hmm… qui se non mi do una mossa a uscire un po’ da firenze non si muove foglia, mi sa. Potrebbe anche essere buona come base, anche per l’insegnamento, ma per il resto e’ una chiavica. Per carita’, alla fine di una giornata di sole come ieri, quando le geometrie di pietra sembrano illuminate dal di dentro come rificolone e gli studenti flirtano sui marciapiedi tutto sembra caldo, accogliente, invitante. Le promesse di futuro che squarciavano i cieli della mia vita di studente si sono rivelate ahime’ utopie, utili per la ginnastica mentale dell’immaginare mondi possibili ma del tutto prive di solide fondamenta. L’essenza delle cose e’ un’altra, io lo so e tu lo sai.
Adesso faccio dei giretti fuori dalla conca, nord e sud, anche a ovest sulla costa, tanto per sentire l’odore del mare che e’ un valore in se’. A volte mi sembra che l’ora-e-mezza-quasi-due di treno che percorro da qui a viareggio sia l’unico spazio in cui mi ritrovo lucido a pensare alle cose con il giusto distacco. Troppo poco, pero’.
Mi manca anche l’esercizio fisico che facevo a londra: la bicicletta, la friday night skate e le nuotate nella piscina di brixton; tutto piu’ difficile qui. Il prezzo che pago per il privilegio di alzarmi tardi un paio di giorni alla settimana sta cominciando a sembrarmi un pochino esoso.
Big question mark…
baci
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