Pettina il prato, lava l’aiuola, stira la strada, gratta via i graffiti, imponi il sorriso pubblico, seleziona i piú belli e solo a loro permetti un giro per le strade del centro, evita ogni tipo di intoppo e fai vedere che ce lo meritiamo. Eccome se ce lo meritiamo, come d’altra parte le altre volte ce lo meritiamo. “¡A la cuarta va la vencida!” titolava ieri un importante giornale sportivo spagnolo, parlando ovviamente della candidatura di Madrid come ospitante delle olimpiadi del 2020. E già me lo immagino come deve essere ora la città: perfetta, o se non altro ambendo ad esserlo. D’altra parte non è la prima volta che Madrid si candida alle olimpiadi…non vorrai mica che le abbiano date a Barcelona e non a noi?
Ed è cosí che da un po’ di tempo sembra che l’unico interesse dei sindaci della capitale sia quello di entrare nella cerchia dei protagonisti dello sport mondiale. Ci hanno provato già altre 3 volte (per le olimpiadi del 1972, del 2012 e del 2016) e questo giro, se non altro per la legge dei grandi numeri, deve andare bene.
Quattro anni fa mi trovavo ancora là, a Madrid, il giorno della decisione per le olimpiadi del 2016, e vi posso assicurare che non c’era niente fuori posto. Il Paseo de la Castellana P E R F E T T O, tutto precisissimo, ogni fiore era stato studiato in modo da essere nel massimo della sua sbocciatura, e in una composizione generale elegantissima.
Non era la città di tutti i giorni, e un po’ stonava il contrasto fra le zone di rappresentanza (in cui sarebbe passato il comitato) e la Madrid di sempre, vivace e callejera dei quartieri interni. Si voleva fare buona impressione ma qualcosa andò storto e l’evento se lo prese Rio de Janeiro.
Il 2009 era il periodo di inizio della crisi immobiliare e nei successivi anni si vide l’economie crollare e la disoccupazione decollare. Insomma un paese in seria difficoltà. Logico sarebbe stato non insistere negli investimenti per un evento cosí dispendioso come le olimpiadi MA…. lo spagnolo è cosí, si mette in testa di fare qualcosa in grande e lo vuole fare. Un sociologo (chiedo venia non ne ricordo il nome) disse che la Spagna soffre la sindrome di un paese che era grande ed ora non lo è piú, un impero decaduto. Questo aspetto è ancora latente nell’essere iberico e l’aspirazione di grandezza è sempre lí sottopelle. E nel mondo attuale qual’è un modo esemplare per essere grandi? Ospitare le olimpiadi !!!
Solo questo punto di vista permette di intuire l’ostinazione dei politici di Madrid e spagnoli per portare a casa il benedetto evento sportivo: l’ambizione di diventare tra i grandi organizzatori di un’olimpiade, tra le grandi capitali del mondo.
E ci si sono messi di impegno, ma veramente eh. Esiste già lo stadio olimpico, quasi completo (tanto sono sicuri di vincerle prima o poi) con tanto di infrastrutture e stadio di basket olimpico adiacente, anch’esso in costruzione. Tutto pronto insomma, si narra che è già stato comprato un nastro per il taglio all’inaugurazione e il coro nazionale inizia già ad impararsi tutti gli inni dei partecipanti.
Insomma, ci si tiene tanto a queste olimpiadi, e ci si tiene da almeno 15 anni. L’attuale sindaco però non ha fatto un bell’exploit finale e nella conferenza stampa ufficiale prima della decisione ha sfoggiato un certo impaccio con l’inglese, al punto da rispondere cosí alla domanda di un giornalista inglese: “Come giustifica il fatto di investire cosí tanti soldi per delle olimpiadi, in un momento in cui il paese è in seria difficoltà economica e la disoccupazione al 27%?” … “Abbiamo costruito il 90% delle infrastrutture e siamo sicuri di essere un grande candidato alle olimpiadi del 2020!”… ed il suo collaboratore rivolgendosi a lei con il microfono ancora acceso: “…guarda che ti hanno chiesto un’altra cosa!!! ” …. olé!!!
Ed io quel 90% delle infrastrutture le ero già andate a spulciare l’anno scorso. Stavo portando avanti il mio reportage fotografico “New & Unused”, sugli edifici di nuova costruzione e mai utilizzati ed andai proprio a fotografare lo stadio olimpico di Madrid, con tanto di stazione della metropolitana e collegamenti con il centro, pedonali, stradali, biciclettari etc. Alcuni scatti a questo link: http://lucaz8.wix.com/lucagirardini#!olimpic-madrid
Non proprio completo, ancora molto da fare, ma considerando che non è pronto da almeno 4 anni, allora forse si capisce il perché dell’ostinazione candidatoria di Madrid alle olimpiadi. Sicuramente appena gliele assegneranno tutto sarà pronto in un batter d’occhio….e se cosí non fosse? Beh, allora forse si potrà tornare a parlare di euforia edilizia. Spero comunque, per il bene che voglio a quella città, che possano finalmente diventare una delle capitali sportive del mondo In caso contrario, come dissede Coubertin: “…l’importante è partecipare !!!”