cari cittini, buongiorno! a londra, almeno nel fine settimana, è scoppiata la primavera. non sono solo i colori dei parchi che sono cambiati…c’è proprio qualcosa di diverso nell’aria, nella luce del sole e delle giornate, nel profumo del pomeriggio inoltrato. sabato qualcosa nell’aria, forse il calore, il profumo, la limpidezza, mi ha ricordato certi pomeriggi fiorentini di una vita fa… in cui le lezioni di urbanistica, di rilievo, di costruzioni perdevano totalmente di importanza se paragonate a una passeggiata in piazza della signoria, a sentire la primavera nell’aria; a passeggiare con il cappotto legato in vita, a riscoprire come sono vive le facciate degli edifici che si specchiano sull’arno, dopo che l’inverno ne aveva smorzato i colori e intorpidito il riflesso sull’acqua. Mi ha ricordato le domeniche in bicicletta e l’aria frizzante e chiara che si respirava dal ponte san niccolò su su per il viale michelangelo fino ad arrivare al piazzale, e poi via per il viale dei colli, via san leonardo, costa san giorgio, ponte vecchio, i lungarni e poi di nuovo a casa. sono quei momenti in cui, nel ricordo e da lontano, firmo un armistizio con firenze fino alla prossima incazzatura. bè, ieri camminando per regent’s park pensavo a tutto questo, in toscano, in italiano, in inglese…e le chiazze gialle di narcisi fioriti, così perfetti, puliti; così aperti e tesi alla vita, all’aria, al mondo, bè mi hanno quasi commosso.
sono quelle giornate, quei momenti della vita in cui il microcosmo eleonora converge pienamente con il macrocosmo mondo, la temperatura è giusta, il vento è giusto, le scarpe sono comode, la sciarpa non pizzica sul collo. quei momenti in cui hai voglia di comprare sandali aperti e colorati, un rossetto color lampone, una borsa di paglia, e una gonna a fiori, e girare forte forte su te stessa, fino a sentirsi la testa leggera e confusa. quei momenti in cui ringrazio i miei di avermi messo al mondo e al contempo di avermi fornito di sensi e strumenti adeguati per potermelo godere. quegli istanti in cui sono davvero felice, per un momento solo magari, ma quel momento me lo ricorderò per tutta la vita. attimi in cui viene voglia di mettere al mondo dei bimbi, per fargli vedere come sono bianche le piume dei cigni quando ci batte il sole, come sono lisci e colorati i petali dei fiori, come corrono veloci e come sono rosa le nuvole quando arriva la sera. come sono belle le facciate di nash che, lungo park road, presidiano e contemplano come eleganti, bianche sentinelle lo scoppiare della primavera a regent’s park, aspettando che nell’inner circle fioriscano le rose. come diventano arancioni, e caldi, i palazzi lungo whitehall al tramonto, e come ti sorprende, alla fine, trovarti davanti al big ben. come è emozionante camminare lungo il mall circondato di narcisi, e a come è strano ma normale al tempo stesso trovarsi davanti a una volpe. come sono fieri ed eleganti i palazzi di knightsbridge, e chissà come saranno le case dentro, e come saranno i bagni, e come saranno fatte le persone che ci vivono. da quando sono qui ogni fine settimana è come una piccola vacanza, che sia sola o in compagnia…non so quanto durerà questo entusiasmo che soprattutto è fatto della tranquillità di aver trovato finalmente un equilibrio, di aver capito che le cose se in italia non andavano, forse non era colpa mia. vedo i rami spogli degli alberi pieni di gemme rosa chiaro, e penso alla festa e alla bellezza di quando saranno sbocciate, e mi emoziona pensare che io sarò ancora qui per vederle. forse tra qualche mese arriverà la stanchezza, forse gli occhi prima o poi si abitueranno a certi scorci, certi scenari diventeranno monotoni e l’entusiasmo sarà scemato…forse. io sono un gemelli pura, ho bisogno come l’aria di stimoli continui, di rimesse in discussione e “sfide”. ma una cosa la do’ per certa, che questa città mi ha restituito tante cose che avevo perso, anche le più semplici, come riuscirmi davvero a godere un fine settimana senza l’angoscia per il futuro, o anche solo la serenità necessaria per emozionarmi davanti a un prato fiorito.
e dato che non ho ancora finito di menarvela coi fiori, stiamo lavorando per voi: è in arrivo un intero book fotografico su kew gardens. l’architettessa e il principe “consorte” tra orchidee, narcisi, piante tropicali e serre monumentali. da non perdere.
bene cittini, sussù, svelti svelti come coniglietti, potete tornare a lavoro.
ps: si e’ vero le foto sono orribili, unica scusa che le ho fatte col cellulare…
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