Oggi mi sento moooolto

FORZA AZZURRI!

Vedrò la partita in un bar che si chiama Vulcano, gestito da napoletani, si trova nella calle napoles, e ci andrò con 2 napoletane e un danese. Ci hanno invitati degli italiani cnosciuti su skype. e vaiiiiiii

Oggi mi sento moooolto bene!

ho “dimenticato” di andare a votare al consolato, per cui stavolta i risultati del referendum, qualsiasi essi siano….se inflñuiscono i voti dell’estero, cosa che dubito, io non sono inclusa.

venerdi sera: la festa di San Juan, cena nel mio appartamento, con altri due architetti, Italia la completo, Roma, Milano e Napoli e con Roberta.

poi dopo la angria bianca e i burritos fatti dalla sottoscritta, torta di noci e cioccolato nero, io sono andata a letto e loro tre si sono diretti verso la playa, dove ad attenderli c’erano una trentina di falò, concertini, balli e frizzi.

sabato sera: 2 amici danesi, ci hanno invitate a cena…udite udite, hanno scelto, la bella Napoli, ristorante abbondantemente commentato in questo blog. Martin rappresenta il classico danese uscito fuori razza, sembra un napoletano per la poca disciplina che ha e lo spiritoso che è…

poi dopo cena siamo andati allo Spiritual, bar all¡aperto, adibito davanti all’atrio del museo marittimo di Barcellona,

notizia di rilievo: l’Argentina già è in quarti di finale, abbiamo parlato e urlato su skype, con Amanda, la mi amica argentina che vive a New York

Roberta.

in realtà all’anagrafe si chiama Sonia. però all’età di 4 anni ha chiesto e ottenuto che la chiamassero Roberta, senza sapere la confusione che si sarebbe trascinata dietro per tutta la vita…

precoce rivoluzionaria.

Roberta ed io ci siamo conosciute a dicembre, Via Roma illuminata dalle luci di Natale e profumo al cioccolato e mandorle cotte. Bancarelle con gli oggetti più stravaganti, idee regalo.

Coexist, il nostro filtro.

a lei aveva parlato mooooolto di me.

a me aveva parlato moltissimo di lei.

lei tornava da Stoccolma x le feste, io da Bcn.

eccentrica, biona con un taglio di capelli asimettrico, una maglietta turchese e una gonna ampia, con una cintura fatta di brillantini.

me la ricordo ancora quella presentazione. Stavo aspettando un’altra amica davanti alle porte automatiche la Rinascente e passano loro…

Coexist meravigliato di vederì lì mi bacia e mi presenta la loca.

sguardo a prima vista, scintilla.

Passò un mese prima che il mio computer facesse la conoscenza di skype, due mesi prima che io e Oscar ci lasciassimo.

a febbraio così x magia, cominciamo a sentirci tutti i giorni, 2 o anche 3 volte al giorno.

la prima chiamata era la sveglia che quasi sempre lei mi faceva. alle 7. mi mollava solo quando era uscito il caffè dalla macchinetta e aveva finito di darmi un degno buongiorno.

riusciva ad asciugare le mie lacrime mattutine post lascito, anche se il prefisso del suo telefono era 0046.

Poi le cose hanno fatto il loro corso, e come succede in tutte le storie d’amore, la ultima fase, la nera è passata.

ma nel frattempo noi due c’eravamo trovate, conosciute, avvicinate, piaciute, coccolate.

e lì comincio la manovra difficile, da parte mia, del “disatogliti a Dubai non troverai nulla di buono, pittosto porta il culo qui…”

anche se a Barcellona, non ci sono marajà, e non circolano diamanti, roberta martedi 20 è arrivata.

è entrata in casa con qualcuno che non ero io…

Carlos Ferrater, alla Pedrera che spiega la sua impronta architettonica che caratterizza la ciudad condal, non me lo potevo perdere.

però godevo della conferenza e pativo, mi scoppiava il cuore dall’eccitazione al vedere certi progetti e a seguire il modo in cui ferrater, gesticolava, spiegando, flussi dim luce, pieni e vuoti, la purezza e la porosità della pietra…

E nel frattempo un piccolo pensiero andava a quel piede 37 che varcava la soglia di casa per rimanerci un bel pò.

ci siamo scelte. non stiamo insieme per esigenze economiche. non dividiamo l’affitto. non dividiamo le bollette. dividiamo la tavola, le chiacchiere, i sorrisi.

stiamo insieme per dividere una pezzo della nostra vita.

per ridere e per piangere, per appoggiarci rispettivamente sulle spalle qualore ce ne fosse bisogno, noi ragazze che siamo state all’estero. e continuiamo a starci…nonostante tutto. si, nonostante tutto.

ovviamente come il buon coexist, ha previsto, 2 leonesse insieme, dureranno poco, alla faccia della mala previsione, noi siamo convinte di no.

chi vivrà vedrà, vero roby?

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3 risposte a Oggi mi sento moooolto

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