Again, ci sono.
Chi legge questo perche’ pensa che sia ancora a Londra prema il tasto del telecomando e cambi canale ora.
La colpa e’ probabilmente di google che alle parole italiane “architetti” e “londra” vi spara direttamente qui. Ma dato che oramai ci siete vi inviterei a restare per cinque minuti o un’ora.
D’altronde il titolo e’ ambiguo e puo’ ingenerare confusione; consideratelo un riciclaggio.
Di nuovo sottolineo che non sussiste in alcuna forma obbligo di lettura in alcuna circostanza… chi vuole legga, chi non vuole passi pure oltre senza rammarico: considero questa forma di espressione alla stregua di uno sguardo prolungato dato ad un volto di passante. Come essa, non significa nulla, non si puo’ chiedere e non e’ richiesta, tuttavia accade. Puo’ darsi che nell’espressione del viso aleggi un che di familiare, di conosciuto persino, ma non si garantisce nulla e non c’e’ impegno reciproco.
Vengo ora dall’inaugurazione della mostra a Palazzo Strozzi su Leon Battista Alberti. Bella, anche per le splendide animazioni al computer del pregevole john d s (www.3dsign.it, ancora non hanno messo sul sito le animazioni di S.M.Novella e del tempietto Rucellai, ma le considero fra le loro cose piu’ belle).
Una mostra che il grande pubblico trovera’ molto intellettuale -forse troppo- ma soddisfacente per chi cerca la conferma che l’architettura e’ materia ed esercizio eminentemente spirituale e promuove la sua elevazione.
Musica, sistema costruttivo, linguaggio (inteso proprio come parole) e figurazione intesi come un unico codice, con possibilita’ di traduzione dall’uno all’altro senza perdita di senso e anzi mettendo in risalto una specie di vibrazione apollinea, solare e aurea onnipervasiva.
Cosa chiedere di piu’??
Chiedo venia a Marco e altri architetti emigrati affamati di informazioni: si rileggano il post di mercoledì 5 novembre 2003 per quanto riguarda le riviste, rinforzato dei seguanti links delle sovramenzionate agenzie di collocamento per architetti a londra:
Di nuovo auguri.
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Vorrei molto scrivere di architettura & lavoro qui, ma ho un po’ di timore… Questo blog per me e’ sempre stato un po’ come pensare a voce alta, ed essendo alcune orecchie non proprio amiche potenzialmente all’ascolto, ed essendo io adesso molto piu’ vicino a codeste orecchie, praticamente nella stessa barca, preferisco evitare problemi (e’ gia’ successo, credetemi…)
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Mi chiamo Federico, laureato a Firenze nel 96, recentemente approdato a Bologna dopo 7 anni a Londra e svariati a Firenze. A Londra, in cui vado spesso, ho avuto una lunga parentesi da Will Alsop, e il sogno di quel continuum fra oggetti, mobili, architetture e masterplan continua a tenermi impegnato, insieme all'insegnamento e altre amene attività. A parte quando mi ritiro in isole di pigrizia autocostruite che tento di difendere strenuamente dall'avanzata delle truppe del profitto mio schifo tuo. Questo è il mio blog personale e mi assomiglia molto. Get ready for the ride...
4 risposte a Again, ci sono. Chi