oggi 27 luglio, cade

Scusate il ritardo”, con cui solo adesso esprimo la mia sul mondiale

nel 1984 Massimo Troisi costrinse Gianni Minà, a fargli una intervista, dove lui fingeva di essere l’unico napoletano rimasto, che non sapeva della vittoria dello scudetto del Napoli.

Fu così grosso modo:

G: Massimo allora che ne pensi della vittoria del Napoli in campionato?

M: ma come Gianni m’vuò fa capì che il Napoli ha vinto lo scudetto?

G: certo Massimo, la settimana scorsa con la Fiorentina, numericamente e oggi ufficialmente.

M: cioè Gianni tu m’ vuò ricere che il Napoli ha vinto lo scudetto a na semmana e tu mò m vien a intervistà?

M: avranno detto tutto Gianni, tutto. Tu aropp set juorn vien!Ma è o ver Gianni? è o ver?

G: si Massimo certo che è vero, il Napoli pareggiando con la Fiorentina domenica scorsa, 1-1 è diventato campione d’Italia.

M: hanno già detto, Maradona un vero portento….ha portato il Napoli in vetta….

G: già detto.

M: Bianchi un allenatore poco sorridente, ma valido, efficiente ….

G: gia detto…

M: Gianni tu vieni mò….agg pacienz

M: hanno detto festeggiate, divertitevi ma non lasciate l’acqua e il gas aperto?

G: no questo non l’hanno detto.

M: e io lo sapevo: “ guardate, lo dico veramente, uscite, divertitevi pero assicuratevi che siano chiusi l’acqua e il gas perché poi succedono le tragedie…

grande il nostro Massimo.

A tal proposito, mi sento come lui, adesso che ho tempo per scrivere, già è stato detto tutto.

Hanno detto Buffon e Cannavaro, eroi di questo mondiale, Grosso e Pirlo le rivelazioni del mondiale, un’Italia concentrata sulla difesa è riuscita ad andare in fino in fondo…., la vittoria dell’Italia paragonata alle elezioni del nuovo governo, ce l’abbiamo fatta per un

p (e)alo, i calciatori in forma per rinnegare lo scandalo del calcio, risonante in tutto il mondo, bla bla… White Stripe fanno di Seven Nations Army l’inno della vittoria, Fabio Cannavaro dorme con la coppa, grande festa al circo massimo, Alex del Piero canta come Freddie Mercury, we are the champions, locura a piazza plebiscito a Napoli e per le strade, gente in delirio.

Qui abbiamo ritagliato di tutto di più, e forse più di qualsiasi italiano sono riuscita ad avere in tempi brevissimi, 4 quotidiani del 10 luglio. Il corriere, la gazzetta, repubblica, paese sera. I due quadri-college, 100×70 che ho creato, con le foto straordinarie del mondiale, sono davvero stupendi! Tra le foto, Grosso allucinato dopo il suo rigore, o Totti che guarda spiritato la coppa, o Cannavaro che la alza e dietro di lui scattano i festeggiamenti berlinesi, il famoso cartellino rosso di Zidane, Buffon che cerca di calmarlo, Materazzi che bacia la coppa, Del Piero che esulta ad occhi stretti e pugni chiusi in avanti…insomma come il Tardelli e il Rossi dell’82, sono immagini storiche ovviamente.

Per non parlare dei video, quelli poi.

Via mail, mi pare che al momento circolino video per tutti i gusti.

Il video Italia-Australia commentato da un orientale impazzito e che favorisce nettamente gli italiani.

Gli attimi prima del rigore all’Australia, sugli occhi di Totti.

Il volto di Pirlo e quello di Grosso al momento dei rigori decisivi.

O semplicemente cannavaro che fa notare alle autorità che non è alto come gli altri, e chiede il permesso di salire sulla pedana per alzare il trofeo, “largo largo, facitm passà, song o capitan!!!” sembra dica questo, sale come uno che ancora deve iniziare a giocare, fresco come una rosa, agguanta la coppa, la bacia, la alza al cielo. ITALIA CAMPIONE DEL MONDO.

Domenica 9 luglio Barcellona

uscimmo in 8 da casa mia, dirigendoci verso il bar Vulcano di Bruno, napoletano doc. 8 persone, 2 bandiere, 2 bambini. Ombretti tricolori in borsa.

