Pesce Sedicesimo: cultura Cultura

Pesce

diciassettesimo: cultura

Cultura superiore, inferiore, cultura di destra e cultura di sinistra , cultura del progresso oppure del profitto. Grande cultura, che uomo di cultura! Vanno e portano la cultura! Hi, hanno perso la cultura! Te devi imparà ‘a cultura!! Che seccatura…

Meglio se dici che alcune cose sono trasversali ad ogni cultura: per esempio comunicare. Non esiste una cultura di solitari. Vedi anche fare l’amore, senza il quale non c’è cultura. La cultura è prima di tutto condivisione. Se dici cultura occidentale = individualismo, sbagli quindi in partenza: ossimoro.

La verità è che i biglietti aerei costano sempre meno, le informazioni viaggiano sbalorditivamente: il mondo si rimpicciolisce. E se la cultura divenisse planetaria? Lo è, in un certo senso, già da quarant’anni.

C’è una stratosfera di simboli comuni che ricopre la superficie del globo. Un minimo comune denominatore, fatto di visi di Marilyn, di ritornelli di Louise Veronica Ciccone, prima di piedi dopo di panze di Maradona, di barbe di Bin Laden, e di fluenze bianco rosse di Coca Cola.

La cultura global-popolare è il nuovo esperanto che unisce le diversità. I panini del Mac Donald sono come gli occhi, le mani, le braccia, cose in comune di razze diverse. Niente di più, niente di meno.

Le città si trasformano, diventando scali della stessa cultura planetaria.

Alcune sono vive: entrano drammaticamente in questo dinamismo, si montano e si rismontano, si cambiano e si traumatizzano, colpo su colpo. Brulicano e assordano, corrono e sorpassano, come nel film di Dino Risi, senza programmi, senza sapere cosa diverranno: disinvolte, ma pure angosciate, come la prima mamma in cinta del primo bambino sulla Terra. Ma non è un’ angoscia diversa quella espressa dalla paura radical-chic borghese di cambiare la propria “cultura” : le città di questo tipo si proteggono, oppure si “plastificano” (vedi Venezia) timorose di invecchiare, come fa Michael Jakson con i guanti e mascherina. Esse, già morte da un pezzo, espongono musealmente la mummia di sè stesse.

La cultura contemporanea non è nè americana nè occidentale.

Ti getta in mare insieme ad altri individui emancipati dalle mode, dalle usanze, dalle tradizioni, e dalle ideologie. Individui non individualisti perchè accomunati dallo stesso mare di simboli in rete da prendere e relazionare instancabilmente. Lo stesso mare per tutti.

Ciò che ti serve, quindi è solo la fantasia, derivata di primo grado della ragione.

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