un carissimo lettore, che


finestre aperte invece della stufa, inverno benedetto dalla luna, fanno compagnia ad un albero e un presepe, senza luci, in attesa del loro turno di smontaggio. L’altro albero, quello difronte casa, ha ancora qualche foglia verde, qualcun’altra sbidita che tra poco lo lascerà. La prima valigia è arrivata oggi, la seconda è ancora in giro per il mondicciuolo.

Fortunatamente è arrivata quella giusta.

Il ritorno è stato traumatico, con tanti di quei problemi in cantiere, che ti viene voglia di non partire più, se l’assenza provoca questi effetti e se…d’altro canto le vacanze sanno, poi, di una insana pochezza, come le ultime. Si, come si direbbe da queste parti, il viaggio: poca cosa.

riepilogo:

22dic-31 dic

la permanenza a New York è stata moscetta, come il clima, anche lì un finto inverno, senza quella neve bianca da film, che un povero trullo si immagina di trovare in un natale nella big apple. da una parte, la sola che mi ha tirato Alessandro nel non venire all’ultimo momento, la difficile ospitalità da parte dei miei amici, intrinseca di una abbondante dose di pazienza da parte mia. la veuta di Quim il 17, unica luce di quei giorni a NY. Grandissime emozioni nella mia prima volta al MET. L’altra volta, in agosto 2005, me l’ero lasciato, per un eventuale ritorno. Nei posti in cui vale la pena tornare, mi lascio sempre qualcosa di importante, da vedere.

1 gen -6 gen

la pensata geniale di passare una settimana insolita, al mare. Puerto Rico, che poi tanti incanti non ha, o almeno molti di essi mi son sinceramente, sfuggiti. Una giornata (delle 4 intere) interamente passata a star male di brutto, per delle fritturine che potevo risparmiarmi. una immersione indimenticabile, con colori, coralli, spugne e tartarughe. La conoscenza di quattro ragazzi argentini, che mi hanno fatto sentire una di loro, mettendo in circolo una affabilità, che mi riporta con la testa, al mio sud italiano.

7 gen

ultimo giorno a New York, caratterizzato dal mancato incontro con un amico messicano, per non aver letto in tempo la sua mail. Strisciatine di carta di credito, materializzatesi nel contenuto, della valigia che tarda a tornare da me.

8 gen

Londra maledetta Londra, benedetta Londra, controlli maniacali, 3000 bagagli persi in una settimana, voli stracancellati per la nebbia e una giornata persa di lavoro, visto il ritardo dell’aereo.

9 gen-10 gen

i 6 fusi di differenza, quasi non li ho notati. troppo stress per stare lì a chiudere occhi durante il dia, o stare svegli di notte.

e veniamo a noi, al nostro tempo, quello presente.

vorrei scaricarmi le foto, ma il cavo della macchina fotografica è nella maleta perdida, e quelle che ho nei CD, non mi convincono tanto, vedremo che si può organizzare, per fare un degno resoconto dei pochi momenti belli delle ultime 3 settimane. E credetemi, lo so che dovrei baciare per terra, per le vacanze che posso permettermi, ma è stato davvero un viaggio “soso”, che qui significa, senza sapore. Non tutte le ciambelle, in effetti escono col buco.


un carissimo lettore, che legge il blog, da tempo, conosciuto questo autunno e diventato oltre che lettore, anche un pò amico, da tempo mi dice di raccogliere i post più carini e farne una raccolta. Idea ben lontana da me, detta tra noi, non ci penso proprio…

al chiedergli quali erano secondo lui i post più belli, mi scrive:

non è che io abbia una memoria di ferro, ma qualcosa, leggendo, rimane, specie
se si tratta di cose o argomenti che ti colpiscono da subito.
l’occasione è stata propizia per ricordare alcune pagine andando a ritroso, come
faccio spesso quando leggo e rileggo i miei libri.
una scelta dei tuoi post è molto difficile, perchè alcuni li avevo ben presenti
e te li segnalo, ma temo che si possa perdere qualcosa tra le righe di quelli
che non ho scelto, e non so davvero se sia giusto.
così potrebbe sembrare di aver ritrovato frammenti di un manoscritto da cui si
ricostruisce una storia, ma la storia c’è, e tutta intera, e secondo me andrebbe
letta così com’è.
poi c’è da considerare che magari altri lettori possano avere altre preferenze,
o magari che (come credo) anche loro pensino che tutti i post abbiano pari
“dignità di pubblicazione”, per dirla in linguaggio universitario.
Comunque, sono giunto fino al lontano (o vicino) agosto 2006 e le estrapolazioni
sono le seguenti:
27 dic 2007
22 dic 2007
29 nov 2006
4 ott 2006
13 ott 2006
18 ott 2006
21 sett 2006
23 sett 2006
4 ago 2006 (…)
5 ago 2006
8 ago 2006
17 ago 2006
19 ago 2006
…continuerò ovviamente…

devo dirti che mi dispiace di non aver scritto sul blog ultimamente (non lo
faccio mai abbastanza) ma è un qualcosa che non mi viene così naturale come
scriverti in privato…
mi riprometto di farlo al più presto.

ovviamente penso che ce ne siano altri davvero belli (pochi) scritti nel primo anno e che lui non ha menzionato, ad esempio quello del colloquio di lavoro, quello su Piggy e quello su Hernan e l’Australia.

A bello, (ometto il nome) ma il dicembre 2007 non è arrivato ancora…

una carezza e grazie.

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