Angela è già nel bar, che mi aspetta. Ci mescoliamo al gruppetto di un altro italiano, fedele al bar Vulcano. Davide arriva poco dopo i primi secondi.

Ecco adesso ci siamo tutti. Il gruppetto che aveva seguito le ultime 4 partite nel bar era riunito.

Sgomento, tensione, le mani che sudano, la bandiera da un giro di volta nel bar.

Poi all’improvviso al tavolo, cui partecipavano alla pretesta, anche alcuni spagnoli e alcuni catalani, si siede l’amica di un nostro invitato, e comincia a parlare francese. Le chiedo se è francese, mi dice che è italiana “ no, dico, ti sembra il caso di parlare francese stasera? A questo tavolo poi?” lei ride e vabbè. Continua lei a parlare con Samuel in francese, mi stizzo e glielo faccio capire, sloggiano. Meglio. Mangiamo, aggiungiamo colore alle guance, che non si sa mai. Tra un grido in spagnolo e cento in italiano, qualche urla napoletana, passano i 110, fino a quando poi c’è il cartellino rosso per Zidane. Piedi puntati a terra, sdegnati e infastiditi, si grida tutti insieme ancora di più.

RIGORI.

Davide dice che no, lui non può vedere.

Pirlo rete- Materazzi rete- traversa della Francia- De rossi-rete Del Piero –rete

Attesa…………..

Grosso dal dischetto. Io e Angela avvolte nella bandiera, si trema un pó, si ride già. Ci stringiamo. Davide è impazzito, no scusate lo siamo tutti. Si baciano tutti. Ci stringiamo tutti. Stringo orgogliosa la bandiera. E penso:

Il mio paese che trionfa. La mia gente. La mia Italia. Quanto sei lontana, terra mia. Quanto lo sei e come mi piacerebbe essere lì e danzare sotto il tuo pezzo di cielo azzurro più che mai, azzurro, illuminato dai fuochi, che erano pronti già… e vado dietro il bancone, metto su il cd:

Bennato e la Nannini:

E il mondo in una giostra di colori

e il vento accarezza le bandiere

arriva un brivido e ti trascina via

e sciogli in un abbraccio la follia

Il cava fa le bollicine nei bicchieri, cin cin, siamo i campioni del mondo e Fabio alza la coppa.

Finalmente l’euforia prende un suo ritmo, ci dirigiamo verso Canaletas, la fontana storica della Rambla, dove si riuniscono i tifosi, quando il Barça, vince qualcosa di grosso.

Siamo in 8, stavolta non gli stessi di prima, ma abbiamo gli stranieri , Sara catalana, la gioia immensa vederla sbandierare il tricolore, Samuel di Madrid, si avvia con i pattini, ma sembra gradire, sbandierare anche lui, almeno per qualche minuto.5-10-15 calles, percorse urlando a squarciagola, e approfittando di tutti i semafori rossi, per fare pirouettes, mostrando elegantemente la bandiera. grido a squarciagola, siiii, campioni del mondo!!! in paseo de Gracia, ci burliamo dei francesi, che silenziosi, incassano, otra ves. E…sorpresa. shhh guarda, no me lo puedo creer: Plaza Cataluña e ramblas, sono chiuse al traffico. P-e-d-o-n-a-l-i!!! e scusat se è poco. Questi portano rispetto sai???

La piazza è gremita, gli italiani sono quelli iscritti nelle liste del consolato, quelli che a Barcellona effettivamente ci vivono. E me ne accorgo nell’arco di 30 minuti.

Li incontro tutti, Luca, Fabio, Anna, Alessandra,Fabrizia, Giorgia, Andrea, Roberto, Federico e tanti altri tutti gli italiani che in 6 anni trascorsi nella ciudad condal, ho conosciuto. È una bella festa. Un gruppetto ha le magliette con la scritta magica ”Italia campione del mondo 2006”

Foto, bandiere, sorrisi, parrucche, , magliette blu, azzurre, bianche. Ma soprattutto canti e gole secche. Sfatta, sudata da strizzare, non arrivo neanche a casa mia…mi fermo da Angela a dormire, crollo dalla felicità.

Belli gli italiani, belli davvero. Orgogliosa di essere italiana.

ps: dedicato a Angela.

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