…eccoci!
Non ho scritto per tanto tanto tempo. Sono sempre a Firenze, e le cose lavorative hanno preso ormai una forma, come dire, consolidata.
Lavoro molto ma ho la possibilità di prendermi una boccata d’ossigeno ogni tanto. Non tornerei a lavorare per nessuno… forse. Ho ancora rapporti con Londra. Mi sento sempre un po’ alienato e pesce fuor d’acqua, a volte. Nutro delle speranze, le solite, sull’avere una casa mia e una certa indipendenza. A volte mi scordo i numeri o i nomi.
Ho trovato un punto d’appoggio in centro, alla fine. Niente in cui metter radici, s’intende, ma per ora mi piace. Gli sono molto grato (al posto e alla padrona di casa, donna adorabile) per avermi comunque tirato fuori da quell’incubo da homeless in cui mi sono dibattuto per mesi cercando di mantenere senza troppo successo la sanità mentale.
Il lavoro pressa un minimo, ma niente che non sia in grado di affrontare con un po’ di programmazione e temperanza. Soldi ne dovrebbero arrivare a breve. L’insegnamento è ripreso, quest’anno gli studenti sono anche in numero maggiore. Tempo permettendo li porterò in giro per Firenze a disegnare per la strada, come si conviene.
Non so ancora se sia il caso di prendere la famosa partita iva; non sono poi così ottimista alla fine, almeno per quel che riguarda il bruto quattrino in entrata.
Non mi ricordo chi mi aveva consigliato “The architecture of Happiness“, di Alain De Botton. Fatto sta che l’ho comperato in edizione originale inglese e lo sto leggendo. Mi piace anche. A tratti, molto. A volte ho l’impressione di essermi dimenticato l’inglese, ma poi se non ci penso e parlo vedo che non è vero.
Ho una serie di post arretrati sul portatile a casa da appiccicare qui. Lo farò, anche perchè sono cose pensate per essere qui.
Ho messo su ebay i patchwork di mia zia. http://cgi.ebay.it/ws/eBayISAPI.dll?ViewItem&rd=1&item=330079993189&ssPageName=STRK:MESE:IT&ih=014Sono belli, astratti e senza vergogna. Spero di riuscire a venderli, mi farebbe piacere che ogni tanto il mio pestare sui tasti servisse anche a qualcun altro.
In generale vorrei fare di più, ma in qualche modo adesso mi sembra che almeno ci sia qualcosa da cui partire.
Che per me vuol dire molto.
Vi bacio tutti quanti affettuosamente.
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