Gol di Cristiano Ronaldo su rigore inesistente

Se mi chiedessero un’opinione sui giovani e semi-giovani attori italiani, anche già abbastanza veterani del mestiere, quelli che dovrebbero essere i nuovi Mastroianni, Manfredi ecc., pochi ne salverei! Dio mio, tutti all’inferno, del Purgatorio neanche a sentirne parlare. Ed è per questo, penso, che nessuno mi chiede un’opinione al riguardo. 25 Aprile, festa italica e lusitana. Penso che il Consolato Onorario Italiano di Porto avrebbe potuto organizzare qualcosa, neanche che fosse una scampagnata sul colli o un dibattito all’università…tanto in quanto Consolato avrebbero trovato le porte dell’Aula Magna aperte, alla faccia del fatto che sono solo una postazione “onoraria”. È in questi momenti che penso che mi sarebbe piaciuto vivere più a Lisboa che a Porto, ma comunque. Sicuramente i tempi sono cambiati rispetto agli anni della dittatura Salazarista, che loro chiamano anche “fascista” ma che comunque fu molto più soft rispetto alla nostra, però forse la gente pensava che a questo punto, nel 2009, le cose sarebbero andate molto ma molto meglio, che sarebbero stati tutti molto ma molto più ricchi e uguali tra di loro e, in generale, molto ma molto più felici. Il che può anche essere vero (se si parla di felicità): cavolo, essersi tolti una dittatura dal groppone, nel ’74! E non nel ’45!!! Dal punto di vista sociale le cose vanno molto (ma molto?) meglio ma l’impressione, generica e generalista, è che continua ad esserci una velata disillusione verso le tante promesse ancora mancate, come se i poveri di oggi siano sì più ricchi di allora, ma che sempre poveri continuino ad essere: il rapporto nella gerarchia sociale non è cambiato. Sono rimasti ancora sullo stesso gradino. Quando sono sceso sotto al bar, per fare l’immancabile merenda delle 18, trovai con mia grande e profonda sorpresa la tv sintonizzata sulla Premier League (Manchester U. 1-2 Tottenham al 57° circa) e non su quel film che la RTP1 stava trasmettendo, quello che raccontava la cronaca del 25 Aprile del ’74, con Stefano Accorsi protagonista, quello che stavo vedendo in casa spalmato sul sofà come un patrizio. Ba’, meglio così: un polpettone recitato malissimo con protagonisti un attore portoghese famosissimo ad Hollywood per fare quasi sempre la parte del latino, (e del cattivo di origini latine), e, come già detto, l’Accorsi nazionale. Sul quale dribblo ogni commento.

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