Australia: persone, luoghi, emozioni,

Australia: persone, luoghi, emozioni, in un viaggio indimenticabile.

QUEENSLAND

19 agosto

ovviamente tutta l’eccitazione previa del viaggio, nell’ultimo giorno si tramuta in stress. Avevo dimenticato di farmi un’assicurazione di viaggio, e ho rimediato all’ultimo minuto, facendola al Corte Ingles.

Comunque….Sara è venuta puntualissima alle 17, per accompagnarmi in aeroporto, ero io quella non pronta con ancora 400 canzoni da caricare sull’ Mp3.

L’aereo per Francoforte partiva alle 20.40 e da lì dopo un’ora il volo per Singapore e quindi dopo un’altra sola oretta quello per Sydney.

Tra una canzone e una dormitina, passano dolci e piene di ansia le 25 ore di volo.

21 agosto

ore 5.37 atterro a Sydney. Sms ai miei, quasi immediato, con cell spagnolo.

Ad aspettarmi, in quel di Sydney, Bertellotti, per conoscermi dopo, due mesi di skype, infiniti sms, e telefonate alle più impensabili ore del giorno e della notte, per darmi il cip del cellulare australiano e un paio di baci. Bello.

Alle 8,10 avevo l’aereo per Cairns, rischio di perderlo, i dettagli al check-in della Qantas, li ometto.

Belli.

Indossavo i miei pantaloni beige, si sempre quelli, quelli del concerto degli U2, quelli delle visite in cantiere, quelli straconsumati, quelli che non mi entreranno più se continuo ad ingrassare, una camicia azzurra, maglia di filo azzurra e nonostante le ore di viaggio, l’eccitazione, e la felicità, mi hanno fatto sbarcare nel nuovo mondo, credo in ottima forma .

Peter

Sull’aereo per Cairns, mi si siede accanto, un tipo sui 50: Peter. Galante, mi aiuta perfino a sistemare il bagaglio a mano.

Sono stravolta dalla stanchezza ma faccio trapelare e dopo 30 minuti schizzare, il mio entusiasmo per il fatto di essere in Australia, e chiarisco subito “ I go from Barcelona”

La fiacchezza fa a gara con l’inglese, ma chiacchieriamo allegramente, soprattutto di calcio e di World Cup J. Lui non lo sa, ma sotto La camicia, ho la t-shirt della finale….non si sa mai, la scaramanzia dei momenti belli è un classico napoletano.

Peter, si sente coinvolto da tanta euforia partenopea, si offre per accompagnarmi al taxi e aiutarmi a parlare col tassista, alla fine monta su anche lui, e mi accompagna fino all’hotel. La stanza non è pronta e io propongo di andare a prendere qualcosa da bere. Ci spingiamo fino all’Esplanade, zona che rappresenta il cuore di Cairns. Un succo d’arancia, qui si serve con ghiaccio e cannuccia nera corta, per brindare al mio arrivo in OZ. Chiedo a Peter di chiamare la mia scuola di diving, per chiedere l’indirizzo e dirigersi di persona, in modo che l’indomani, so già dove andare per l’immersione sul reef. O è una casualità, o cairns e davvero piccina, ma la scuola si trova a 500 mt da noi. Perlustro, chiedo se la mia prenotazione giace tranquilla sul loro registro, ringrazio e saluto, ce verimm dimane a mmatina.

Cairns

La prima impressione di cairns, è quella di un posto pieno di luce e dalla vegetazione lussureggiante. In questo verdissimo quadro, s’inseriscono delle costruzioni, decisamente più basse, rispetto alle medie europee; che devo dire semb
ra abbiano ereditato il peggio dagli americani e dagli inglesi, dandone una interpretazione alquanto sintetica.Le strade ampie, sembrano anonime, come se ad ogni metro percorso in taxi, ci si aspettasse di arrivare in un qualsiasi posto diverso da quello che mi si piantava dinanzi e poi…di colpo giri un attimo la testa e ti ritrovi a leggere il nome del posto che cercavi…

Tutti gli edifici sono bassi, privati e pubblici, ospedali, chiese, uffici e case, tinteggiati spesso da tonalità esuberanti, viole, rosse, gialle. Capitelli e frontoni, si fondono in una modernità stremata dai colori e spesso dalla cattiva qualità dei materiali da costruzione. (sintesi personale. Gli architetti australiani hanno bisogno di noi)

La Sheridan street rappresenta l’asse principale di cairns, il mio hotel, il Fig Tree Lodge (pensione dell’albero di fico.)è al numero 253, circa due chilometri dalla Esplanade.

L’avevo scelto su internet, perché per il suo presso mi sembrava assolutamente carinissimo e difatti…lo era eccome. 110 dollaritos australianitos, per un posto con piscina pseudo-naturale, palme, laghetti e qui, ci vorrebbe una foto, ma se la cara redazione non si decide ad ampliare i K delle foto da inserire nel blog, sigh…non posso metterle, si sgranano!!!

