Bene… siamo arrivati alla fine anche di ‘sta settimana, col solito sonno arretrato e il generico senso di frustrazione dello stipendiato.
Alle 6 drinks nello studio di Will… carino, anche se non penso che mi tratterro’ molto: approfittare del fatto che il venerdi’ sera la piscina e’ pressoche’ deserta e’ doveroso.
Aah…finalmente ho i biglietti per New York
!!!
Ce li hanno fatti sudare (soprattutto a Hilpi Schatzli, che ha passato ore al telefono), ma alla fine siamo sullo stesso volo, Heathrow to JFK, per una settimana di esplorazioni nella capitale della nevrosi e del di tutto di piu’.
Sono curioso di rilevare le differenze fra i due tipi di alienazione metroplitana. La very charming Ritaroti ci aspetta e ci ospita (spero).
Mi ha detto che da Prada, dove lei lavora, hanno una politica delle tende organizzata per piano: le tende devono essere o tutte chiuse o tutte aperte per tutto il piano, per l’estetica esteriore del palazzo, capite bene…
Queste cose mi fanno amare in maniera smodata il disordine.
Domani sera compleanno-gourmet della suddetta Hilpi, in uno dei pochi ristoranti(cari) della capitale che si e’ dedicato al compito archeologico di andare a scovare la “vera” cucina inglese, prima che venisse smantellata dall’incuria dei posteri e annientata dai cibi in scatola e dal junk food: il St. John’s, in St.John Street. Prevedo interiora e bestie strane sul piatto.
Il mio regalo sara’ una sfarzosossima bottiglia di Chivas Regal 18 years… ammetto di non averla comprata; e’ un’eredita’ del Department of Smoking and Whiskey della Bienal de Valencia. Non ho idea di quanto costi sul mercato; immagino un cospicuo ammontare. Sempre un pregevole regalo, senza essere venali. Le altre due che avevo sono finite sotto l’albero familiare a natale.
Franz Ferdinand, everyone’s favorite band, come li ha definiti il Guardian, hanno catturato pure me. Ma d’altronde tutto e tutti mi catturano facilmente se vogliono: non mi muovo molto velocemente in questo periodo.
Vi lascio al migliore dei weekend possibili.
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Mi chiamo Federico, laureato a Firenze nel 96, recentemente approdato a Bologna dopo 7 anni a Londra e svariati a Firenze. A Londra, in cui vado spesso, ho avuto una lunga parentesi da Will Alsop, e il sogno di quel continuum fra oggetti, mobili, architetture e masterplan continua a tenermi impegnato, insieme all'insegnamento e altre amene attività. A parte quando mi ritiro in isole di pigrizia autocostruite che tento di difendere strenuamente dall'avanzata delle truppe del profitto mio schifo tuo. Questo è il mio blog personale e mi assomiglia molto. Get ready for the ride...
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