LU(vs)it

LU(vs)it, esposizione architettonica luso-italiana

Ecco il testo più o meno definitivo con il quale voglio invitare tutti i lettori, occasionali e non, a partecipare alla LU(vs)it, esposizione architettonica luso-italiana, che si terrà a Porto, Portogallo, indicativamente nella 3° settimana di Luglio.

Prologo, dove si spiega quale deve essere lo spirito con cui partecipare

Per partecipare a questa esposizione non è necessario essere architetti. Essenziale, però, è sentire che la propria vita sia fortemente influenzata dall’architettura. Bisogna voler osservare e giudicare la vita sotto la lente dell’architettura.

Partecipanti, dove si spiega chi sono i partecipanti di tipo (a) e (b)

Chi sono gli invitati alla LU(vs)it?

(a) persone che appartengono alla cultura lusofona (paesi e culture di madrelingua portoghese);

(b) italiani.

Cosa devono proporre questi invitati?

(a.1) queste persone devono esporre tutto il materiale che hanno a disposizione riguardante una propria esperienza, passata, presente o in via di programmazione, in cui sono obbligati a confrontarsi con la cultura italiana. Questa esperienza dovrà essere raccontata tramite l’architettura, come se questa fosse il linguaggio comune tra se stessi e l’Italia, gli italiani o la loro cultura. Bisogna pensare all’architettura come all’ambientazione di una pellicola dove i personaggi siano tu e l’Italia;

(b.1) queste persone devono esporre tutto il materiale che hanno a disposizione riguardante una propria esperienza, passata, presente o in via di programmazione, in cui sono obbligati a confrontarsi con la cultura lusofona, dove con questa parola si vuole comprendere tutte le persone, le cose o le culture di madrelingua portoghese. Questa esperienza dovrà essere raccontata tramite l’architettura, come se questa fosse il linguaggio comune tra se stessi e la lusofonia. Bisogna pensare all’architettura come all’ambientazione di una pellicola dove i personaggi siano tu e la stessa lusofonia.

Che tipo di persone devono essere gli invitati?

(a.1.2) studenti e non, architetti, letterati, artisti, critici cinematografici…soprattutto coloro che abbiano qualcosa da dire sulla cultura italiana e l’architettura;

(b.1.2) studenti e non, architetti, letterati, artisti, critici cinematografici… soprattutto coloro che abbiano qualcosa da dire sulla lusofonia e l’architettura.

Suggestioni, dove si parla del grado di intervento dei partecipanti

Si pone il problema di quanto materiale potrà portare ogni partecipante. Questo problema va risolto singolarmente con ognuno di voi. Sono indispensabili le vostre suggestioni che poi dovranno tutte essere verificate con la sala espositiva e cioè con la quantità di spazio a disposizione.

Time, dove si dice quando suppostamene avverrà la LU(vs)it

Durante la terza settimana di Luglio. Da lunedì 14 a domenica 20. Salvo modifiche.

Dove? Ecco dove

L’unica cosa sicura è che si terrà a Porto. Ancora non è definita la sala. Come organizzatore unico della LU(vs)it mi impegno ha trovare un locale adatto, ma anche su questo punto si accettano le suggestioni dei partecipanti. Sarebbe “solo” ideale trovare un posto dove non sia necessario pagare un affitto per poter esporre i propri lavori.

Sessioni speciali, dove si spiega che cosa è la LU(vs)wr

È prevista, in base al numero di partecipanti, una sessione speciale chiamata LU(vs)wr, lusofonia (vs) world. Vi possono partecipare tutti coloro che non appartengono né alla cultura italiana né a quella lusofona ma che hanno intenzione di esporre le proprie esperienze vissute contemporaneamente con l’architettura e con il mondo lusofono.

Contatti, dove contattare l’unico, per il momento, organizzatore

edg.concursos@gmail.com

PS

Come già detto la LU(vs)it si svolgerà qui a Porto. Coloro che, “da fuori”, volessero partecipare, dovranno purtroppo sostenere a loro carico le eventuali spese di spedizione. Anche qui c’è la formula del “materiale inviato che non verrà restituito”. Se tuttavia, mi fosse inviato del materiale digitale (tipo tavole di progetto, testi ecc.) che necessitasse di essere stampato, e se, soprattutto, questo materiale non fosse molto, potrei anche pensare di stamparlo qui a mie spese. Sempre che, ripeto, ci sia un vostro sacrificio sulla “quantità”.

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