Good morning!!!
Ieri sono finalmente andata a visitare il mitico castello di Robin Hood spinta dal termine prossimo di una Spring Exhibitions, presente al suo interno, intitolata “The possibilities of Architecture”. L’esposizione era suddivisa in tre sezioni dedicate rispettivamente a:
- Archigram (1961-74) e la loro architettura sperimentale
- Atkinson Design Associates e il sustainable design (turbine di vento)
- The Architoon project, ossia disegni, fatti dai bambini, di robot viventi che, nella loro fantasia, popoleranno la Nottingham del futuro
La mostra degli Archigram era piccola ma ben studiata. C’era una sala dove proiettavano i loro ‘progetti’ con una voce fuori campo che li commentava ed una in cui, tra disegni dello loro walking ciy (di R. Herron), progetti di case estendibili, l’expendable place pads (di P.Cook), plastici (Auto-environment di M. Webb) e realizzazioni scala 1:1 (il Cuschicle di M. Webb), si poteva comprendere tutta la loro estravagante avveniristica visione dell’architettura e del mondo. C’erano anche dei pannelli con delle immagini della XIV Triennale di Milano, Il grande numero, quella andata distrutta nel 1968 che guarda caso è stata rievocata nella copertina Gennaio 2004 di Domus con l’immagine di Giancarlo De Carlo tra la folla di artisti e studenti inferociti….Non male. Ho fatto un breve viaggio nella cultura pop degli anni ’60, con contorno di fumetti, supereroi e un castello da cui, anche se non è quello originario andato distrutto a causa di un incendio, si gode una vista bellissima della città.
Passo e chiudo. Vi auguro una serena Pasqua ed una esilarante divertente rilassante Pasquetta,
baci
Paola
Walking ciy
di R. Herron
Cuschicle di M. Webb
… Like the astronaut’s space suit it enables
a man to carry his complete environment on
his back. It inflates out when needed.
It is a complete nomadic unit… [M. Webb]
Auto-environment di M.
Webb
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