“Noodles, che hai fatto in tutti questi anni?”

………e’ bellissimo ricevere questo tipo di messaggi al blog:

“Cara Giordana, tempo fa in Italia su Radio 24 c’era un a trasmissione “Vendo tutto” un ragazzo che vendeva tutto e con il ricavato realizzava i suoi sogni. Ogni puntata vendeva un oggetto e poi ricontattava chi lo comprava.
Molto volentieri vorrei acquistare un tuo oggetto, ti ho seguita per 5 anni, dal mio ritorno in patria dopo la mia adorata Spagna. Sei la mia vita mancata, sempre sognata, ma ancora desiderata. Non mi conosci ma da interior designer, da viaggiatrice, da donna, ero li con te in quell’appartamento catalano che stai lasciando……..
Un abbraccio Francesca”

che dire, sono lusingata da un messaggio del genere che non solo mi ha particolarmente commossa, ma ancora una volta c’ e’ stata l’ occasione per riflettere e capire che e` meglio ringraziare Dio per averla avuta questa vita negli ultimi 10 piuttosto che piangere perche e’ finita.
Sapete anche nel facebook, ho ricevuto tanti commenti ai miei status nostalgici di questi giorni, spesso commenti d persone che hanno soggiornato qui b&b o amici, o semplicemente lttori del blog.Messaggi molto dolci, sinceri e anch essi nostalgici, di gente che e’ stata felice, anche se solo per 3 giorni, 1 settimana o 1 mese tra le pareti di questa casa.
A Francesca e a tutti quelli che magari me lo chiedono, posso mandare un pezzetto di questa casa, che lascero a breve.Brevissimo. Basta che mi mandiate l’ indirizzo a giordanarch@hotmail.com
A te cara lettrice ho pensato a un regalo che continui a farti sognare, cosa che secondo me non si deve mai smettere di fare!
Da ieri siamo senza lavatrice e la settimana prossima staremo 5 giorni senza frigorifero prima di prendere quell’ aereo che mi portera via dalla MIA Barcellona, un po’ di piu delle altre volte passate. Essendo invece, gia senza armadi, le cosine di Daniel, abbigliamento e beauty case e pannolini sono ordinatamente adagiati in una libreria. Una di queste di Ikea che non vendero ma lascero il martedi per strada.A Barcellona ogni quartiere ha un giorno prestablito per la raccolta da parte del comune di mobili e oggetti di varia natura.
I miei vestiti invece sono in valigia e quelli della nonna nell unico armadio inveduto che dovrebbero venire a vedere questo pomeriggio.

Mi vengono per le mani oggetti di tutti i tipi comprati ovunque, parrucche comprate a Sydney, fili decorativi di Indiska a Stoccolma, appendi abiti provenienti da Portobello a Londra, Budda argentati e Budda di legno, portapiante gommosi, portoggetti indiani, sottobicchieri peruviani e australiani, dipinti aborigeni e questo non e nulla in quanto il grosso lo portai via gia nel 2009. Ma ce l’ abbiamo quasi fatta, l’ appartamento e’ diviso in zone, beneficenza, spazzatura da riciclare, scatoloni da spedire ad Amburgo, regali per amici.

Sono strani giorni, la mia vita dal 2000 fino al 2009 “e stata intensa e i ricordi affiornano all mente che mi sembra un immenso mare col  suo sciabordio di onde.

mi ritrovo qui, in questo bell’ appartamento che sto per lasciare, stordita e incredula
con la testa piena di domande e un cuore pesante e mutoe tanta voglia di piangere.

Mi ribolle dentro, costante, una molle malinconia, un sottile magone, un profumo di nostalgia che gia sento.

Ma il bello e’ che  se dovessi incontrare Fat Moe che mi chiedesse: ” che hai fatto in tutti questi anni?”Risponderei che non sono andata a letto presto.

 

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