Oh, bene

Oh, bene… vorrei scrivere di quello che mi accade, del dove e del come, ma gli occhi e le orecchie del Re sono ovunque, quindi vi bastino riferimenti puramente casuali e laconici accenni.

Purtroppo non sono nuovo alle spiate over the net…

Roma, cammino dicevo giù per quella strada assurda unica incredibile terrificante che è via dei fori imperiali, con tutte quelle rovine a destra e manca, la città sotto la città, strade una volta piene di gente, uno dei luoghi più vibranti e trafficati dell’antichità senza dubbio. Penso alla stratificazione e alle pietre urbane, ai lavori in corso con argani e carrucole e agli schiavi di ieri e di oggi, quelli che viaggiano nei bus strapieni solo 6 o 7 metri al disopra. Le coreografiche ricostruzioni e le cerchiature delle colonne di epoca fascista, funzionali alla propaganda. La gente si agita in su e in giù ora come allora, e io ho come un senso di inadeguatezza. Concetti diversi di barbarie, suppongo.

Potrei adagiarmi alla routine e tirare avanti, vedere cosa succede, ma mi sento di nuovo e sempre irrequieto e instabile, forse sto perdendo tempo. Cosa c’è di buono per me oltre i quattrini alla fine del mese? Imparo, raccolgo elementi utili, mi avvicino al mio progetto finalmente?

Al momento sono sospeso in un limbo, e non è una situazione in cui posso perdurare.

Decisioni da prendere. Di quelle a cui occorre pensare bene, o forse smettere di pensare e fare la cosa giusta.

cuore

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