Vorrei parlare oggi di un tema serio…
In che situazione si trova la Spagna in questo 2008. Come è possibile che un paese europeo passi da una situazione di crescita enorme a una situazione di quasi recessione in appena 3-4 mesi.
Sono arrivato qui a Madrid lo scorso settembre, circa un anno fa, e come ho già potuto dire le offerte di lavoro piovevano, volavano, arrivavano andavano e tutti gli architetti europei che volessero si potevano inserire qui con una facilità incredibile.
Più di una volta mi ero chiesto e informato da cosa dipendesse sta situazione, causa della presenza di molti architetti italiani nelle città iberiche. Alcuni mi dicevano per l’investimento di molti stranieri nel paese, altri per i fondi europei investiti nella costruzione e nelle grandi opere, altri per i mutui con interessi molto bassi.
Fatto sta che era quasi moda comprare casa; alcuni per viverci, altri per speculare. Una situazione che ha creato molti servizi come infrastrutture degni di nota, ma soprattutto si è investito moltissimo nella edificazione di nuove residenze. Tutti compravano e tutti volevano comprare. Si erano rapidamente instaurati meccanismi che permettevano di arricchirsi con gli edifici. Io non ne capisco niente di ste cose, ma deve essere così…si comprava il terreno per pochi soldi (i comuni ne guadagnavano un sacco) si costruiva tutto quello che ci poteva stare e in 3 anni si avevano una serie di casette che la gente moriva dalla voglia di prendere, visto che era facile avere un mutuo. Era una pacchia per tutti: costruttori, imprenditori, architetti, comuni, stato, e perfino di coloro che si trovavano una casa che sembrava facile da pagare. MA…di colpo ecco che la per motivi particolari (questi non li ho capiti) sono aumentati i mutui, e se la gente non può più comprare allora cade il castello.
Questa situazione sembra essere scoppiata nello scorso gennaio che di colpo si parla di “crisis”. E si nota.
Purtroppo questa situazione cambia gli orizzonti per molti, e basta vedere le offerte di lavoro che si sono ridotte al minimo rispetto a un anno fa.
C’è da dire anche un’altra cosa, una differenza basica nel modo di essere spagnolo rispetto all’essere italiano.
Lo spagnolo è molto più “civico” si affida molto di più alle istituzioni rispetto a un italiano. Noi si è più individualisti…qui da quando si iniziò a percepire l’inceppo della macchina generale che stava arricchendo il paese allora è sopraggiunta la paura. Penso che se la crisi percepita si potesse valorare su una scala di 100, la componente di paura della gente contribuisce del 30. Non so bene spiegare il perché ma è una percezione che si sente. Noi in Italia forse ci siamo abituati (vedi il tipo di offerte di lavoro per giovani architetti) e si prova comunque ad arrangiarsi in qualche modo.
Qui il tutto funzionava così bene che tutti ci godevano, ora qualcosa si è inceppato, e mi sembra che la gente si sente un po’ persa.
Forse sto un po’ esagerando, ma penso sia un buon punto di discussione…da cosa nasce una crisi? Che meccanismi si instaura nella gente? E come reagisce la gente di ogni nazionalità?
Giuro che nel prossimo post sarò più leggero. E magari anche più celere a scriverlo.
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