LE 13 REGOLE PER DIVENTARE UN ARCHITETTO FAMOSO.

a cura di Piero Zanin

LE 13 REGOLE PER DIVENTARE UN ARCHITETTO FAMOSO.

1 – Non c’è difficoltà a diventare famosi, ma non apettarti troppo: non ti assicurerà né la ricchezza né l’ingresso nell’alta società. Ma se proprio vuoi diventarlo, siamo qui per spiegarti come fare.

2 – Innanzi tutto va in una libreria ben fornita e compra tutte le riviste di architettura che trovi: da quelle capirai cosa NON devi fare.

3 – Ai remainders acquista un libro di architettura pieno d’illustrazioni, di almeno 10-15 anni fa: abbastanza perché gli edifici pubblicati siano completamente fuori moda e pertanto ottimi da copiare.

4 – Tornando a casa trova un nome per il tuo studio: qualcosa di incisivo, magari un po’ stupido, che però riveli pretese artistiche. Non ci sono regole precise, ma evita assolutamente “studio”, “architettura” o “urbanistica”. Il nome deve dare un’immagine di efficienza, suggerire che si trova in una zona alla moda della città e che hai dei dipendenti formidabili. Nessuno deve sapere che in realtà lavori tutto solo nella tua camera da letto.

5 – Ora che hai il nome dello studio, ti serve il primo progetto. Sarà una casa favolosa, con un nome indimenticabile: basta aggiungere la parola “casa” a una parola o frase che va per la maggiore. Se suona bene, vuol dire che va bene. Scansiona delle immagini dal libro preso ai remainders e col Photoshop combinale con altre che ti piacciono. Lavoraci su finché l’immagine ti sembra bella e credibile. Guarda che non somigli troppo alle immagini delle riviste.

6 – Ora è il momento di sviluppare la tua “mistica”. È quella, che venderai, pertanto è importantissima. Se non ti daranno da progettare nulla nei prossimi 10 anni, dovrai viverci, di quella mistica. La tua mistica è quel che dici e il modo in cui lo dici. Se sei un europeo, sei già a cavallo. Se non lo sei, fingi almeno di esserlo. La tua mistica deve sottintendere una politica rivoluzionaria e una filosofia francese (comunque evita di parlare direttamente di quest’ultime due cose, perché non interessano ad alcuno e potrebbero farti fare confusione).

7 – Per allertare le riviste devi scrivere un comunicato stampa, profuso della tua mistica, stuzzicante. E non scordare di metterci il tuo numero di telefono.

8 – Considera che ti rivolgi a dei giornalisti alla disperata ricerca di qualcosa d’interessante (l’architettura è per lo più molto noiosa). Fai dichiarazioni bizzarre, dì loro tutto quel che ritengono sbagliato, soprattutto esprimi opinioni radicali su tutti gli argomenti che affronti. Stamperanno tutto e te ne saranno grati.

9 – Manda il comunicato stampa alle riviste (i loro numeri di fax li trovi nei fascicoli che hai acquistato).

10 – Ma ancora non rilassarti. Prepara delle buste, perché nei giorni che seguono potresti essere troppo occupato a rispondere alle telefonate. Nelle buste mettici il disegno della casa, accompagnandolo con frasi ad effetto (vedi com’è stato opportuno sviluppare una “mistica”?).

11 – Tutte le volte che il telefono squilla, sai cosa fare: parla dell’incisivo nome dello studio, della tua affascinante mistica, dell’eccitante nome della casa. Quando non ti telefonano più vai all’ufficio postale a spedire le buste.

12 – Finalmente puoi rilassarti. Corri in un bar alla moda fra gli architetti (lo riconosci dal look da fabbrica riconvertita, dal costo esagerato degli snack e dai curiosi occhiali che la gente porta). Divertiti pure, ma non scordare la tua mistica. E acquista le riviste che ti pubblicano.

13 – BENVENUTO FRA LE STAR INTERNAZIONALI !!!


PERLE DI PASTICCERIA CASARECCIA

Pastéis de nata

Qui é giá freddo! A Lubecca e a Berlino ieri ha nevicato!
Con i primi freddi i tedeschi si coprono immediatamente di addobbi natalizi. E io vorrei tanto avere il tempo per indossare il mio bel grembiulino ed impugnare il cucchiaio di legno per cominciare a sperimentare dolgi nuovi made in Germany e non solo, da portare poi alle feste ufficiali di famiglia!
Ultimamente vari amici mi hanno detto di essere stati di recenre in Portogallo o di essere prossimi ad un viaggetto a Lisbona, e io a parte la magia del fado e le bellezze de los azulejos, ricordo i dolcetti di Behlem!
eccovi la ricetta:
1 rotolo di pasta sfoglia
300 ml di panna fresca
150 ml di latte
1 bacelo di vaniglia
50 g di zuccheo a velo
6 tuorli

Impostate il forno a 230°C.
Imburrate 12 stampini per muffins o per tartellette.
Ricavate dalla pasta sfoglia, stesa a duno spessore di 2 mm, 12 cerchi grandi abbastanza da poter formare i gusci di pasta all’interno degli stampini. Foderate gli stampi con la sfoglia e lasciate in frigorifero per 20 minuti, poi bucherellate la pasta con una forchetta, sia sul fondo che sui bordi.
In una casseruola versate la panna, il latte e aggiungete lo zuchero e il bacello divaniglia tagliato a metà per il lungo. Mescolate bene, in modo da fa sciogliere lo zucchero e portate quasi ad ebollizione. Togliete dal fuoco ed estraete il bacello di vaniglia, da cui dovete recuperare i semi con un coltello.
In una ciotola capiente sbattete i tuorli con i semi di vaniglia, poi versate a filo la crema di latte e panna. Mescolate per ottenere una crema liscia.
Versate la crema nei gusci di sfoglia ed infornate per 20 minuti.
Lasciate raffreddare completamente prima di rimuovere i pastéis dagli stampi.

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