FREE TIME

 

Rose rosse che mi ha portato ieri Stephan e nuovo uso ( non compriamovino da un pezzo) del decantatore.

Mi trovo in una situazione diversa da tutte le altre che continuamente vivo.Il mio laboratorio creativo, in perenne movimento, dove scorrono e s´intrecciano energie mixate sembra a corto di carburante.Mi sembra assurdo vievere questa quotidianitá in modo cosí pacato e tranquillo. Ma só che i 9 mesi di una gravidanza non capitano sempre e i miei ritmi normali devono per forza essere frenati. Devo regalare al mio piccolo grande amore che nascerá a febbraio una totale quiete, un benessere tanto grande da poter essere percepito anche attraverso la barriera che attualmente lo protegge.

Da 10 giorni non lavoro , non svolgo nessuna delle  attivitá svolte negli ultimi 2 anni. E non sono nemmeno piú studentessa di tedesco. Nessuno manda cv con una panciotta di 5 mesi e mezzo. Quindi lentamente, gradualmente sto prendendo coscienza della quotidianitá , che molti desiderano, fatta di giorni bianchi da colorare a piacimento.

Viaggi all´orizzonte per ovvi motivi non ve ne sono,  a parte un mezza settimana a Napoli a fine mese per la presentazione dle libro, negli uffici di STUDIO 147 e per il matrimonio di un carissimo amico.

Probabilmente tutta questa libertá di decidere cosa fare e quando mi precipita in una disorganizzazione cronica per giorni e mi catapulta violentemente nell´apatia.

Ci sono altri giorni in cui ” la sindrome del nido” mi prende felicemente e coinvolgo anche Stephan.La sindrome dle nido é la mania che hanno le donne gravide nel pulire, decorare, abbellire la casa in attesa dell´arrivo del bambino. Ci sono giorni in cui mi sveglio alle 8, come domenica scorsa e mi metto a fare i muffins alle mele con una ricetta inventata su due piedi e poi li porto ( con tanto di passeggiata a piedi) a mia suocera perché fanno ingrassare. Altre volte mi faccio delle sessioni fotografiche nel quartiere apprezzando queste sfumature rosso-oro dell´autunno amburghese, in assoluto una delle stagioni che preferisco di piú, e devo dire che l´aria pura, il vento dolce provocato dalle foglie degli alberi, i laghetti, le apparizioni degli scoiattoli rossi, mi rigenerano. Invece di procrastinare continuamente i buoni propositi sarebbe il caso di cercare nuove fonti di energia, ma come?

  • Vorrei imparare nuovi piatti di cucina e insegnare le cose piú semplici a mio marito, il quale é assolutamente imprevedibile nella decorazione dei piatti ( mi stupisce sempre) ma non sa cucinare un granché.
  • vorrei ordinare le foto digitali degli ultimi 6-7 anni.
  • vorrei studiare la guida di photoshop e quella di 3d studio max in italiano e fare pratica sulla incredibile mole di  materiale professionale che ho per realizzare un buon portfolio.
  • vorrei riprendere la stesura del mio libro sul giro del mondo dove parlo dei posti, delle persone incontrate, delle molteplici avventure.

Ma soprattutto vorrei eliminare dalla mia mente i verbi rinviare, temporeggiare, ritardare.

ci riusciró?Sará felice mio figlio di avere una mamma che non si ferma mai?

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