Ehp! Tastiere roventi in cassetta…arrivooo!
Mah neanche io capisco la ragione di tanto accanimento, scatenato da Luisa nelle sue lodi sperticate di Londra e tutto cio’ che essa contiene. Non sta a me confutare, il mio punto di vista l’ho gia’ dato. Certo non si puo’ definire una citta’ facile, anche se per qualcuno e’ piu’ facile che per altri. Comunque se dovessi riassumere in 2 parole quella citta’ sarebbero:
umanita’: tracce.
Avete presente quando sull’etichetta dell’acqua minerale sono elencati i minerali disciolti in un litro d’acqua e alcuni sono in quantita’ talmente piccola che per comodita’ invece che mettere zero virgola zero zero zero…. si usa “tracce”. Significa che c’e’ ma non e’ facile da rilevare. Sostituite l’ipocrisia all’acqua e avrete un’idea.
Questo non significa che sia un posto orribile o non vi siano opportunita’ e stimoli: tutt’altro. I numeri sono grandi, per cui anche una quantita’ minima in percentuale puo’ diventare (appena) sufficiente al fabbisogno medio giornaliero. Il che significa che e’ una citta’ anche piena di persone meravigliose, sincere, altruiste e tutte queste belle virtu’ umane. Solo che sono few and far between, ed e’ difficile dover ogni giorno filtrare tutta quella massa enorme di stimoli, segni, persone, cose, situazioni per avere quel piccolo segno di umanita’ che altrove e’ li’ sul marciapiede . Uno non vive solo di cifre ne’ di stimoli, ci vogliono i rapporti personali e le conoscenze intime, l’empatia gratuita non remunerata. Tipo quanto tempo e’ passato dall’ultima volta che avete visto qualcuno che vi sorrideva per la strada?
Comunque l’unico punto che veramente mi preoccupa della lettera di Luisa e’ l’urlo disperato di ALTROVE DOVE???. Niente panico please: ti assicuro che esiste un altrove. Lo so che tutte le citta’ hanno la prerogativa dell’autoreferenzialita’, cioe’ si autocostituiscono orizzonte assoluto: una volta che uno e’ dentro fa una fatica enorme a riconoscere eventi che provengono da “fuori”; uno tende a ricondurre ogni aspetto della realta’ e dell’esperienza all’universo specifico della citta’ in cui si trova. Ma il mondo non e’ cosi’ in realta’, e ci sono realta’ interessanti in molti luoghi, anche senza quella cornice autocelebrativa in cui le metropoli inseriscono a mo’ di cartiglio ogni evento (anche trascurabile). Vittima del mito della tua citta’? Liberati!
…Per viaggiare informati…
Vi bacio tutti comunque
P.S.: Anna fai il bagnetto al cellulare?
25 risposte a Ehp! Tastiere roventi in