Salute… summer days are here.
Ancora non ho pianificato le vacanze… nessuno vuole venire in vacanza con me? Destinazioni mediterranee e meridionali in cima alla lista (con isole priorita’ massima). Ho bisogno urgentemente di un cambiamento di panorama… la citta’ sobbollisce e offre distrazioni, ma sono sempre distrazioni che durano poco. Inoltre gli anglosassoni e il caldo sono poco compatibili, e l’attrito costante che caratterizza l’esistenza normale comincia a infastidirmi. L’ozio ci vuole, ozio e letteratura. L’ozio che rigenera le cellule grigie e la letteratura che le nutre e le massaggia.
L’altra cosa che ho visto Sabato e’ stato un concerto/danza di gamelan, lo strumento indonesiano costituito da dozzine di pentole metalliche che accompagnano in scala dodecafonica storie tradizionali, teatro di ombre di marionette o danzatori in costumi molto elaborati e colorati. Uso estremo di polsi e caviglie, con le mani che si arcuano all’indietro e descrivono archi di movimento. Molto ipnotico.
La domenica sera a vedere Matmos (band californiana elettonico/bricolage responsabile del buon 80% dei suoni di Bjork) ad un mini-festival di gruppi della west coast allo Scala a King’s Cross. Carino lo Scala, con molti bar (uno insonorizzato con vista sul palco, in cui si ha il privilegio di vedere gli artisti agitarsi senza emettere suoni, con un sottofondo ambient canzonatorio).
E via che si va. In questi giorni disavventure col leviatano chiamato NHS (l’USL inglese), un mostro di inefficienza e cartacce che solo dispensa tre cose: paracetamolo, antibiotici e attese. Comunque adesso ho di nuovo un medico locale (per quel che serve). Per togliermi quel neo infiammato sulla schiena ci vorranno settimane comunque. Roba da medioevo.
Everybody is a walking wounded.
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