Allora allora allora…come promesso oggi scrivo!!!e rispondo alla bella domanda di Barbara :
« che tipo di differenze hai trovato tra l’italia e la francia sia dal punto di vista lavorativo e non quando ti 6 trasferita? »
Tante tantissime differenze mia cara barbara, fermo restando che resto sempre in europa, e che poi non sono mica lontana fisicamente parlando…posso affermare con molta tranquillità che la francia non c’entra niente con l’italia da tutti i punti di vista !
Ma andiamo a soggetti, a me piace da morire scrivere a punti (non so se l’avete notato!), cosi’ ci capisco meglio io…
- CIBO: (chiaramente parto da questo soggetto da buona romagnola quale sono…) io sono in bretagna dove c’é una religione praticata comunemente la tartina al burro salato, qua la gente mette il burro ovunque, praticamente dove noi mettiamo l’olio d’oliva, loro mettono il burro salato…che , per carità, é buonissimo, ma diciamo che le calorie e il colesterolo ti salutano con la mano ogni volta che vai a cena fuori..per cui qua bisogna investire sugli anticellulite…ma questa é un’altra triste storia..
- UMORE: decisamente cinico, qua usano fare le battute sulle bionde e sui belgi considerandoli un po’ come i carabinieri da noi (per carità senza offendere nessuno..mi riferisco alle famose barzellette italiane sui carabinieri..voilà!)…all’inizio non capivo bene, ma si usa scherzare sulla demenza della gente in generale…Personalmente credo di aver capito di essermi veramente integrata in questa società tanto diversa dalla mia, il giorno in cui, per la prima volta mi sono trovata a ridere su una battuta cinica francese…non che io sia diventata cinica, ma alla fine ti ci abbitui e finisci con il ridere.Ma non credo proprio che arrivero’ fino a fare battute alla francese…
- VITA: bah!Complicato da descrivere questo soggetto..in generale qua hanno il culto della lamentela, ad ogni cambiamento o ingiustizia qua scioperano, vanno in piazza e si battono per cambiare le cose. Penso di aver letto un articolo che diceva che quello francese é il popolo che lavora di meno (comunemente 35ore la settimana con 25 giorni di ferie pagate) e produce di piu’… bah non saprei dirvi sulla produzione, ma sulla quantità di lavoro, posso dire che se sei stipendiato in generale la gente si batte per lavorare le ore per le quali sono pagati e non di piu’!In piu’ qua sono estremamente discreti su tutto, ancora mi sciocca, dopo 2anni e mezzo, salire la mattina alle 8h30 sui mezzi pubblici pieni ibbullonati di gente, e non sentire un mosca volare, perché qua non piace disturbare l’altro…tipo cerchiamo d’immaginare la stessa cosa in italia allo stesso orario…peggio che al mercato!!!Anche alla spiaggia, tutti sono alla ricerca della spiaggetta intima dove non c’é nessuno da incontrare per stare “tranquilli” , mentre noi non ci facciamo proprio problemi ad andare a rimini in 1m² di spiaggia con i nostri vicini che urlano i fatti loro nel cellulare.La mia non é una critica al nostro popolo, perché molto stranamente a me manca il rumore dell’italia, é che semplicemente, ero talmente abituata a gridare in generale che ma ne sono accorta soltanto qui che non poi cosi’ tanto normale!
- LAVORO: Come dicevo, lavori al 99,99999% con contratti regolari, a dir il vero non so nemmeno se esiste quello 0,00001% di possibilità di lavorare in nero in uno studio come architetto…ma tutto é possibile! Per cui qua devi pagare tasse alla fine dell’anno( e tutti le pagano e nessuno evade!!!E stra mal visto qualcuno che evade le tasse…pensa te!), piu’ la tassa sull’abitazione che equivale a un affitto in piu’ a dare allo stato piu’ assicurazioni sulla salute che pero’ ti permettono di essere rimborsato su tutto quello che concerne la tua salute: medicine, visite, analisi, lenti a contatto..ect. Ma veniamo al lavoro…che mi sto perdendo in fiumi d’informazioni probabilmente inutili…premettendo che io non ho mai lavorato ufficialmente come architetto in territorio italiano , e c’aggiungo pure per fortuna…, posso dire che la differenza nella pratica é che per fare un permesso di costruire di una casa di un privato , per esempio, ci vogliono meno passaggi burocratici che in italia. Qui a Nantes dove sto io, é ancora abbastanza accessibile costruire case contemporanee, devo dire che i comuni sono piuttosto di vedute larghe. Ho l’impressione che, siccome non ci sono esattamente le stesse realtà storiche dell’italia , qua si fanno molte meno pippe per quanto riguarda una coerenza stilistica da mantenere, visto che non ce ne sono in maniera preponderante!
Poi ce ne sarebbero da dire di cose..magari con il tempo riusciro’ a scrivere tutto…
Per quanto riguarda l’ultima domanda di barbara:
“che differenza c’e’ tra COLLABORATEUR/COLLABORATRICE D’ARCHITECTE e ARCHITECTE(sito anpe) o meglio e’ una divisione in base all’esperienza e agli anni di pratica che hai? »
Diciamo che chi scrive « collaboratrice d’architecture » cerca qualcuno in generale che segua l’achitetto chef e che si occupi sopprattutto di fare le piante e la parte grafica, e chi scrive « architecte » é piuttosto alla ricerca di qualcuno d’indipendente che possa seguire tutte le fasi di un progetto dall’A alla Z ! Piu’ o meno é cosi’, sappi che questa é la mia interpretazione, non esiste nessun documento scritto che indichi questa differenza, ma non credo di sbagliarmi di molto !!!
Qua é grigio grigio grigio…ma non fa particolarmente freddo !!
Mi aspetta un week end bello intenso in giro per il sud della francia !!Incrociate le dita per me !!
Ciao ciao
5 risposte a Allora allora allora…come