Stavo leggendo il post del blog di “Federico the constant relocator” del 19 di maggio e il suo sfogo sull’atteggiamento “esporsi esporsi esporsi” di molti grandi studi. Mi sto facendo una idea di cosa sia per molti l’architettura: una maniera di fare soldi, un modo come altri di essere famosi e riconosciuti. La qualità in molti casi viene lasciata da parte e si costruisce per fare colpo, per farsi conoscere, perché si ha uno più contatti dove conta.
Mi sto rendendo conto che molti grandi nomi producono architettura come potrebbero produrre salami…non importa il contenuto, ma come lo vendi, e a chi ti vendi.
In uno studio che frequento spesso (ogni giorno per 8 ore) siamo arrivati a tenere delle cartoline stile villaggio vacanze all’entrata con le foto o immagini dei progetti realizzati. Le notizie più desiderate che si sentono sono quelle di un nuovo articolo in una rivista, della conferenza e della presentazione dell’ultimo libro.
Non voglio sputare sul piatto in cui mangio, mi stanno dando una opportunità di capire e imparare molte cose, ma inevitabilmente noti che forse quanto più grande è lo studio più gonfiato è…si tratta di una scala di valori differente dalla mia, probabilmente più commerciale e meno umana. Ho visto e sentito cose che ti fanno pensare, atteggiamenti di minimizzazione personale dei propri collaboratori che meritano solo sdegno. Non faccio esempi né nomi, ma attualmente il mio posto di lavoro non è assolutamente quello che mi aspettavo alla fine degli studi.
Ogni esperienza insegna e sicuramente la prossima volta avrò l’opportunità di cambiare atteggiamento.
Diciamo che finora in questi 2 anni le mie esperienze lavorative sono state un po’ sfortunate: licenziamento dopo 2 mesi, disegnatore caddista, e ora confrontandomi con una realtà che non condivido. Per fortuna alla fine di ogni giornata sempre c’è un baretto, un antro, un angolo di Madrid che ti accoglie per berti una birra e mangiarti un Pincho o una Tapa. E per fortuna sono circondato da persone che amano questo stile di sfogo…
Il progetto va avanti, a loro arriverà riconoscimento internazionale, a noi molti momenti felici fra amici…non c’è confronto.
3 risposte a Il lavoro nobilita l’uomo….mmm