data stellare 06.06.2007

Buongiorno ragazzuoli!
Mercoledì 6 Giugno, ore 9.51 del mattino. La maggior parte dei progetti sono pronti per essere mandati dal cianografo (nonostante l’evoluzione al pc e al plotter, nella società di costruzioni, preferiscono ancora stampare su lucido). Abbiamo un leggere ritardo a causa di uno dei capi… ebbene sì, il boss ama ancora lavorare al tavolo da disegno e la “sua” tavola, fatta a mano, con i retini e i trasferibili sta richiedendo un tempo superiore al previsto
Seguono allegre sghignazzate tra i servi
Inizio col compiacermi per la malvagità sprigionata da baby, e le auguro la più gustosa delle vendette. Cosa possiamo dirti? Continua così. Fatti desiderare, fatti rompere le palle. Ecco, questo è fondamentale. Devi portarlo al punto di domandarti “cosa è che vuoi?!“. La risposta è semplice: “Quello che mi spetta“. Lo scambio deve avvenire con le stesse modalità con cui Indiana Jones sostituiva la statuetta col sacchetto di sabbia: con calma e con tutte e due le mani…
Ma vi avevo lasciato con una nuova buona notizia… bene, mettetevi comodi. A quanto pare il cambio di vento dell’ultimo anno deve essere arrivato anche là, dove nessun datore i lavoro era mai giunto prima… ho una combo:
1. un anno e mezzo fa, mi ero lasciato con un amico che aveva trovato un lavoro in un’azienda. Sfiduciato e incazzato per il solito schifoso contrattino a progetto. Il colloquio, oltretutto era terminato con un “le faremo sapere”. Risentito di recente, sghignazzava come un ossesso, perchè è stato richiamato circa 6 mesi dopo (complimenti all’ufficio del personale). Al momento del colloquio, era talmente affamato di lavoro che ha osato domandare:
Allora le condizioni già viste. Contratto a progetto, a 5 euro l’ora per…
Cosa? No, chi ha proposto una cosa simile?
Ma veramente voi…
L’incaricato con cui ha parlato si è certamente sbagliato
Altro imbecille che parla di se in terza persona
Come scusi?
Nulla, pensavo ad alta voce. Quali sono le condizioni, allora?
Facciamo le cose per bene. Le facciamo un bel contrattino a tempo determinato e poi vedremo in scadenza come ci siamo trovati… bobobo… condizioni salariali come da CCNL… bobobo… assicurazione sanitaria… bobobo

Siamo rimasti tutti un po stupiti… ma felicemente stupiti… Ma i vecchi cialtroni? Quelli che già avevamo conosciuto? Anche loro tornato a farsi vivi… specie in scadenza di versamento delle tasse.

2. Un’amica aveva lavorato in ritenuta d’acconto per un esimio bastardo. Paghe da fame, insulti gratuiti, ritmi assurdi, battute idiote e sessiste… il solito cretino finto progressista insomma. Cosa succede? Che questa amica doveva fare la dichiarazione dei redditi. Le chiedono la documentazione che riguarda le ritenute. Niente… il cialtrone non le ha spedito nulla. Cerca, controlla… no, non ha spedito proprio nulla. Ok, chiamiamo… lui non c’è, ma l’anziana ragioniera, addestrata a dovere inizia a farfugliare tutta una serie di scuse… arriveranno quanto prima. Ovviamente non arrivano. Aspetta, aspetta, aspetta, che succede? Che la mia amica va a trovare una SUA amica alla camera del lavoro. Come stai? Come va? Ci facciamo un caffè? Hai trovato poi un lavoro etc etc… salta fuori il discorso delle ritenute e lei domanda: posso fare una telefonata? Certo che puoi! Primo squillo, secondo squillo, terzo squillo… nulla… oh beh, nulla… stanno per uscire, quando suona il telefono

Camera del lavoro, buongiorno
Ah… ho ricevuto una chiamata da questo numero e…
Aspetti, le passo la collega (e qui il genio dell’amica dell’amica: è il cialtrone, ha richiamato il numero… parlaci tu… ma che ti frega, fai finta di lavorare qui!)
Sì, dottor XXX? Salve, la chiamo per le ritenute d’acconto di questa signora. Sa, non ci risulta ancora nulla… sì, sta facendo la dichiarazione e… ah, oggi pomeriggio? Ci conto eh! Grazie…

Puntuali come la morte, le ricevute sono arrivate nel pomeriggio… con una chicca deliziosa allegata: una “mora” pagata per il ritardo del versamento della ritenuta. Questo sottile piacere è reso ancora più perverso dalla “somma“… eh, perchè, come diceva il principe de Curtis “è la somma che fa il totale!”. L’imbecille ha pagato X di ritenute e X di more… è riuscito a raddoppiare la cifra… M E R A V I G L I O S O… Voi direte: Sì, ma quei soldi non se li è messi in tasca lei! Vero… ma un piccolo prezzo per GODERE, lo vogliamo pagare o no?
Vecchio adagio, ma moooolto valido…
Tre mesi di lavoro, a 250 euro al mese, con cialtrone card…

Chiedere quanto dovuto e sentirsi prendere a parolacce, sempre per 250 euro al mese, con cialtrone card…
Dannarsi l’anima per avere le ricevute delle ritenute d’acconto, per quei cazzo di 250 euro al mese con cialtrone card…
Vederlo pagare il DOPPIO DI MORA, non ha prezzo!
Chiudiamo… Dopo aver constatato ieri sera che il nuovo “lost” a base di bombe nucleari è una solenne cavolata (aridateme il VERO lost… vi prego…sì lo so, sono un drogato, ma vi prego… sì, faccio il bravo… promesso!), ho trovato questo:
Articolo di Repubblica
ORA… che l’attuale legge sul mercato del lavoro abbia contribuito a rendere ancora più merdosa una situazione già di suo devastate, questo lo sapevamo da soli, anche senza il consueto ritardo di mesi nel riportare con una superficialità stupefacente un notizia fondamentale. Come al solito NON mi meraviglio per i soldi spesi in studi e ricerche quando bastava alzare il ditino, attendere il proprio turno e poi domandare “Ma secondo VOI SFRUTTATI, cosa c’è che non va?“. Ma che l’abbiano notato anche in alte sfere, mi fa particolarmente piacere. La riforma del mercato del lavoro può essere la risposta.
Domani ne parleremo ancora… sempre che il vento non rischi di cambiare di nuovo (e speriamo di no)!

Vado ragazzuoli, devo far finta di lavorare almeno fino a che il capo non ha finito di lavorare sul serio!
Vi strizzzzzzzzzo tutti quanti!

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