dubbi e feste……

3 dicembre 2007

sole. cielo terso. on air ‘House of cards’ by radiohead

Sono stati giorni di grande socialita’, quelli nei quali ci si e’ trovati con le tante persone che frequentano questo strano blog. Strano, perche’ questo nostro ‘Mind the gap’ rappresenta sicuramente un’atipica entita’ della rete. Normalmente la natura di queste nuove forme di espressione e’ rappresentata da una forma di continuo commento ai racconti dell’autore da parte dei lettori. Qui non succede (vuoi perche’ fortemente pigri o perche’ non sempre io e rosy abbiamo cose da raccontare), in una maniera o nell’altra, questo blog VIVE con i commenti di tutte quelle persone che in esso hanno trovato la propria utilita’; chi lo legge per avere novita’ su quel che succede a Londra e chi invece cerca notizie utili su come creare il proprio curriculum. Chi chiede informazioni sulle varie iscrizioni e permessi e chi dall’Italia passa a salutare colleghi e amici che hanno fatto il grande salto.

In un pub durante la lunga attesa del cibo……

Rosy e il biglietto di auguri regalatoci dai ragazzi del blog!

Il neo acquisto ‘piu’ culo che anima Marco’ e Dany

Venerdi’ sera, seduto al tavolo del ristorante, mi sono fermato a pensare a tutte quelle persone simili a me e rosy. Architetti (e non solo) venuti qui per vivere del proprio lavoro senza dover chiedere l’elemosina al proprio datore di lavoro, per poter affermare con orgoglio di vivere con quel che ha imparato nei cinque e piu’ anni di universita’, sapendo pero’ di lasciare alle proprie spalle un mondo, quel mondo ricco di affetti e conoscenze che per molti anni e’ stata la loro casa.
Ho pensato per un attimo a quanto fosse diversa la mia vita solatanto un anno fa.
Quando nei primi giorni di dicembre preparavo le ultime cose per il trasloco da Modena che mi aveva ospitato con un rapporto di odio/amore per poco piu’ di otto mesi. Dico odio/amore perche’ quando io e rosy ricordiamo quelle serate passate da soli in quella piccola e umida casa, mangiando castagne e bevendo vino…..i nostri ricordi sono piacevolissimi, nonostante in quei giorni volessimo andarcene al piu’ presto. Strana la vita, quanto sarebbe piu’ facile riuscire ad apprezzare le piccole cose nell’esatto istante in cui esse accadono. Quanto pagherei ora per delle buone caldarroste……

Sono giorni in cui succedono cose insolite. Lavorare in un nuovo studio inglese e ritrovarmi a riprendere in mano una brochure che avevo fatto un anno fa a Modena come freelance…..come lo definereste? Normale? E i miei genitori che fino a poco prima della mia partenza nemmeno sapevano come accendere il computer mentre ora ho saputo che ‘chattano’ con mezzo mondo e spediscono foto a tutti i parenti sparsi per il mondo! Oppure Rosy che si sveglia presto la domenica mattina per andare a correre!!!

on air: ‘how to disappear completely’ by radiohead

Carnaby Street

Sono giorni di domande che ti poni quasi involontariamente. Ti ritrovi a sognare a volte in italiano altre in inglese ma le domande sono sempre le stesse. Dubbi a riguardo quel che sto facendo ora, qui, in questo istante. Raccontando frammenti di una vita che non avrei mai immaginato e preventivato.
Torno indietro nel tempo e mi spaventa il fatto di non aver mai scelto la mia professione. Non ho mai studiato grafica per diventare grafico.
Su quali basi si fonda quindi la mia “professionalita’” se non sull’esperienza? Mi domando se questa sara’ sufficiente a garantirmi un futuro sereno e soddisfacente.
Ho osservato tutti questi architetti parlare, ricordare con gioia e criticare le proprie universita’ in maniera diversa ma vi era un filo che univa insieme tutte quelle parole……un filo rappresentato da un percorso per i quali hanno sacrificato tempo e denaro e che alla fine ha dato loro una chiara professionalita’. Io invece? Mi sono laureato semplicemente per una mia passione parallela a quella della grafica 3D. La laurea in storia dell’arte bizantina non mi avrebbe mai dato questa autonomia se non dopo anni e anni di sacrifici mal pagati a leccare il culo ad un decrepito barone dell’universita’. Quindi devo ancora ringraziare quel giorno nel quale, davanti al bivio rappresentato da una parte il concentrarmi sul solo studio e dall’altra poter vivere della mia grande passione per la grafica 3D. Fortunatamente la seconda in quel momento mi e’ parsa la piu’ fondata…..soprattutto considerando che i miei non hanno mai navigato nell’oro.
Cosi’, ancora oggi, quando mi chiedono che lavoro faccio…..la domanda seguente alla mia risposta e’ sempre quella che io temo di piu’. E’ sempre la stessa…..”ah…grafico e dove hai studiato grafica?????”. AH….se io rispondo…no sono laureato in storia dell’arte e non ho mai seguito nessun corso di grafica…..penso di fare la figura del grafico amatoriale….e credetemi non e’ piacevole.
Qui a Londra si richiede una particolare specializazione……gli architetti fanno gli architetti, gli ingegneri gli ingegneri e gli economisti i soldi…(scusate…gli economisti!). Ed io? temo che questo mio mancato “pedigree didaticco” possa essere d’ostacolo alla mia vita professionale qui a Londra. Non tutti hanno il tempo di spulciare il tuo portfolio e capire che anche senza aver studiato “grafica”……la tua passione e la tua esperienza ti hanno trasformato in un “vero grafico” altrimenti non avrei vissuto piu’ di 9 anni solo con questo lavoro! 🙂

E cosi’…tra un dubbio e l’altro…cerco di capire esattamente come muovermi nel prossimo futuro. Qui da Future Systems si vive e lavora in un’atmosfera fantastica. Mai nessun ‘rush finale’ ed i progetti vengono curati nei minimi dettagli. E’ un piacere lavorare con Jan Kaplicky…specie per chi deve rappresentare la sua architettura cosi’ particolare e ricca di dettaglio. Non sto pensando minimamente ad un futuro al di fuori da questo studio ma Londra e’ la fuori…..e non puoi mai sapere esattamente chi incontrerai al pub il prossimo venerdi’ o chi ti verra’ presentato alla prossima festa di halloween. Cosi’ mi godo questo mio lavorare dove respiro la creativita’ sotto ogni punto di vista….

Purtroppo mi rendo conto anche di una cosa molto importante……se in un futuro io e Rosy inizieremo a lavorare per conto nostro dovro’ assicurarmi che per quel giorno il mio inglese sia ad un livello tale da permet
termi di dialogare con i clienti….che in questo ambiente sono sempre di fretta e non disposti a ripetere i concetti una seconda volta senza mostrarti una certa seccatura!

on air: ‘winning a battle,losing the war’ by Kings of convenience

Cosi’….tra mille dubbi e grandi soddisfazioni….i giorni passano. La mia Londra e’ fatta di settimane di quiete che esplodono poi in giorni frenetici di emozione e gioia per poi scivolare nei lenti passi lungo la strada che porta al lavoro, sotto una pioggia che bagna non solo i vestiti, accompagnato da una canzone che ti fa sentire il protagonista del film al quale vorresti assistere……quel film che nessun regista girera’ mai e che nessuno mai paghera’ per vedere….. a parte qualche vecchio amico con una cassa di birra sotto il braccio.

Cheers guys!

Filippo

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