Tornata al Fig Tree, constato che finalmente la stanza è pronta, mi accompagna un tipo alla domanda where are you from? Rispondo sempre lo stesso: I’ m italian, bath I living in Barcelona. Lui: ooooooo, very nice Barcelona (fosse una volta che mi dicessero very nice Napoli), mi da una lezione di come si solleva uno zaino di quel peso senza troppi sforzi e se ne va.

Finalmente il momento, tante volte immaginato. Mi butto sul letto, braccia aperte e dico . yee sono in Australia.

Victor ed io al Tropic Days.

Sonnellino per gradire e sveglia di Victor, un collega della VDF, in viaggio in Australia.

Appuntamento alle 18.30 all’Esplanade da Mc’Donalds, mi avvicino e lo sento parlare in catalano con un altro tipo, mentre si salutano..mi vengono i brividi.

Per cena, ovviamente, sono io che porto Victor in un posto fantastico. Lui e lì da un mese e io da neanche un giorno.

Andiamo al Tropic Days, dove tutti i lunedì si fa un BBQ, con carne di canguro, carne di coccodrillo, pòllo e vacca. (notizia della lonely planet). Arriviamo in un posto tropicalissimo, amache, palme e piante verdissime, un buffett (poi scopriremo preparato su un tavolo da biliardo) con delle insalate agrodolci e colorate. Effettivamente la carne di canguro è buona, quella di coccodrillo un po’ meno. Victor ed io, ci rannicchiamo io sull’amaca e lui accanto a me e ci confessiamo i nostri amorini del momento…sorseggiando, sotto un cielo stellato il nostro secondo bicchiere di vino.

22 AGOSTO

LE PRIME DUE IMMERSIONI

alle 7.30 alla scuola di diving, c’è una fila pazzesca, per dare i propri dati e prendere il pass di plastica, con il quale si accede al ferry.

Abbondano i giapponesi.

Una volta a bordo, mentre chiedo al capo, se parla spagnolo, s’intromette un bel ragazzo, che per aiutarmi mi dice, yo hablo un poco de español, dopo pochi minuti ci siamo messi a parlare in italiano. Stefano, in viaggio da diversi mesi in Australia, mi ha tranquillizzata un casino. La tensione dell’ultimo dive in Spagna, in ogni caso non la noto. Scenderò con principianti come me e non supereremo i 12 metri. Il briefing viene fatto sotto, per cui dopo averlo ascoltato tutto, appena posso esco e come sempre, silenziosamente, elegantemente, discretamente, mi faccio la mia vomitata che lo stare sotto mi aveva provocato. Inutile dire che l’istruttore con il quale scendiamo è mooooolto carino , Matt. Appena sotto un metro d’acqua, facciamo gli esercizi, per una decina di minuti, se ti si toglie il regolatore e se ti entra acqua nella maschera, come soluzionare questo tipo di disagi. Dopodiché scendiamo aggrappati ad una corda, tutti insieme e sotto, lui non ci molla neanche per un istante. Siamo in 4. Si il massimo della prudenza, perché lì, sulla barriera corallina, loro vivono di questo. Spettacolo. Profondità massima 8 mt, bar consumati 150, temperatura dell’acqua 24ºc, tempo di immersione 26 minuti.

La seconda immersione è stata più rilassante, eccitante.

La varietà di pesci tropicali e i colori delle differenti specie di corallo, sono stupende. Al rientro sul ferry, togliersi la muta e il costume bagnato, infilarsi rapidamente pantalon
e corto e zzzz, un colpo di zip, che chiude la felpa, in quel momento, il thè a bordo aveva il sapore più dolce del mondo.

Un pomeriggio prima della partenza Alessandro da Melbourne, mi disse: allora, ho telefonato alla DEEP SEA RIVERS DEN e ti ho prenotato l’immersione per il 22 agosto, è alle 7.30 e mentre parlava digitò sulla tastiera qualcosa, poi lessi sul mio monitor “ e questo è il mio regalo per te in Australia” ancora non ci conoscevamo.

La sera del 22: BBQ NEL BACKPACKER DI STEFANO

In Australia ogni Backpacker che si rispetti ha il suo BBQ. Dopo essere scesi dal ferry, Stefano ed io, incontriamo Victor e Barbara, istruttrice di diving nei laghi svizzeri, andiamo tutti insieme a passeggiare per Cairns, visitiamo una mostra fotografica permanente di un famoso fotografo australiano e ammiro le bellezze di questa terra, che mi stanno aspettando, prossime tappe.

La sera BBQ nel Backpacker di Stefano, con tanto di torta di compleanno. Poi dolcemente, tra un corallo e un pesce pagliaccio , tra i pensieri, sull’amaca tra le palme, mi addormento.

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