Oggi mi sento malinconica,

Oggi mi sento malinconica, Oscar è andato via da soli 2 giorni e la casa già reclama la sua presenza…la sento vuota e piena dei primi freddi catalani.

Le foglie dell’albero difronte casa, cominciano ad ingiallirsi e di colpo mi viene in mente Central Park, pieno dei colori autunnali e di tanti newyorkesi con le mani sui loro bicchieroni di caffè sciacquato, ma bollente…. assaporandone il calore, e arricchendo il cielo di piccole nuvole con il fiato…e mi viene voglia di partire un’altra volta per abbracciare Amanda e stringerci nei nostri cappottoni, dondolandoci sulla quinta avenue…

Ho firmato il contratto con Vodafone, l’aspetto inerente alle ferie è scandaloso, 30 giorni naturali. Sapete che significa? Che non sono lavorabili, sono proprio naturali, mi spiego meglio, se uno per caso si prende un venerdì di festa, gli affibbiano come giorni di ferie anche il sabato e la domenica. Vergognoso. Bella merda anche la Spagna, è il caso di dire…. Per il resto ho rifiutato vari inviti per restare a casa e eseguire un full immersion nel progetto di restauro che consegno lunedì, giorno in cui dovevo iniziare in Vodafone, ma gli ho rigorosamente detto che mi potevo incorporare solo il giorno 8 e non prima, e alle 18 di lunedì le mie due giovani clienti sganceranno un assegnuccio con il 50% del mio onorario, doveva essere un 40%, però si sono offerte di pagarmi il 50 per farsi perdonare il ritardo del pagamento…

Quindi lunedì se non avrete mie notizie significa che c’è stato un inghippo, non mi hanno pagata e starò annegando il mio sconsolo in qualche localino del basso Raval, tipo il Kentucky bar , pieno di facce almodovariane, con qualche copa mal lavata, di vino scadente, da sola, oppure starò brindando nel Born, nella famosa vineria che guarda Santa Maria del Mar con un bicchiere di Rioja da 20 euro con delle amiche per festeggiare!

Con una differenza di 270 euritos, se tutto va bene e non aumentano i prezzi fino a martedì sera, riesco a salvare le mie mini vacanzine sia a Bilbao, dove io e Oscar, passeggeremo sul lungo mare incantati a guardare le onde furiose che si rovesciano sugli scogli e a sentirci addosso il freddo del mare d’inverno, con i nasi rossi e le mani ghiacciate e intrecciate…..

che a Napoli, solo a scrivere le sei lettere in un contesto come questo, cioè legato al fatto che ci vado, ci vado davvero dopo quasi un anno, mi si fanno gli occhi lucidi. Continuano ad arrivarmi mails dai miei amici, che mi stanno aspettando……

È difficile vivere all’estero, ma io sono forte, devo esserlo.

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