almost accounts for a half of the annnual constructed floor area all around the world.(!!!)

The newly constructed buildings and the 40 billion square meters floor area of existing buildings in China, not only influence the sustainable development of China, but also effect on the world economy and the climate change.

The year 2006 is the first year of Chinese 11th Five-Year Plan of social and economic development. Our main task is to reduce the energy and resources consumption in construction.

I highly appreciate your concern on the issue of the Energy-efficient Building and Green Architecture in China, and I’d like to talk about three main points:

1) the national inspection on energy-efficiency in buildings

2) our next step of work

3) the 2nd International Conference on Intelligent Green and Energy Efficient Building & New Technologies and Products Expo

Ora vi traduco qualcosina riguardo al punto 2 per essere brevi:

Entro il 2020, la Cina trasfomera’ tutti gli edifici esistenti in edifici enegeticamente efficienti. Dopo il 2005 tutti gli edifici costruiti devono rispettare normative che dovrebbero imporre un rsparmio fino al 65% rispetto agli edifici costruiti in precedenza. L’energia consumata dagli edifici costruiti in Cina dovrebbe essere pari al doppio o al triplo rispetto agli altri paesi (per quanto ne so io anche di piu’, ma le fonti sono differenti..).Attualmente gli edifici “intelligenti” in Cina rappresentano meno dell’1% del totale costruito in metri quadrati. E’ quindi urgente che la Cina si muova verso costruzioni piu’ ecologiche visto la crescita esplosiva in atto.

Il costo degli edifici “verdi” e’ solo di circa 6/7% pu’ alto di quelli tradizionali, ma porta a un risparmio notevole in gestione e quindi a tempi di ammortamento ragionevoli e limita l’inquinamento.

Il protocollo di Kyoto, efficacie dall’inizio di quest’anno, da alla Cina l’opportunit?nbsp; di crescere in maniera sostenibile grazie a costruzioni pi霉 efficienti. Il protocollo di Kyoto implica anche la pratica chiamata CleaDevelopmentMechanism (CDM) e il sistema di crediti. I paesi industrializzati devono aiutare quelli in crescita verso uno sviluppo intelligente. Grazie a queste operazioni i paesi avanzati possono guadagnare crediti di emissioni (e cosi’ anche la Cina con la sua influenza in Africa, entra nella CreditTrading).

La Cina pare che si stia preparando per la piu’ grande operazione di rinnovamento mai attuata in precedenza. Per chi avesse interesse sull’argomento consiglio una visita al sito http://www.sigbac.com che sotto la voce NewsExpress e Papers ha una serie di documenti interessanti che parlano del cambiamento in procinto.

La presa di posizione da parte del governo cinese nei confronti dei problemi energetice e’ decisa ed intelligente. La rivoluzione non riguarda solo le costruzioni, ma anche la produzione di energia, lo sfruttamento di risorse etc.

Chiaramente il concetto di sostenibilita’ riguardo la produzione di energia e’ piu’ discutibile..

Ora la Cina produce energia per l’80% grazie al carbone e per il 7/10% grazie alle centrali idroelettriche. Il programma energetico dei prossimi 15 anni pero’ (che comprende anche la famosa costruzione della diga delle tre gole sul fiume giallo lunga piu’ di tre chilometri) portera’ a sfruttare i numerosi ed impetuosi fiumi dell’entroterra per produrre il 20% del’energia totale richiesta. Certo che la costruzione di dighe crea disastri ambientali sproporzionati come dimostra la recente ricerca dell’ONU(vedi l’articolo su Repubblica).

Intelligenti sono anche le parnership con i programmi americani e australiani per la costruzione del famoso ENERGON, la centrale a carbone a zero emissione che gassifica il combustibile e grazie ad una membrana (ancora in sviluppo) separa il co2 dagli altri gas permettendone lo stoccaggio, entro i prossimi mesi sara’ deciso dove verra’ costruita la prima centrale sperimentale.

Quello che da un sospiro di sollievo e’ che i maggiori capi del governo cinese capiscono e sottolineano che l’impatto ambientale del colossale sviluppo sia un problema che puo’ colpire l’intero globo.

Seppur in ritardo, accettando Kyoto la Cina entra completamente nel dialogo internzionale legato al risparmio energetico superando per intelligenza l’America.

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