polilinguistica

e ritornerà il tempo delle passeggiate a Matosinhos, paesino natale del Siza nazionale, a Nord-Ovest di Porto, sull’Oceano. È lì: è lì che si va, quando si vuole mangiare del pesce che si rispetti e “fatto” “come si deve”. Ho visto persone commuoversi al solo ascoltare la pronuncia lusa della parola OCEANO. Ma a me ha sempre fatto venire in mente solo due cose: un preto, un Don Giovanni di São Tomé e Príncipe che bazzicava per una discoteca del Bairro Alto, a Lisbona, un famoso “sciupafemmine” per intenderci; e il Grande Oceano, ex giocatore dello Sporting Lisboa, ora Selezionatore dell’Under 21. Altro pretão e chiusa parentesi. Un lungomare, quello di Matosinhos, riassettato dal Siza nazionale, e che dalla Piscina delle Maree ti accompagna fino alla casa del Tè. Entrambe opere somme del Siza nazionale. Perché o que é português (ou nacional), é bom!, come dicono qua. E non vi faccio neanche la traduzione, così come non fanno “loro”, sui libri, che quando fanno le citazioni di testi inglesi o francesi o… te le spalmano lì, e tu devi conoscere l’inglese o il francese o… per comprendere il significato di quelle parole riportate in corsivo e staccate dal resto del paragrafo e che, per tale fattura, devono essere sicuramente importantissime e cioè deve essere sicuramente importantissimo comprenderle. E allora io mi chiedo: e quando la citazione è di un giapponese? E da “loro” non ottengo risposta alcuna, perché è implicito che tutti i testi “degli orientali” siano già tradotti in inglese,…in francese, “o…” .

Questa voce è stata pubblicata in Senza categoria. Contrassegna il permalink.

Una risposta a polilinguistica

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *