E’ fatta! Sono di

E’ fatta!

Sono di nuovo un uomo libero e libero professionista.

Durante l’ultima settimana ho contato i giorni se non le ore, preparandomi discorsi di commiato. Alla fine non ho dovuto dire nulla, che sollievo; almeno per una volta Egli ha proferito, per bocca della amministratora, qualcosa che potevo capire appieno e che approvavo incondizionatamente. “Non funziona.”

Gli ho dato prontamente ragione, e stavolta non per evitare il confronto unilaterale con un essere con la facoltà di ascoltare di un cippo marmoreo.

Devo adesso confessare che negli ultimi giorni mal tolleravo anche la vista del bieco figuro, con le sue frasi smozzicate e deliranti proferite in varie lingue, tutte comunque private delle loro espressioni più ricche e pregnanti, incluso un inglese da macchietta e un francese accusatorio da dramma recitato male, figuriamoci i suoi berci continui e i trattamenti inumani che infligge agli sventurati che davano sangue per lui e i suoi concorsi.

Ora non mi resta che dimenticare, o forse archiviare questo mese sotto la categoria: cose che NON voglio fare.

Mi dispiace solo un po’ di lasciare Roma che, nonostante il delirio e l’assoluta ingestibilità di un giorno come oggi di sciopero dei mezzi, ancora mi affascinava. Quindi ritorno alla cara Firenze, un po’ stitica e repressa ma tutto sommato vivibile e connessa con quello che serve, deciso stavolta a costruirmi una base da cui intentare cose mirate alla mia evoluzione e sopravvivenza fisica e mentale.

Con Londra sempre in qualche modo nel mirino.

Grazie a Giordana, franco_73, mi, anna e tutti quelli che mi seguono con affetto.

All change please, all change.