Australia: persone, luoghi, emozioni

Australia: persone, luoghi, emozioni, in un viaggio indimenticabile.

QUEENSLAND

23 AGOSTO

Il secondo dive l’ho fatto a Port Duglas, che dista da Cairns, circa 1 ora e mezza di autobus. Semprechè, gli autobus fossero normali. In Australia quasi tutti quelli che ho preso sono di un moderno-sgangherato. E tra le tante cose, fanno prima un’ora di tappe, per prendere i passeggeri nei loro rispettivi hotel (che quando noti che ti vengono a prendere in hotel , dici”che bello”, poi quando ti rendi conto che lo fanno con tutti e non solo con te dici “MINCHIA”….

Le tre ore scarse, per arrivare a destinazione sono tuttavia piacevoli per il paesaggio. Ad un certo punto del viaggio, l’autista avvisa i più stanchi che sonnecchiano e i distratti, “look on the right please” e avvistiamo 100 e piu canguri, tutti accomodati su di un immenso prato verde, solo uno, che sembrava teneramente giovane, saltellava. Quella è stata l’unica volta in cui ho visto canguri vivi. La giornata a port Duglas è stata direi anestetica, perché non ho parlato quasi con nessuno, ricordo solo il reef, un turchese che incanta, affascina tanto e si perde nell’orizzonte con l’azzurro di un cielo che non conosce nubi. Le immersioni sono state fatte entrambe con Karen, una tipina dai capelli cortissimi e dal fisico invidiabile, con tanta pazienza per il mio inglesaccio. La sua abilità nel farci una minilezione di biologia marina a segni sott’acqua, non la dimenticherò mai.

Al ritorno sulle montagne ho visto ben 4 incendi. Si, in un viaggio di 3 ore ben 4 incendi in 4 posti diversi. E solo in uno dei soccorsi. Potrebbe essere facilissimo, che in un qualsiasi hotel australiano, l’allarme anti fire vi butti di notte giù dal letto, e che si riempia il corridoio di curiosi. Il fire ce l’hanno proprio come una gran paranoia. Però il mio amico australiano Peter, un giorno mi spiego, che a volte li provocano apposta per dare lavoro ai soccorritori.Mi rifiuto di credere a tanta malvagità verso un paesaggio che toglie il respiro.

COMINCIA IL CICLO DELLE CENE THAI

La sera siamo andati con Victor e Barbara a cenare in un ristorante tailandese, la prima di tante cene thai, qui in Australia e senza volere, ho capito che il pollo alla thai, come lo faccio io, è veramente ben fatto, ha lo stesso sapore di quello cucinato dai tailandesi.

La cena è stata allegra, arricchita da una compagnia gradevole e dal sorriso di Victor, che ho visto per un anno quasi tutti i giorni nella Vodafone, che quella sera aveva un suono diverso e s’illuminava un pó di più…

Al Fig tree, con tanto sonno innaffiato da un buon vino, ricordo la telefonata con Alessandro, alla vigilia del nostro secondo incontro, a Melbourne pioveva e lui non riusciva a dormire….

Chiudo gli occhi adesso, qui nella mia stanza, e vorrei tornare indietro ed essere lì….

Questa voce è stata pubblicata in Senza categoria. Contrassegna il permalink.

Una risposta a Australia: persone, luoghi, emozioni

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *