Hey hey hello… Long

Hey hey hello…

Long time no see. Ho pensato anche di non scrivere piu’ su questo blog. Sto tentando di scrivere in inglese, e l’italiano mi confonde le idee (scusa banale), non ho avuto tempo (pero’ hai avuto tempo per altre 1000 inutilita’, neh?) sono al maraschino (passata la frutta, vero) la notte scorsa non riuscivo a dormire, mi sono addormentato alle 4 e mezza dopo aver finito Sputnik Sweetheart di Haruki Murakami, che non so come ma mi cattura sempre. Adesso sto pensando a sedie di legno e ascolto The Blue Album degli Orbital in cuffia. Sono a corto di risorse nel fronteggiare l’innato individualismo fino alla morte degli anglosassoni. Noi latini abbiamo la dialettica nel sangue; non vedo l’utilita’ del chiudersi in se’ stessi e tentare di risolvere tutti i problemi da solo; alla fine sbatti la testa contro i soliti muri e ti procuri solo bernoccoli. I problemi restano. La pubblicita’-progresso reclamizza la partecipazione, il dialogo e la solidarieta’, ma il 90% delle persone pensa che sia roba di cui solo i disadattati, i tossici, gli alcoolizzati hanno bisogno. Vengono allevati nella convinzione che ognuno e’ un isola e deve bastare a se stesso, mai parlare dei fatti propri intimi con altri, almeno di non essere completamente ubriachi, nel qual caso il problema e’ risolto in ogni caso perche’ si diventa incapaci di parlare, preferendo esternazioni di natura piu’ bestiale. Per questo non sopporto gli inglesi ubriachi, in nessuna delle due modalita’ classiche: non la gioviale delirante (perche’ fino a prima dell’ultimo gin+tonic non mi avresti pisciato addosso se fossi stato in fiamme ed ora tutto ad un tratto mi sorridi e ti interessi? Da dove viene tutto ‘sto calore umano, improvvisamente? Meglio prima, grazie), tantomeno la modalita’ aggressivo-urlante (perche’ ti sovviene solo adesso che la tua vita e’ una merda, stai da cani e hai paura di tutto e tutti? Di nuovo, meglio prima, grazie, quando fissavi il marciapiede con sguardo torvo).

Non mi frega nulla del calcio da sempre, ma si meritavano di essere eliminati alla grande. Almeno ora se ne sono tornati a subire la loro societa’ classista senza rompere tanto e causare casini in giro per l’Europa, e i portoghesi possono celebrare con gioia, senza aggressivita’, come fa chi sa godersi la vita e non vede il pallone (giocato da altri, btw) come unico sfogo per tutte le angherie che uno subisce nella vita.

Amencaffè


Ebbene si’, I’m in a bad mood, and it’s not just a blue monday, it’s been a long vicious streak (mi si perdoni se cito i New Order). Sono sicuro che dopo due o tre settimane di vacanza tutto sembrera’ di nuovo possibile. Il problema e’ che finiro’ col prenderle ad Agosto, quando a Viareggio, ridente paesello natio, calano i barbari in massa e faccio fatica a sincronizzarmi con i locali, che a differenza di me non vedono l’ora che venga Settembre per rilassarsi finalmente. Forse vado a fine agosto, cosi’ faccio il mio compleanno (41, che numero insulso…) Il problema e’ che voglio il sole forte, quello che pesta duro e rende i contorni delle cose fluttuanti, unica dimensione possibile l’ozio assoluto, unico ambito vivibile la spiaggia.

Vado a pranzostella

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